Oggi parliamo con Gianluca Gaiardoni, che ha cambiato diversi ruoli e settori.
Ciao Gianluca, grazie per il tempo che ci dedichi.
Puoi dirci quanti anni hai ed il tuo livello di istruzione?
Buongiorno a tutti, ho 33 anni e dopo l’istituto tecnico mi sono specializzato in informatica.
Ci dicevi di avere diverse esperienza di lavoro e di aver dovuto affrontare momenti difficili come la cassa integrazione…
Si, dopo gli studi ho lavorato in varie aziende e mi sono ritrovato anche nella difficile situazione della cassa integrazione. E’ stata dura. Facevo fatica ad arrivare a fine mese.
Come sei riuscito a superare il momento? Cosa è successo?
Fortunatamente ho trovato un nuovo impiego presso l’azienda per cui lavoro tuttora. Mi sono dato da fare, non ho mollato ed ho cercato opportunità di lavoro usando i più noti portali che pubblicano ricerche. Ho utilizzato anche i social network come Linkedin. Alla fine ho trovato lavoro rispondendo ad un annuncio.
Quali cambiamenti hai dovuto affrontare?
Ho dovuto cambiare sia ruolo che settore. Prima lavoravo nell’abbigliamento, mentre ora opero nell’ambito degli strumenti musicali. Prima ero in una multinazionale, dove fornivo assistenza a 80 centri. Ora invece opero in un’azienda più piccola e mi occupo di dati e statistiche all’interno del CED.
Quanto è stato difficile cambiare?
Abbastanza: bisogna prendere dimestichezza con quello che tratta l’azienda. Sono un musicista autodidatta, ma lavorare in un settore non è come essere appassionati del genere. Bisogna capire bene il business aziendale, i prodotti ed i prezzi.
Inoltre sono arrivato nel momento in cui c’è stato un cambio nei sistemi informativi aziendali, nel gestionale, quindi ho dovuto imparare ad utilizzare nuovi strumenti informatici.
Ti piace il tuo nuovo lavoro?
Il settore è interessante. Ma avrei preferito continuare con quello che facevo prima. Mi sono adattato.
In quanti settori hai lavorato?
In effetti ho fatto diverse cose, dal bidello delle scuole medie allo spedizioniere, passando attraverso diverse multinazionali. I settori in cui ho lavorato sono stati quelli degli accessori per computer, dell’abbigliamento e della musica.
E’ molto importante essere flessibili e disposti ad imparare ed a mettersi in gioco.
Tante cose in effetti… Cambiare ti piace?
Cerco di utilizzare gli insegnamenti e l’esperienza che mi faccio in ogni ruolo ed in ogni settore. L’intento di questi cambiamenti, al di là della situazione di crisi in cui mi sono trovato, è sempre stato quello di migliorare non solo la mia situazione economica, ma soprattutto l’ambiente lavorativo. Per me l’ambiente conta molto, forse più dei guadagni. Mi sono trovato in una situazione in cui il management aziendale non era sereno, c’era molta tensione, e da lì a poco anche i rapporti tra colleghi si sono inaspriti. Questa situazione mi ha costretto a cercarmi un lavoro diverso.
Non è stato facile prendere la decisione di cercare e cambiare. Come si dice “si sa cosa lasci ma non quel che trovi”. Impari veramente come è un’azienda solo quando sei dentro.
Hai mai preso in considerazione il lavoro autonomo?
Si, ne abbiamo parlato con amici, ma alla fine non è così facile. Avevamo pensato di prendere un’attività già avviata, ma non c’è mai garanzia sufficiente. Anche se l’attività è già funzionante, devi funzionare tu come gestore d’impresa. Siamo sempre stati frenati dal dubbio di fare il passo più lungo della gamba. Anche il necessario e consistente investimento iniziale ci ha bloccato.
Quali attività avreste voluto intraprendere?
Ci eravamo informati per aprire un negozio di assistenza per pc o per attività più classiche come un’edicola o un negozio di giocattoli.
Che consiglio ti sentiresti di dare a chi cerca lavoro, a chi cerca di ricominciare?
Di cercare di adattarsi. Io ho cercato di farlo. Di non aver paura di rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani. Bisogna cercare e cercare. I motori di ricerca ed i portali che pubblicano annunci sono utili, bisogna rispondere agli annunci di lavoro.
Gianluca grazie per questa intervista, che racconta una storia positiva. Ti auguriamo di poter proseguire su questa strada o di poter cambiare ma nella direzione che preferisci.
Anche voi potreste raccontarci la vostra storia. Aspettiamo volontari!
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