Magazine Cultura
Benvenuta nel mio blog Francesca e grazie per la tuadisponibilità.
Chi è Francesca Baldacci nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni Francesca Baldacci è una mammae una moglie come tante, che cerca di barcamenarsi fra i comuni impegni di ognidonna. Le corse per i figli, per la casa, la spesa e così via. Diciamo che houn lavoro “comodo”, con orari elastici, che posso svolgere come credo. Eproprio per questo sono sempre riuscita a conciliare discretamente gli impegnidella famiglia con quelli relativi alla mia occupazione. Diciamo che c’è ilrovescio della medaglia, e cioè che tutti in casa approfittano di questa mia“elasticità” di orario per chiedermi di tutto e di più, senza curarsi del fattoche magari, in quel momento, sto lavorando e avrei bisogno della massimaconcentrazione. Per questo in genere mi sveglio prestissimo al mattino: leprime ore dell’alba sono tutte mie! Sei stata giornalista sportiva, sceneggiatrice e scrittrice.Tutt’ora scrivi romanzi per alcune riviste come per esempio: Intimità,LoveStory… Ti va di parlarci un po’ dicome è iniziata la tua bella e ricca carriera?
Premetto che ho sempre scritto, sin da bambina, poesie,raccontini eccetera: ma ho sempre lasciato tutto nel cassetto. Ho incominciatoa pubblicare per caso, nel 1979, inviando un racconto al settimanale Bolero. Mirispose la redattrice della narrativa, Cristina Maza, persona straordinaria,gentilissima (come mi piacerebbe ritrovarla!), con una bella lettera, dicendomiche il tipo di storia proposta non era adatta al loro genere, ma dal momentoche “sapevo scrivere”, potevo provare con qualcosa di diverso. Al terzotentativo mi sono ritrovata il racconto pubblicato, e non mi avevano nemmenoavvertito! E’ stata una splendida sorpresa. Da qui ho iniziato a frequentare leredazioni di riviste, in Mondadori, e ho collaborato anche con altre testate.Sono fissa a Intimità e Love Story dal 1997, ma appunto, come dicevi, hovissuto anche una bella esperienza come giornalista di calcio, dal 1986 al2000. Collaboro anche con “Topolino”.
Quanto è importante la scrittura per te e perché?
La scrittura fa parte della mia vita, non potrei viveresenza. Anche da ragazza era parte di me: durante l’intervallo a scuola non uscivo conle amiche a parlare, scrivevo come una matta. E non ho mai nemmeno avutomomenti di crisi, paralisi del foglio bianco e via dicendo. Anzi, semmai ho ilproblema contrario, le idee si rincorrono in testa e non riesco a fermarlesulla carta, scappano via… Mi ritengo fortunata ad aver fatto di una grandepassione come questa anche una professione, questo sì!
Da lettrice qual è il genere che preferisci? E hai un autorepreferito?
Leggo di preferenza narrativa, naturalmente. Quella delleriviste per le quali scrivo, di preferenza, per avere un’idea del panorama chemi circonda. E poi leggere mi dà spunti validi. Non ho autori preferiti, peròleggo di tutto. In vacanza in montagna ho portato con me sei libri e tutti digenere diversissimo tra loro! Dalla Kinsella a Charles Dickens, da UmbertoLongoni ai romance delle mie amiche di Facebook, persone straordinarie. Midispiace aver poco tempo da dedicare alla lettura: ma faccio quel che posso… Ti saluto e ti ringrazio molto. Vuoi aggiungere qualcosa?
Sì. Ho un sogno nel cassetto. Scrivere un libro vero. Se hoprogetti in mente? Sì, un sacco! Ne avessi uno solo, magari, rincorrereiquello. Invece ne ho diversi in testa, non so se ce la farò a concretizzarnealmeno uno. Può darsi… lo spero.Grazie a te, Irene: parlare del mio lavoro è una cosa che miriempie sempre di gioia. Ciao!
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COMMENTI (1)
Inviato il 24 settembre a 14:37
Ciao Francesca, volevo congratulami con te per l'intervista, sto facendo l'ennesima prova per spedirti questa mail, se ci riesco è il mio giorno FORTUNATO! Un bacione Fatima.