La maggior parte dei tuoi fan ti conosce come DaniBoy, ma chi è Daniele Prina? E come nasce il nome DaniBoy?
Daniele è un ragazzo come tanti che prova a dare il meglio e che ama quello che fa. Sono nato e vissuto a Torino, due anni fa mi sono spostato a Broadstairs, in Inghilterra, per studiare produzione musicale all’università, ma sono spesso a casa a coltivare la mia passione più grande. Il nome DaniBoy mi è stato dato da alcuni ragazzi inglesi cinque anni fa, da quel momento l’ho utilizzato come nome d’arte.
Hai raggiunto un incredibile successo con “Juve Campione d’Italia 2012″ e adesso dopo due giorni dall’uscita JCDI 2013 è già al settimo posto nella classifica italiana dei singoli hip hop più venduti e al primo nei trend su YouTube, come ci si sente a lasciarsi alle spalle anche Fabri Fibra?
Resto con i piedi per terra… Certo, vedere il tuo nome scavalcare quello di un grande come Fabri Fibra, anche solo per un giorno, è una grande soddisfazione! Il successo del singolo dell’anno scorso è innegabile, speriamo che la versione di quest’anno possa raggiungere un risultato simile, ma non mi siedo su nulla e la testa è già da tempo sui prossimi progetti.
Da qualche anno vivi in Inghilterra, come funziona l’ambiente musicale lì? E quali possibilità offre in più rispetto all’Italia?
È un ambiente sano, vario e interessantissimo. Parte tutto dalle fondamenta, dall’ascolto della musica e dai ragazzi. Nessuno ha bisogno, al contrario rispetto alla tendenza italiana, di dover a tutti i costi etichettare i prodotti musicali e automaticamente dare giudizi estranei al prodotto in sé; l’apertura mentale che possiedono anche i più giovani, purtroppo è inesistente qui da noi.
Nei tuoi testi, quasi a volerti giustificare con qualcuno, ricorre il tema della chance da prendere al volo e del tempo da non sprecare, sacrificando anche gli affetti, è un po’ la tua filosofia e quello che hai dovuto fare per inseguire il tuo sogno?
Direi di sì; è il tema che mi sta più a cuore, cerco sempre di metterne un po’ in ogni canzone, dove possibile. È una cosa che sento mia, ho avuto la chance di partire per fare quello che voglio fare e l’ho colta al volo, come cerco di cogliere ogni occasione che mi si presenta davanti nel mio percorso musicale per dare il 100%. Gli affetti e i legami, anche se distanti, in questo modo vengono valorizzati e non sacrificati.
Ricorre anche il tema della distanza e del distacco, come hai vissuto inizialmente il distacco dalla tua città, dagli amici e dalla famiglia, e come lo vivi adesso?
È sempre dura salutarsi, non posso negarlo, ma quando sai che il percorso che stai facendo e quello che stai costruendo stando lontano da casa vale più di tutti gli aspetti negativi, lo affronti meglio. Ora sono spesso a casa, quindi ci ho fatto l’abitudine, ma devo ammettere che i primi tempi è stato faticoso.
In troppo in fretta dici di aver paura di “non riuscire a dire tutto quanto”, per te la musica è anche un mezzo per comunicare qualcosa che non si può dire in altri modi o contesti?
Senza dubbio, è il canale di comunicazione più potente che possiedo. Penso anche che alcune emozioni o determinati pensieri raggiungano l’ascoltatore con molta più efficacia perché sono estrapolati dal loro contesto quotidiano e sono “incastonati” in una canzone, nel mio caso, o in un quadro di un pittore, in una poesia di un poeta, un libro di uno scrittore… Acquistano un valore aggiunto, mantenendo la loro natura.
Stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
Da molto tempo sto lavorando al mio primo album ufficiale, “Top Player”, in uscita nei digital stores e in copie fisiche a settembre. A luglio pubblicherò “Aspettando Top Player EP”, un lavoro di 8 tracce che sarà disponibile in free download ed anticiperà quel che sarà il disco vero e proprio in uscita due mesi dopo.
Ultimo film visto? “Non è mai troppo tardi”
L’ultima canzone/cd che hai ascoltato? “Kanye West – Yeezus”
Il tuo artista preferito? Kanye West
Canzone preferita? Una non riesco, te ne dico cinque: “Kanye West – All Of The Lights”, “Jay-Z & Kanye West – Lift Off feat. Beyonce”, “Tinie Tempah – Written In The Stars feat. Eric Turner”, “Club Dogo – Qualcosa In Mente” e “Labrinth – Earthquake feat. Tinie Tempah”. Potrei aggiornare questa classifica ogni ora, ce ne sono troppe!
A cosa non puoi rinunciare? Ai miei migliori amici e al MacBook
Qual è quella canzone che ti fa cambiare stazione (o canale) appena la senti? Non c’è una canzone in particolare, ma non riesco ad ascoltare hardstyle per più di cinque secondi!
Se avessi la possibilità di collaborare con un grande artista chi vorresti che fosse? Sicuramente con Labrinth
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Articolo di Olga Anna Furchì