Titolo: Albion Autrice: Bianca Marconero Editore: Limited Edition Books Pagine: 400 Prezzo: EUR 14,90 "Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore, morto in circostanze misteriose, nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda."
FaBL: Ciao Bianca! Benvenuta su From a Book Lover e grazie per aver accettato di rispondere a quest'intervista. Per scaldarci un po' e presentarti ai lettori, ci dici cinque curiosità su di te? Bianca: Grazie a te Isa. Il tuo blog è bellissimo. Allora, io vesto sempre nello stesso modo – non con gli "stessi" vestiti, che susciterebbe legittimi dubbi sulla mia igiene- ma con jeans, polo e scarpe da ginnastica. Questa 'divisa' mi da una grande sicurezza. Porto spesse lenti da miope, non mi piacciono le fotografie e io non piaccio a loro. FaBL: Ahahah! Sono tante le persone che non hanno un bel rapporto con la fotografia, quindi ti capisco! Ma parliamo invece del tuo libro... Hai esordito da poco sulla scena YA con ALBION, una storia che si ispira a vecchie leggende e regni perduti che raramente si vedono nel mondo dell'Urban Fantasy. Perché proprio Artù e i suoi cavalieri? Tra le loro tante versioni e trasposizioni ce ne sono alcune che ti sono rimaste impresse più delle altre? Bianca: Nella leggenda di Artù c'è tutto: è come se volessi cucinare qualcosa e ti mettessero a disposizione ogni ingrediente immaginabile. È, assieme ai miti greci, il più potente sostrato dell'immaginario collettivo. Non devi spiegare chi è Artù, o perché a Lancillotto piace Ginevra. Lo sanno tutti. È un vero e proprio fandom.
FaBL: Non ci avevo mai pensato in questi termini, ma hai proprio ragione. Mi posso considerare quindi una fangirl da quando ero in fasce (inquietante...)! Ma senza divagare troppo, durante la stesura del romanzo hai sempre avuto una scaletta precisa degli avvenimenti da narrare o hai affrontato il manoscritto "di pancia"? Bianca: La prima stesura è sempre di pancia. Poi, a cose fatte, cominci a capire cosa c'è da togliere e cosa c'è da aggiungere. A quel punto la scaletta è un favore che fai a te stesso, perché le cose non possono crescere e basta. Vanno indirizzate. FaBL: E quando scrivi, segui una routine particolare (ascolti musica, preferisci il silenzio o posti affollati, etc...)? Bianca: Scrivo con la musica. E spesso dove capita. Giro sempre col quaderno e con la Pilot V5. FaBL: Parlaci di una scena che hai trovato particolarmente difficile da descrivere... Bianca: L'inizio, che ho scritto alla fine, e in genere le scene 'sentimentali'. Sono insidiose, perché mi faccio prendere la mano e finisce che ci scappa un sospiro o uno sguardo di troppo. Nelle revisioni taglio, taglio e taglio finché non resta quell'unico modo che mi sembra funzioni. E addio al resto. FaBL: Credo che tutte quelle persone che abbiano scritto scene sentimentali almeno una volta nella loro vita (me compresa) stiano annuendo con te. Sono davvero insidiose LOL Ma poi, ALBION è sviluppato da diversi punti di vista, ognuno importante a suo modo e tutti con una loro irriverente personalità. Sapevi già dall'inizio che avresti dato voce a diversi personaggi o è stato un processo graduale? E visto che ci siamo... Qual è il tuo preferito e quale quello che meno ami Bianca: È sempre stato un progetto corale. Lo esige la leggenda. All'inizio però non c'era il pov di Lance. Doveva essere un bastardo cospiratore. Poi ho cambiato idea. Ho ceduto al fascino di una storia che parlasse di sentimenti- quali l'amore e l'amicizia- puri ed esemplari. L'affetto di Lance per Marco è davvero profondo, sono fratelli elettivi, uno per l'altro. A volte mi viene perfino il sospetto che il loro rapporto trascenda il bromance! Amo Deacon, perché è stato facile da scrivere, almeno fino al quarto libro. Ma ci sono anche personaggi che nessuno può amare – neppure io- come Tommaso, il padre di Marco. FaBL: Da come ne parli ho sempre più voglia di leggere i seguiti... E visto che stiamo parlando di personaggi complessi, dicci anche il più difficile da scrivere e perché! Bianca: Il fantomatico e misterioso M. è molto complicato. Opportunista, anarchico, e seducente. Un personaggio fatto di ombre più che di luci. Affascinante da esplorare ma complesso da capire. Anche per me. Nota di Isa: Voglio il sequel. ORA.
Colin Morgan *swoons*
FaBL: Visto che molti scrittori lo fanno, sono curiosa di chiederlo a te. Quando immagini i tuoi personaggi hai in mente qualcuno in particolare (conoscenti, modelli, attori, etc...)? Bianca: Deacon è Colin Morgan. Entrambi sono irlandesi. Lance assomiglia ad Alex Pettifer, mentre non ho mai visto nessuno che assomigli a Marco, a parte un tizio, questo capodanno, a Venezia. L'ho pure rincorso sulla Riva degli Schiavoni. Fortunatamente per entrambi è stato più veloce di me. Nota di Isa: Sto ridendo come una stupida. Essere stalker è di casa nella grande famiglia delle fangirl/amanti dei libri. FaBL: Se mai troverò qualcuno adatto al ruolo di Marco lo immortalerò, anche a costo di bloccarlo in un vicolo *promesso. Non può continuare a sfuggire*! E ora una curiosità: perché proprio la Svizzera come ambientazione principale, escludendo l'interno della scuola? Nei prossimi libri esploreremo altri luoghi? Bianca: Quella della Tavola Rotonda è una leggenda di origine britannica, ma passata rapidamente nelle lingue e nelle nazioni di tutta Europa. L'origine 'mista' dei personaggi di Albion voleva simboleggiare il carattere europeo della leggenda. La Svizzera, centrale e "neutrale", era il luogo perfetto. Il secondo libro inizia in Spagna e nel terzo, dopo aver preso un po’ di sole a nell'isola di Capri, l'azione si sposta nel nord della Francia, nella foresta di Paimpont. FaBL: Capri, Capri... non dovevi nominarla. Ora ho voglia di mare (e il mare con Marco non sarebbe affatto male)! Ma sorvoliamo, sorvoliamo