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Intervista a Enzo Buscemi: “L’IMU è aumentata rispetto alla delibera di gennaio 2013″

Creato il 28 novembre 2013 da Comunalimenfi
enzo buscemi

Dopo la vicenda della revoca in autotutela della delibera di gennaio 2013 che portava l’IMU alle aliquote base abbiamo chiesto un parere al Dott. Enzo Buscemi, nella qualità di primo firmatario della proposta annullata.

D: Cosa pensa di questa vicenda.
R: Inutile dire che a mio parere l’atto è perfettamente legittimo, infatti il dispositivo è uguale a quello che istituiva le aliquote IMU per il 2012. In merito al non parere del funzionario, la risposta è nella proposta ed è emersa nel corso del consiglio, ossia “variando le aliquote a gennaio c’è tutto il tempo di organizzare il bilancio in funzione delle nuove entrate. In merito al parere dei revisori, non è sicuramente compito del consiglio comunale richiedere il parere, che in ogni caso non poteva che essere favorevole. Mi consenta di stendere un velo pietoso sulla vicenda, che dal punto di vista politico non è sicuramente un atto di coraggio. Non c’era infatti bisogno di mettere in imbarazzo il segretario ed i consiglieri presenti in consiglio per determinare le nuove aliquote IMU. Qualcuno forse sperava che passasse il messaggio che la colpa è di chi ci ha preceduto.

D: Lei sostiene, dopo aver approfondito attentamente la tematica, che l’Amministrazione ha confermato gli aumenti di Imu, Tarsu, addizionale regionale e servizio idrico. Eppure l’assessore al bilancio dice tutto il contrario. Qual è la verità?
R: Esiste una sola verità e sta scritta nei documenti ufficiali. L’IMU è aumentata rispetto alla delibera di gennaio 2013 revocata e diminuisce di 0,01 punti percentuali o di 0,1 millesimi rispetto al 2012. Si è inoltre scelto di non agevolare le case date in comodato d’uso ai figli (con le necessarie condizioni anti elusive) e di agevolare invece chi affitta le case (Inycon House) senza che si sia mai attuato o verificato questo regolamento. L’addizionale Regionale era stata aumentata dall’amministrazione Botta con l’impegno che l’aumento valesse solo per un anno, ma hanno già tutti dimenticato e di fatto è stato confermato l’aumento del 2012. L’acqua era stata aumentata anch’essa l’anno scorso e caricata di spese a mio parere non pertinenti il servizio, stessa cosa per la TARSU.

D: Come mai la Tarsu per l’anno 2013 non ha avuto alcun aumento rispetto all’anno precedente?
R: Semplicemente perché la TARSU è una tassa che può coprire al massimo il 100% dei costi sostenuti. In sostanza il comune non ci può guadagnare, per questo motivo la gestione pubblica a parità di efficienza è sicuramente migliore di qualunque gestione privata. Già l’anno scorso era stato coperto il 100% del costo del servizio ed anche volendo non si potevano aumentare le tariffe, che caso mai potevano diminuire.

D: Cosa si potrebbe fare per aiutare chi, in maniere eccellente, ha contribuito ad ampliare questa raccolta differenziata e a renderla elevata?
R: Intanto dai dati in mio possesso i costi del servizio sono diminuiti e per arrivare al 100% si è scelto di caricare sui contribuenti il servizio civico sulla base del presupposto che questi operatori contribuiscono a mantenere pulita la città. In realtà questo è un servizio sociale, sicuramente meritorio di investimenti, ma non può essere scaricato sui contribuenti TARSU. Il passo successivo, per rendere tangibile il vantaggio della raccolta differenziata è fare pagare in base alla qualità e quantità di rifiuti prodotti con dei correttivi per agevolare le fasce deboli, su questo tema abbiamo fatto un convegno a giugno.

D: A Menfi, secondo lei, c’è la volontà politica di diminuire le tasse? Dove si vanno a reperire le risorse alternative?
R: In sede di Bilancio 2012 con gli allora consiglieri Ardizzone, Sutera, Taffari e Corsentino presentammo degli emendamenti che programmavano dei notevoli risparmi di spesa per non aumentare l’IMU e l’Addizionale Regionale e migliorare i servizi sociali. In particolare avevamo proposto di diminuire i capi settore e le competenze del segretario generale con conseguenti riduzioni di premi di produzione, di risultato etc. con un risparmi di spesa di quasi 200.000 euro; di non sperperare più soldi per feste e festini (compresa Inycon) e diminuire i costi della politica, risparmio stimato 230.000 euro; Ottimizzando la gestione dell’acqua e della spazzatura si stimava un risparmi di spesa di 260.000 euro. Tutto questo solo cui dati più evidenti, ma credetemi, ci sono tante altre spese inutili da eliminare. Di tutto questo ad oggi non è stato fatto nulla, anzi mi sembra si vada nella direzione opposta, ma siamo solo all’inizio ed una inversione di rotta ritengo sia ancora possibile.

D: …. Si può dedurre che a Menfi le tasse restano alte anche per pagare Inycon o altre manifestazioni similari ?
R: Il problema di Menfi non può essere Inycon, ma sicuramente continuare a fare gestire la festa a dei privati che non l’hanno ne migliorata ne sono stati in grado di reperire risorse finanziarie aggiuntive è un errore. Non è non facendo Inycon che si salva il bilancio del comune di Menfi, ma sicuramente non ci possiamo più permettere una Inycon dispendiosa. Servono risorse nuove. Inycon è stato solo l’emblema degli sprechi, culminato in Menfish, ma la soluzione va ricercata in una nuova efficienza della macchina amministrativa che non consenta più sprechi ed inefficienze che possono sfociare in favoritismi. Questa amministrazione, anche se ad oggi non lo ha ancora iniziato, ritengo abbia tutti gli strumenti e le potenzialità per dare una svolta reale all’economia di questo paese. Speriamo Bene.


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