Magazine Pari Opportunità

Interrelazioni.

Da Suddegenere

“” E se l’Altro è un’altra?

Le forme di dominio patriarcale che profondamente hanno ispirato il razzismo sono ugualmente e contemporaneamente percorse da discriminazioni di carattere sessista. Qual’è il nesso?

Per molto tempo le analisi  del razzismo e del sessismo, come anche le relative forme di lotta si sono mosse su due binari distinti, in parallelo:quelle anticoloniali e antirazziste da una parte, quelle ispirate al femminismo dall’altra. Che, in verità, ci fossero connessioni, forse non sfuggiva. Prevalevano pero’ l’incomunicabilità e i conflitti tra posizioni politiche diverse. Cosi’ le donne nere, particolarmente negli Stati Uniti, diffidavano (e diffidano) del femminismo, perchè individuavano  la contraddizione principale nella questione della razza, e tendevano quindi a sentirsi in colpa verso i propri uomini, oppressi dai bianchi, se si avvicinavano al femminismo bianco. Le donne bianche, a loro volta, sottovalutavano (e sottovalutano) le particolarità del dominio razzista con tutto cio’ che porta con sè per l’individuo nero oppresso, insistendo invece sul sessismo come elemento totalizzante e primario della discriminazione che caratterizza il nostro mondo.Il conflitto di classe, per lungo tempo paradigma delle teorie sulla società contemporanea, è stato abbondantmeente affrontato anche nei dibattiti femministi, classe sociale e genere sono stati analizzati nella loro dialettica complessa. La questione razza, invece, è rimasta ai margini dle dibattito per lungo tempo.

Dobbiamo a bell hooks un’appassionata denuncia della diffusa insensibilità reciproca tra questi due fronti di lotta al sistema patriarcale dominante.

E’ merito di bell hooks l’aver toccato con veemenza una questione che indubbiamente è stata trattata- all’interno dei vari movimenti di liberazione-alla stregua di un tabu’. Pesa tutt’ora l’ipoteca dello schiavismo e del dominio coloniale che hanno messo le donne nella posizione di apparire un bottino, una preda, una compensazione: lo stupro della donna nera da parte del bianco come quintessenza del proprio dominio sui maschi neri (e, davanti alla moglie bianca per ribadire la supremazia patriarcale); lo stupro della odnna bianca da parte dei neri come sfida ai maschi bianchi, per conquistare un proprio potere nei loro confronti. La discriminazione razzista, impregnata quindi di sessismo, è stata, tuttavia di rado analizzata sotto questa luce. ” Il sessismo- scrive hell books- è sempre stato un utile atteggiamento politico di mediazione del dominio razziale: grazie ad esso maschi bianchi e maschi neri hanno potuto condividere un’identica sensibilità rispetto ai ruoli sessuali e all’importanza del dominio maschile. Evidentemente entrambi i gruppi hanno identificato libertà e virilità, virilità e diritto degli uomini di avere accesso indiscriminato al corpo delle donne“.

Razzismo e sessismo, entrambi e interrelati, sono componenti essenziali del complesso dominio patriarcale. Considerare questi due sistemi in alternativa o in concorrenza tra di loro appare un grave errore. Bell hooks fa la sua battaglia negli Stati Uniti. Ma non occorre andare molto lontano. Le recenti ondate di immigrazione clandestina in Italia, le intese fra gruppi di maschi immigrati e gruppi di maschi mafiosi italiani, al fine di gestire e spartire le nuove forme di schiavitu’ di molte giovani e giovanissime donne straniere (stuprate dai propri uomini per poi essere vendute agli uomini italiani), la dice lunga sui nessi profondi, mai sradicati e rare volte tematizzati, tra sessismo e razzismo. “”

(da R.Siebert- Cenerentola non abita piu’ qui)

[Da bunga bunga a bani-bani.... ]


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