La ‘povna interrompe le discussioni letterarie per parlare di politica. Oggi – dopo una giornata di tristezza e stallo – Laura Boldrini è stata eletta Presidente della Camera. La ‘povna (che si congratula con un PD folgorato, per una volta, sulla via di Damasco) non può che esserne felice e soddisfatta. E non tanto perché mai avrebbe pensato di vedere alla terza carica, in età adulta, un ‘suo’ rappresentante; ma perché ne ammira, e molto, l’alto profilo istituzionale. Che si può riconoscere anche in poche parole – come il suo discorso, breve e intenso. Che la ‘povna – senza stare a proporre inutili riassunti – lascia qui.
ps. Aggiunge, poi, a margine, che Laura Boldrini rientra nella quota di nomi extra-primarie, nominati dalla segreteria nazionale di SEL a prescindere. E questo le sembra, in sé e per sé, un ottimo esempio di come urlare al rapporto vincolante con “il popolo”, l’antipolitica, la democrazia diretta sia solo velleitario e poco pratico. Il metodo, nei sistemi elettorali, fa il merito solo le sostanza è tosta. E non è affatto detto, specie quando si è in tanti milioni di abitanti, che sia sempre un male (anzi) delegare.