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Intervista a Gaddo Bagnoli

Creato il 20 marzo 2016 da Temperamente

Tra poco allo Spazio Scimmie Nude a Milano, andrà in scena Cromosomie. Ne approfittiamo per fare due chiacchiere con Gaddo Bagnoli, regista dello spettacolo e direttore artistico della compagnia milanese Scimmie Nude.

Andare oltre le differenze di genere con uno spettacolo teatrale: è davvero possibile?

Certamente, il teatro affronta il problema non fornendo soluzioni politiche e sociali, ma rispondendo con il proprio mezzo comunicativo: la Poesia. La poesia non è immediatamente spendibile, non fornisce risultati istantanei, non cambia le vicende sociali del momento, essa è molto più ambiziosa perché vuol cambiare l’Uomo.

Perché ha scelto un attore maschile e non anche solo un’attrice per questo suo spettacolo? Era importante il genere sessuale per il lavoro svolto?

Nella nostra compagnia non avviene mai una vera e propria scelta da parte del regista, ci ritroviamo a lavorare su di un tema a seconda delle inclinazioni di ognuno, in questo caso Andrea Magnelli ed io eravamo interessati a sviluppare questo tema ed il nostro lavoro si è unito in questo spettacolo.
Il genere dell’artista che recita in questo spettacolo ovviamente non è importante, dato che un dei temi è il superamento dei generi stessi.

Quando maschile e femminile si incontrano e si guardano cosa succede?

Di solito se si guardano a lungo si innamorano…Scherzi a parte penso che se guardandosi scoprono la parte che gli manca e la comprendono fino in fondo, possono progredire come esseri umani.

Come si inserisce Cromosomie all’interno della sua ricerca teatrale?

Cromosomie fa parte degli ‘spettacoli-monologo’ delle Scimmie Nude. Tali spettacoli delineano un percorso che da tempo ci eravamo prefissati di sviluppare: dopo tanti spettacoli di gruppo,  ci interessava il rapporto dell’attore singolo con il pubblico, nello specifico volevamo capire che cosa cambia ad essere soli in scena, cosa succede nell’attore che da solo rappresenta praticamente e simbolicamente tutto lo spettacolo.

Cosa chiede a un attore quando ci lavora assieme?

Chiedo all’artista di essere creatore dell’opera teatrale assieme a me e di non limitarsi ad interpretare quello che gli dico. Questo per me è teatro d’arte e non puro intrattenimento.

Per mesi abbiamo sentito parlare di stepchild adoption, utero in affitto e unioni civili. suppongo quale sia la sua posizione al riguardo; ma quale crede sia la misura, il dato della popolazione invece, rispetto alla lentezza e alle difficoltà della macchina governativa?

Non vorrei deludere nessuno, ma noi Scimmie Nude, ed io in particolare, non ci occupiamo di scelte politiche o sociali, voglio dire che ho le mie idee a riguardo, ma non c’entrano con la poesia del Teatro, come dicevo all’inizio, non ci occupiamo di cambiare le idee dell’Uomo o di fornirgli delle possibilità di scelta sociali, noi aspiriamo presuntuosamente a molto di più, cioè a cambiare l’Uomo nella sua totalità di approccio alla vita.


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