Magazine Tecnologia

Interstellar in realtà virtuale è esaltante

Creato il 11 novembre 2014 da Oculusriftitalia

Abbiamo già avuto modo di parlarvi della demo di Interstellar per DK2, e oggi Oculus Rift Italia vi aggiorna con un post più approfondito sull'applicazione raccogliendo le reazioni da parte delle persone che hanno avuto modo di provarla durante gli eventi dedicati.

Interstellar in realtà virtuale è esaltante

La demo in sé non è lunghissima, la vostra esplorazione dell'astronave dura qualche manciata di minuti, non di più, ma ciò non significa che l'esperienza non sia degna di nota. Il viaggio è assimilabile a una "passeggiata panoramica", tutto ciò che farete sarà quello di osservare attentamente determinati punti di interesse sapientemente ricostruiti in modo tale da attirare la vostra attenzione. Non ci sono gli attori del film, così come non ci sono oggetti con cui interagire direttamente: più sembrare una soluzione di comodo, ma dall'altra parte così si rende l'esperienza veramente accessibile a tutti.

Il livello di dettaglio, inoltre, non è solo un mero esercizio di tecnica, ma contribuisce a creare il giusto grado di immersività, che oltre a garantire l'effetto meraviglia da parte dell'utente-spettatore, riesce a stimolarlo anche sul piano sensoriale ottenendo il tanto cercato"effetto presenza". Gli ostacoli delle porte e gli oggetti che volano hanno fatto davvero reagire gli utenti che hanno avuto modo di prendere parte agli eventi, proprio come se questi si trovassero nello spazio in assenza di gravità.

Tutti coloro che hanno avuto modo di provare l'applicazione sono rimasti estasiati, anche i più scettici riguardo la tecnologia della realtà virtuale si sono ricreduti in positivo. Una prova tangibile di come la prestazione grafica da sola possa passare in secondo piano quando l'esperienza è costruita sapientemente.

Certo, lo stand era strutturato in modo da offrire una postazione di prova ottimale, e anche se consisteva semplicemente in una sdraio su cui rilassarsi indossando il visore si tratta comunque una soluzione migliore dello stare in piedi, soprattutto quando si tenta di ricreare uno spazio in cui si fluttua in assenza di gravità.

Nonostante siamo lontani dall'idea di riproporre un film in VR o dal creare un'esperienza interattiva completa derivata da un film di successo, questa serie di eventi ha nuovamente reso esplicita la potenza comunicativa della realtà virtuale conquistando anche chi non era convinto o incuriosendo chi semplicemente non ha mai avuto modo di provare Oculus Rift.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :