InterRail: in giro per l’Europa da 40 anni.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Cuore

Il mio primo viaggio in treno, degno di questo nome, risale al 2000. Zona C: Danimarca, Germania, Austria e Svizzera. Avevamo poco più di vent’anni, eravamo quattro e immensamente disorganizzati. Pochi soldi, mangiavamo poco e dormivamo in treno, molto spesso, e altrettanto spesso nei parchi. Alla seconda settimana ci si addormentava ovunque. Quattro poco più che ventenni che credevano di parlare di filosofia, scienze, di come va il mondo. In quel 2000 creammo ricordi indelebili, dal bagno nel canale di Berlino, a quello strano parco in Danimarca, alla prigione di Celle.

Ripetemmo il Viaggio l’anno successivo, era il 2001. Zona F, decisamente più esotica: Spagna, Portogallo e Marocco. Quell’anno io in Spagna ci avevo vissuto e il piano era esplorare il Marocco e il Portogallo. Arrivati a Tangeri, però, fu chiaro che le settimane a nostra disposizione le avremmo trascorse su e giù per il Marocco, perdendoci tra tè, autobus notturni, ed erba fumata nei negozi di tappeti. Ouarzazate, la porta del deserto, fu il premio finale.

Gli altri quattro che hanno viaggiato con me sanno esattamente di cosa sto parlando, e lo sanno le centinaia di migliaia di giovani europei che ogni anno da quarantanni girano l’Europa grazie all’InterRail, un biglietto europeo che permette di viaggiare senza limiti sui treni di seconda classe per un certo periodo di tempo.

Natalie Healy ha raccontato la sua esperienza-interRail in un blog, la BBC ha dedicato all’InterRail un’intera trasmissione radiofonica, InterRail Tales, e qualcuno ne ha fatto persino un eBook, InterRail: Stories in Europe.

Ne scrivo oggi, perché proprio oggi, l’interRail compie 40 anni. Era il primo marzo 1972 quando l’InterRail fu istituito, costava poco meno di 30 sterline, e fu subito un successo.

Sono passati anni, sono cambiati il prezzo dell’InterRail e le sue modalità, sono cambiate le Zone, è cambiata l’Europa, ma i giovani europei continuano a viaggiare e a costruire ricordi insieme.

Potrebbe interessarti anche:

  • 22 luglio 2011

    La scrivania, la gatta e l’estate (ovvero: resoconto notturno delle presentazioni di Zagreb).

    È estate sulla scrivania della mia vecchia stanza. I miei dormono di là, e Giada, la gatta, russa sul letto. Copie di Zagreb stanno nell'angolo, in una busta che contiene anche segnalibri e altro "...
  • 17 maggio 2011

    Scusi, cercavo Zagreb…

    Stavo per partire per Milano. Da Torino a Milano. Dopo il Salone del Libro. Arrivo al binario 15, mancano ancora 20 minuti. Beh, torno verso i bar e prendo un caffè. C'è ancora tempo. Che faccio? C'è ...
  • 23 settembre 2010

    Destinazione Cuore Stomaco e Cervello

    Finalmente il nuovo blog è online! Prima di tutto, fatemi ringraziare @burzuk: a me questo blog piace proprio! Beh… forse vale la pena raccontare come ho scelto il titolo. Un paio d’anni fa, quando...
  • 28 novembre 2009

    E nel mentre, la vita va avanti.

    L'ho fatto già in passato: chiudere tutto il mio mondo in una valigia e partire. Una volta in Spagna, tanti anni fa. Qualche anno dopo in Gran Bretagna. Ora in Germania, a Berlino. Sapevo che il pr...

Lascia un Commento

Fare clic per cancellare la replica.

Nome (obbligatorio)

Mail (che non verrà pubblicata) (obbligatorio)

Sito web

Commento


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :