Salve lettori e lettrici!E' con grande emozione che mi appresto a postare la mia prima intervista ad un autore, in questo caso un'autrice, Connie Furnari, della quale ho letto e apprezzato il romanzo d'esordio, "Stryx. Il marchio della strega", di cui ho scritto la recensione proprio ieri.Ma bando alle ciance e proseguiamo con l'intervista!
1. Ciao Connie! Benvenuta nel mio blog! Allora, per rompere il ghiaccio e farti conoscere ai lettori del blog, ti va di raccontarci qualcosa di te e della tua vita? R: Sono una persona alla quale piace moltissimo scrivere e leggere, i libri sono la mia passione! 2. Come e quando è nata la tua passione per la scrittura? R: Appena ho imparato a scrivere direi! Da piccola scrivevo fiabe e me le raccontavo. 3. Molti autori hanno dei "riti" particolari per scrivere, ad esempio ascoltare musica o scrivere sempre in una determinata ora del giorno. Tu hai qualche abitudine particolare? R: Ascoltare musica mi distrae, quando scrivo ho bisogno di silenzio... un mio rito è scrivere la sera tardi, quando sono più concentrata. 4. Hai qualche altro hobby o interesse oltre la scrittura? R: Certo, mi piace molto il cinema, dipingo quadri e disegno fumetti manga. 5. E come lettrice invece, hai un genere o un autore preferito? R: I miei generi preferiti sono il paranormal romance e l'urban fantasy, come autori mi sento molto legata a Michael Ende, l'autore de La Storia Infinita, e a J.K.Rowling la mamma di Harry Potter. 6. Parliamo ora del tuo romanzo, "Stryx. Il marchio della strega". Perchè hai scelto proprio le streghe come protagoniste? R: Sono sempre stata affascinata dalle streghe e dalla magia, volevo scrivere un libro che fosse davvero "magico". 7. Ultimamente molti autori di romanzi urban fantasy hanno la tendenza a prendere le figure tradizionali del mondo fantastico e trasformarle cambiandone le caratteristiche; non è così invece per le streghe del tuo romanzo, che richiamano quelle dell'immaginario collettivo con tanto di gatto nero, calderone e scopa volante. Come mai questa scelta di restare nel solco della tradizione? R: Non mi piace stravolgere il folklore perchè è una cosa che tutti ci portiamo dentro dall'infanzia, le "mie" streghe richiamano l'immaginario collettivo e sono semplicemente la forma originale e medievale di questo personaggio: questa particolarità ha reso il mio romanzo molto realistico, sebbene sia un urban fantasy. 8. Hai avuto qualche fonte di ispirazione nello scrivere il tuo romanzo? R: Mi sono ispirata al libro La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne e al film La Seduzione del Male. 9. In "Stryx" fai riferimento ai processi per stregoneria che si svolsero a Salem. Hai fatto qualche ricerca storica per scrivere questi brani? R: Sì, mi sono documentata moltissimo su quel periodo! Anche riguardo alla Salem odierna: le strade, i boschi, i musei ecc... 10. Come sono nati i personaggi di questo romanzo? Ti sei ispirata a qualcuno, magari persone che conosci, o sono frutto di fantasia? R: Per Susan mi sono ispirata a mia sorella minore, per Scott invece fisicamente all'attore Orlando Bloom... Sarah ha molte mie caratteristiche invece! Si può leggere la caratterizzazione dei personaggi sul mio blog, con tanto di foto www.conniefurnari.blogspot.it 11. Le due sorelle protagoniste, Susan e Sarah, hanno due caratteri molto diversi; c'è una delle due in cui ti rispecchi di più o a cui ti senti più legata? R: Come dicevo, il mio carattere somiglia molto a quello di Sarah ma io sono molto più impulsiva e meno ingenua! 12. Come scrivevo nella recensione, un personaggio che mi ha colpita particolarmente è Lucifero che pur nelle sue poche apparizioni, lascia comunque il segno. Lucifero non è "il diavolo" come lo immaginiamo sempre, ma dimostra anche di avere una sensibilità, se vogliamo chiamarla così, nei confronti delle due ragazze. Come mai questa scelta di renderlo più "umano"? R: Come te, molte persone sono state colpite dal personaggio di Lucifero... Di solito, negli urban fantasy Lucifero è la causa di ogni male, in questo modo però Stryx sarebbe stato uguale a molti altri romanzi scopiazzati gli uni dagli altri... Lucifero è come qualunque padre che non comprende le sue figlie, e che si scontra con la ribellione delle due ragazze. E' un tema sempre attuale. 13. "Stryx" è un romanzo autoconclusivo. Pensi comunque che ci potrebbe essere un secondo libro dedicato alle sorelle Sawyer, magari questa volta dedicato più a Susan e alla sua storia? R: Sì, credo che ci sarà un seguito, perchè molti lettori mi hanno chiesto notizie anche riguardo alle altre streghe della Congrega: Cassandra, Trish, Jill, Abigail... Ognuno ha la sua preferita! Anche Susan merita una maggiore attenzione, così come Marco e la sua triste storia. 14. Hai già in cantiere qualche progetto per il futuro? R: Ho finito un paranormal romance gotico dark sugli angeli dannati, ambientato a Londra durante l'epoca vittoriana... una storia molto toccante e piena di mistero. 15. Infine, come ultima domanda ti chiedo: se dovessi dare un consiglio agli aspiranti scrittori, cosa diresti? R: Consiglio a tutti di non pubblicare mai a pagamento perchè è un sistema sbagliato, che premia il denaro e non la bravura. Bisogna avere fiducia nella propria opera! Ecco qui, cari lettori, l'intervista è conclusa! Un grandissimo e doveroso ringraziamento a Connie Furnari per la sua disponibilità e tanti complimenti per il suo bel romanzo!