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Intervista a Gabriele Dario Belli

Da Transgenere

Pubblichiamo volentieri un estratto dell’ intervista rilasciata da Gabriele Dario Belli, responsabile tematiche Trans della nostra Associazione, per il rotocalco web Nonmidire, l’ intervista integrale potete trovarla cliccando quà: intervista integrale.

buona lettura

Intervista a Gabriele Dario Belli Il concorrente del Grande Fratello 10, Gabriele Dario Belli, ha rilasciato un’intervista al nostro blog “NonMiDire” dove si è soffermato su diversi argomenti: dalla sua partecipazione al famoso e popolare reality show di Canale 5 ai rapporti con Mauro Marin e Veronica Ciardi (protagonisti assoluti di quella edizione del Grande Fratello), fino ai suoi progetti presenti e futuri. Ma non solo: omofobia, politica, omosessualità e tanto altro ancora. La storia personale di Gabriele ha sempre suscitato grande interesse e curiosità proprio per via del suo cambiamento di identità ed è utile per tutti coloro che stanno affrontando lo stesso percorso.

Perché ancora oggi l’omosessualità è un tabù nel nostro Paese?
Se è un tabù essere omosessuali, pensa essere transessuali. Per quanto riguarda l’omosessualità sono stati fatti molti passi avanti: è sicuramente un argomento più “sdoganato”, e il fatto che vari personaggi dello spettacolo abbiano fatto coming out ha in qualche modo aiutato le persone ad avvicinarsi a questa realtà. Scopro parlando con la gente che se una persona mostra la sua sobrietà, il fatto che sia omosessuale o transessuale è irrilevante. Per le nuove generazioni poi non è più così un tabù, segno che i tempi stanno cambiando e una persona vale al di là del suo orientamento e della sua identità. Sostengo da tempo che la prima azione per abbattere i tabù è cambiare la nostra visione del mondo, che non è detto che sia per forza contro di noi, forse semplicemente non ha gli strumenti per capire. I tabù sono figli di una cultura maschilista, perbenista e cattolica che nel nostro Paese ha fatto e fa danni non solo alle persone gay e transessuali. Fa del male a tutti, non dà la possibilità di capire, di crescere e di evolvere. I media dovrebbero portare cultura e valori invece seminano disinformazione e sfiducia. Ovvio che poi a pagarne il prezzo più alto siano le fasce più deboli e meno tutelate.

Scenderesti in politica per portare avanti battaglie a favore dei gay e transessuali?
Aver fatto il GF è stata un’azione politica a favore del nostro Movimento. Penso che la politica non sia qualcosa che appartenga solo ai partiti, ma a tutte le persone “di buona volontà” che vogliono mettere la faccia, i pensieri, le azioni a favore della comunità. Come ben sapete dentro la casa mi sono comportato in maniera assolutamente reale, non ho mai giocato al “reality” per me stesso e calcolando la cosa migliore per ottenere consensi che mi avrebbero portato avanti nel gioco. Sono stato contrario da subito a qualunque manipolazione mediatica, pur mettendo a disposizione tutta la mia vita come prezzo da pagare per ottenere la visibilità, che non io, ma noi come comunità ancora cerchiamo per spiegare in maniera sana chi siamo.

Cosa consigli ai ragazzi che sono vittime di omofobia?
Di andare avanti a testa alta, di non nascondersi ma di non ostentare ciò che sono. Avere un orgoglio omosessuale o transessuale non significa avere dei crediti nei confronti della vita rispetto agli altri. Consiglio sempre autodeterminazione con sobrietà e rispetto per se stessi e gli altri.

Cosa dovrebbe fare la classe politica? E la società civile?
I politici dovrebbero fare quello che è il loro mestiere: essere al servizio dei cittadini. Tutti i cittadini, perché non esistono cittadini di serie A o di serie B. Si rileggessero meglio l’art. 3 della Costituzione. E lo facessero tutte le le mattine, a mo’ di preghiera per non dimenticare i loro doveri e l’onore che hanno a rappresentarci. Questo cambierebbe dei paradigmi sociali
e ci renderebbe tutti più civili.

Un pensiero sul Governo Berlusconi e sul nuovo Governo Monti…
Il Bipolarismo e l’Apparenza. L’uno che vanta di essere colui che ha portato il Bipolarismo in Italia, non solo ha sfasciato il lavoro di De Gasperi e di Togliatti, ma ha reso bipolari gli Italiani nel senso del disturbo psicologico maniacale. L’altro invece mi ricorda la celeberrima frase che Tomasi di Lampedusa fa pronunciare a Tancredi ne Il Gattopardo “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!”. Ne scriverò di più sul mio blog www.gabrieledariobelli.it.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho avuto l’onore di entrare a far parte del Direttivo dell’Associazione Trans Genere con la quale stiamo lavorando su nuove linee politiche per rendere più efficace l’affermazione del nostro messaggio di indiscutibilità del “Diritto della persona”. I progetti sono molti e l’idea che li accomuna è quella di lavorare in maniera vigorosa, coerente e attuale per fare in modo di creare nuove sinergie e trovare rinnovata fiducia nelle azioni politiche, senza rimanere relegati al concetto di “associazione di categoria”. Per questo invito tutti ad approfondire l’argomento sul nostro sito www.transgenere.it.

intervista integrale su Nonmidire


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