Magazine Cultura
Ciao a te e a tutti quanti! In quanto a “raccontare” qualcosa di me devo ammettere che le storie sono tante, a volte sempre le solite, ma comunque tante e, oltre tutto, ammetto di non aver fatto molta amicizia con l’arte del “racconto” quindi spero che i miei versi e ciò che leggerete di me dicano quello che io dovrei narrare in realtà colloquiali.
Una laurea in Lettere Moderne all’università di Perugia e una passione per la letteratura che ha solide basi. Com’è stato il tuo primo approccio con la penna?
Mi sono avvicinata alla scrittura intorno alla prima adolescenza, i primi attimi in cui una ragazzina è alla ricerca del suo primo rifugio intimo. Da allora questo mio “nascondiglio” ha iniziato ad essere sempre più accogliente ed ho continuato a vedere, nel foglio e nella penna, una mia piccola dimora rilassante colma di tutti i rumori delle mie mani.
Il tuo rapporto con la poesia è viscerale e profondo. Per citare alcune tue definizioni: ‘Amo la poesia di ogni individuo, di ogni oggetto e di ogni vento…’e ancora ‘le parole, se usate “da ingordi”, depauperano il concetto poetico, ma se usate come spunti sensoriali possono aprire grandi orizzonti.’ Sono rimasta affascinata da questi tuoi spunti. Approfondiamoli.Definirei anch’io questo rapporto alquanto “viscerale”.
Solitamente approccio il verso con una sorta di aggressività; ricerco nella realtà ogni lato artistico e degno di interesse per poi renderlo immagine di parole e fotografia, di istanti che tento di rendere atemporali ed eterni. La mia idea di poesia è quindi quella di una riproduzione artistica non tanto di quello che l’occhio vede, quindi come una mera descrizione, quanto piuttosto di quello che ogni individuo può sentire, vedere o toccare, ciascuno con una differente percezione.
Hai partecipato a diversi concorsi letterari nei quali alcune delle tue poesie sono state apprezzate e pubblicate in antologie. Per citarne alcuni: il Premio internazionale Napoli Cultural Classic XVIII edizione; il Concorso di poesia “Il valore di un passo”; il Premio letterario “500 poeti dispersi”; il Concorso “Habere Artem” XVI edizione e il Concorso nazionale “Poesia d’amore” IV edizione. Cosa ricordi di queste esperienze?I concorsi letterari sono sempre grandi esperienze che consiglio ad ogni scrittore, qualunque sia poi l’esito. È dal confronto e dalla competizione che, a mio avviso, si rammenta se è l’arte che ha scelto noi o viceversa.
Sempre per il Premio letterario “500 Poeti dispersi”, antologia edita da La Lettera Scarlatta Editore, sei stata curatrice occupandoti del giudizio di alcune poesie da pubblicare nel secondo volume. Parlacene.Un’esperienza davvero esaltante e assolutamente nuova. Ritrovarsi ad osservare da vicino il lavoro redazionale di una casa editrice e a rendersi conto dicome poter gestire un premio letterario con numerosissimi partecipanti è stato alquanto interessante e stimolante. Ringrazio sentitamente 'La Lettera Scarlatta Editore' per avermi dato l’opportunità di entrare in contatto con una realtà che ho sempre osservato da lontano e, per la quale, ho sempre provato grande interesse e ammirazione.
Hai partecipato con otto poesie a un’antologia tutta al femminile “Otto poetesse per otto poesie”, edita da Bertoni Editore, in uscita l’ 8marzo 2013. Raccontaci qualcosa in più su questa iniziativa.Un’iniziativa interessante organizzata dal 'Gruppo Letterario Women@work' di Perugia, che mi ha reso possibile la conoscenza di alcune poetesse della mia zona. Un tentativo di restituire alla realtà di unfoglio di carta la verità e la concretezza, a volte cornale, di otto poesie interamente al femminile, per le quali talvolta mi sono ispirata a figure note nella storia e nella realtà che ci circonda (ad esempio Elisabetta I, Medea e Saffo).
Ti occupi anche di recensioni periodiche riguardanti poesie o raccolte, pubblicandole sulla rivista online letteratu.it.Come vivi il contatto con altri emergenti?Adoro la realtà di letteratu.it e trovo stimolante essere in contatto e collaborare con scrittori che nutrono la mia stessa passione con una foga ed un interesse fuori dal comune ormai. È una realtà redazionale ricca di idee e di interventi che spero vada ad allargarsi e ad essere sempre più conosciuta. Sono convinta che, al suo interno, viva uno staff di autori, di tutte le età e che si occupano di tutti gli ambiti, che meriti di essere annoverato tra i più attuali e forniti che si possono conoscere online. Grazie a letteratu .it sono giunti sotto i miei occhi nomi di autori importanti, recensiti, che ancora non conoscevo abbastanza e che ho avuto l’opportunità di approfondire per un puro piacere personale.
Io mi occupo di recensioni di poesie o raccolte poetiche e mi entusiasma sapere che una mia personalissima lettura di un’opera possa essere letta, commentata e, perché no, criticata da qualcuno con cui sono sempre libera di scambiare opinioni.
Gestisci personalmente il blog www.clindi.wordpress.com. dove pubblichi recensioni e ti occupi della tua attività di scrittrice. Parlacene.Ho creato questo blog con l’idea di possedere un mio personale “taccuino online” al quale ho dato anche un titolo, quasi come si trattasse di un libro in continua revisione che racconta la storia di una “comune imbrattacarte” (citando le parole del mio blog). Con i continui aggiornamenti che apporto è diventato un piccolo raccoglitore di tutte le mie esperienze e dei miei versi che hanno partecipato ad alcuni progetti. Con la speranza di instaurare un rapporto affine con chi porta avanti il mio stesso interesse e è interessato alla mia attività, spero di riuscire ad interagire e a confrontarmi il più possibile con “colleghi” che amano leggermi per vivere una passione messa a confronto e per accrescerla leggendo versi sempre nuovi.
Vuoi lasciare qualche informazione in più agli emergenti che ci seguono sui servizi del tuo blog e su come mettersi in contatto con te?Tutto quello che c’è da sapere sulla mia attività è racchiuso nel mio blog dove mi troverete sempre pronta a leggervi a parlare di voi e con voi, di ciò che amate e che amiamo, tra un verso e l’altro. Per interazioni meno pubbliche e più “intime” mi trovate anche su facebook, disponibile a scambiare due parole con chiunque.
Nel Febbraio 2012 pubblichi la tua prima raccolta di poesie “Il profumo delle tele di ragno”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?La mia raccolta, come amo definirla sempre, è in sostanza un “elogio dell’imperfezione”, un insieme di versi che possono essere spesso uniti tra di loro con il filo sottile di un’accettazione ricca di fascino e di amore per quello che siamo e per quello che combiniamo qui sulla terra.
Quali tematiche affronti nelle tue poesie?Molti definiscono la mia poesia talvolta cruda e reale. Sono stata riconosciuta, da molte persone a me vicine, come una poetessa trucida e rabbiosa, sebbene il mio intento sia semplicemente quello di raccontare il mio modo di percepire la realtà, che io considero vero più che triste e violento, e non credo affatto che la realtà vada letta con questa chiave truculenta, ma che il “vero”, che io sono solita osannare, vada apprezzato e assaporato fino in fondo, come se fosse un grandissimo un “dono da sfruttare” (citando i miei versi); da questo concetto sono partita per mettere insieme “Il profumo delle tele di ragno”.
Dove trovi l’ispirazione per scrivere?L’ispirazione, o la necessità di appuntare qualcosa, vive dietro ad ogni angolo, come un qualunque bisogno vitale che sia mangiare, dormire ecc. Non ho attimi precisi in cui decido di scrivere, ma accade quando un’idea mi piomba nella mente e dalla quale creo un vero e proprio promemoria, che poi mi diverto letteralmente a sviscerare come se stessi giocando con le sillabe.
Hai qualche progetto futuro di cui vuoi metterci a parte?Trattandosi, per ora, di una passione più che di un lavoro, preferisco non includere la scrittura tra i miei progetti in modo pianificato. Amo scrivere, amo condividere i miei versi, amo leggere gli altri e amo realtà che permettono una diffusione di “pagine nuove”; tutto ciò farà sempre parte della mia vita qualsiasi progetto io possa avere in futuro.
E' stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
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