Catrinel Marlon, classe 85, giovane artista di origine rumena ma che da molti anni vive in Italia, già conosciuta in tutto il mondo come modella, apparsa in riviste internazionali autorevoli come Sport Illustrated, poi testimonial FIAT 500 in America, come attrice è stata protagonista femminile del primo film da regista di Luigi Lo Cascio, “La città ideale” e di una puntata di CSI Las Vegas. E’ anche pittrice, fotografa e da poco ha fondato un brand che produce borse dal nome “Catherinelle”. Esordirà a teatro dall’8 al 18 maggio presso il Teatro Spazio Uno di Roma (Vicolo dei Panieri 3 – Trastevere), con lo spettacolo QUESTO NON È PAESE, di FRANCESCO APOLLONI, con DANIEL BONDÌ e MASSIMILIANO CAPRARA, per la regia di MASSIMILIANO CAPRARA e FRANCESCO APOLLONI.
The Freak l’ha intervistata tra una prova e l’altra.

Sei passata dalle passerelle ai set cinematografici. Quali emozioni provi quando reciti?
Ogni volta che mi capita di recitare in un film, in un corto, provo un’emozione incredibile, paradossalmente un’emozione forte la trovo anche quando leggo la sceneggiatura e cerco di capire come entrare nel personaggio.
Cosa pensi del cinema italiano del passato e di quello attuale?
Del passato…Che dire…Parlano i fatti come si dice. Ho avuto l’onore di conoscere Sophia Loren e stare accanto a lei per un periodo. Le sue parole e i suo consigli mi facevano piangere ogni volta.
Il cinema attuale credo che in questo momento stia vivendo una rinascita, credo che in Italia ci siano registi di grande talento e registi giovani con grandi prospettive, spero che il Governo stia più vicino possibile alla cultura, grande patrimonio di questo splendido Paese.

Sei anche pittrice e da poco hai fondato “Catherinelle”. Quali sono le tue fonti di ispirazione nell’arte?
Si, Catherinelle è un sogno che portavo dentro da tanto. Devo essere sincera, con grande fatica, realizzare una linea di borse può essere anche arte, ma di conseguenza si allaccia a un percorso imprenditoriale che mi vede “negata”, ma per fortuna siamo un team dove l’uno completa l’altro.
Mi ispiro alle cose semplici. Credo che l’arte sia in ogni forma e aspetto del nostro essere quotidiano.

E cosa ti ha spinto a creare una tua collezione di moda?
Dopo tanti anni di moda, sentivo che questo desiderio aumentava sempre di più. E poi credo che nella vita mettersi in gioco sia sempre espressione di grande motivazione.
Cosa rappresenta la serratura per te?
La serratura è tutto ciò che c’è dietro, tutto ciò che noi vorremmo spiare…La curiosità…Vedere il mondo da un buco della serratura.

Spesso gli artisti sono profondamente legati alla propria terra. Tu cosa ti porti dietro delle tue origini rumene, quanto hanno influenzato il tuo stile?
Amo il mio Paese anche se ormai mi sento Italiana. Il mio Paese d’origine mi ha insegnato molto: Educazione e rispetto verso il prossimo, ma soprattutto Voglia di lavorare.
Una borsa con materiali recuperati dal passato per una donna che guarda al futuro. Quale fascino esercita su di te il passato?
Il passato per la moda mi crea grande ispirazione. In Italia in particolar modo i più grandi stilisti credo siano stati e sono tutt’ora dei geni. Basti pensare alla famiglia Fendi. Vere Artigiane, grandi creatrici oggi di una realtà a livello mondiale..

Se dovessi scegliere tra le tue creazioni, quale borsa ti rappresenta di più e ti ha dato più emozioni nel crearla?
La borsa Sophia. E’ stata la mia prima creazione. Lascio a voi immaginare il perché..
Credi che il Made in Italy sia ancora simbolo di eccellenza del mondo. Se si perché?
Si. Il made in italy credo sia il simbolo vincente del nostro Paese. Catherinelle è totalmente made in italy e lo sarà sempre!

A teatro una nuova sfida. Ti piacciono le sfide? Di cosa tratta lo spettacolo teatrale? Parlaci del tuo personaggio…
Il Teatro non la vedo tanto come una sfida ma come una grande palestra. Fare Teatro in queste settimane mi ha cambiato la vita. Faticoso è dir poco ma l’emozione che ti trasmette il palcoscenico è unica. Ogni giorno provo circa 6 ore, anche di più…Mi sembra un sogno. Lo spettacolo narra una storia molto attuale, un intrecciarsi tra lobby di potere, corruzione, fascino e seduzione. Il mio personaggio è una scrittrice ambiziosa. Molto ambiziosa. Non voglio aggiungere altro perché vorrei che l’8 foste presenti! Ovviamente pagando il biglietto!
Grazie.
In bocca al lupo e ci vediamo a teatro!
Intervista a cura di Ilaria Pocaforza e Ignazio Mania
