Un’interessante intervista a caldo con Alberto, il numero uno della burlesque agency di Milano Le BlueBells, dalla quale si è evidenziata Miss Satine, ormai stella internazionale pronta a salpare per gli U.S.A!
bluebells agency
Cosa significa creare un’agenzia che si occupi di artisti Burlesque in Italia? Quali sono le difficoltà?
Significa immergersi in un mondo molto particolare e affascinante, in mondo fatto di mille sfaccettature, un insieme di mondi che sembrano diversi ma profondamente legati; le artiste, le band, i DJ, i circensi, i maghi e tutti quei personaggi che fanno da contorno ma che danno un valore aggiunto ad un evento o ad una serata.Nessuna, almeno al momento non ne vedo; certo è che la concorrenza è spietata e bisogna quindi cercare di arrivare prima sia dal potenziale Cliente, nella selezione delle Artiste, nel propporre sempre nuove idee e nuove situazioni.Tutto il resto è puro divertimento, affiancare artiste con stili diversi, cercare la figura che condurrà passo passo tutto l’evento, la chicca che stupirà il pubblico e già solo pensarlo è una goduria
Qual’è secondo la tua esperienza, il locale ideale per fare esibire le tue artiste?
Bè io immagino un locale con un forte richiamo a quegli anni (scontato ma perfetto) ma qualsiasi locale può essere l’ideale.Devo essere sincero in ogni locale dove ho portato le mie artiste ne siamo usciti vittoriosi. Arma vincente è portare uno spettacolo ironico e sensuale, divertente e accattivante, insomma non deve annoiare e questo in qialsiasi locale che ci chiede l’evento.
Secondo te il pubblico italiano è pronto ad amare il Burlesque oppure si deve ancora fare informazione?
Abbiamo in Italia un buon pubblico che già ama il burlesque ma anche una buona parte che ancora deve essere informato e formato, deve superare la paura del che cosa succederà quando l’artista si esibisce che non gli permette di godere dello spettacolo.Purtroppo associa ancora troppo spesso il burlesque al classico strep tease. Culturalmente siamo in ritardo rispetto ad altri paesi dove il burlesque è ormai un’arte molto apprezzata e seguita. II pubblico che io vorrei nelle mie serate deve sapersi divertire “goliardicamente” si deve lasciar trascinare e coinvolgere, deve essere partecipe e accompagnare ogni momento dello spettacolo. L’ esperienza americana mi porta sempre a sperare che anche in Italia si venga a creare quella goliardia, quella simbiosi e complicità tra artiste e pubblico che fanno la riuscita di una serata.
Quali tipi di problemi organizzativi trovi con i gestori dei locali?
La difficoltà principale è creare uno spettacolo accattivante e coinvolgente cercando di accontentare economicamente il Cliente. Altra difficoltà, quando si approccia con un Cliente che vuole entrare in questo mondo è far comprendere che il burlesque è un arte, non è volgare, è ironica, non da scandalo!!!!!
Che tipi di consigli daresti a un gestore di locale che vuole organizzare una serata: quali sono gli elementi che ci devono essere?
L’unico!!!!! Non affidarsi a pseudo agenti che non hanno un’organizzazione alle spalle ed evitare chi si propone a tariffe basse o bassissime. I rischi è quelli di trovarsi un evento di bassa qualità che non farà altro che precludere la possibilità di altri eventi e comunque di perdere credibilità sulla capacità del locale di offrire spettacoli di buon livello artistico o peggio ancora di arrivare alla data dell’evento senza la “ragazza che fa burlesque” e notate ho detto la ragazza e non l’Artista!!!!! e quindi un flop assicurato con un ritorno di immagine ancor più negativo per il locale e il suo gestore
Ci racconti qualche aneddoto divertente?
Bè diciamo che sino ad ora ci è andata di lusso, sono capitate sono piccole cosette prontamente risolce, che so, una base su cd che giro al doppio della velocità originale con effetto cartoon, degli effetti pirotecnici che fanno le bizze e non scoppiano oppure scoppiano “leggermente in ritardo” e forse questo un po’ più tragico per l’Artista è stato la caduta contemporanea dei past durante un act!!!!! Ma molto professionalmente, dopo un decimo di secondo di smarrimento l’artista si è ripresa alla grande ed a portato a termine un grande act.
Che differenza c’è tra organizzare una serata in Italia, e una all’estero?
Non ci sono grandi differenze, l’unica sostanziale è la logistica si fa tutto via mail e via telefono, invece in Italia spesso si fanno prima dei sopralluoghi , per definire gli spazi le luci la posizione delle scenografie.
Mentre che differenza c’è tra le artiste nostrane e quelle straniere?
Anche qui non riscontro grandi differenze quando c’e la professionalità l’unica cosa che cambia e la lingua per il resto abbiamo la fortuna di collaborare con persone serie dinamiche e professioniste. Dal punto di vista dello spettacolo, le straniere sono molto innovative, tendono a creare act davvero ironici, e di grande impatto con il publico uno stile un po’ più new rispetto ad alcune artiste nostrane anche se ultimamente devo ammettere con piacere che anche le nostre stanno cominciando ad azzardare di più, avvicinandosi sempre più spesso allo stile del nord Europa.
Qual’è la missione della tua agenzia?e perchè un’artista dovrebbe affidarsi a voi?
La nostra principale missione è portare il new burlesque, vogliamo divertire ed affascinare il pubblico, mischiando lo stile cabaret burlesque perché girando il mondo ciò che abbiamo riscontrato la voglia di goliardia, quindi non solo guardare una brava performer con vestiti e scenografie accattivanti ma sopratutto che abbia la capacità di ironizzare convolgendo lo spettatore strappando applausi e tanti sorrisi. Un’artista dovrebbe affidarsi a noi per la serietà che abbiamo dimostrato di avere su ogni spettacolo organizzato.
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Sophie Lamour
