In primo luogo grazie per avermi invitata, confesso subito che raccontare di me è la cosa che so fare meno bene.
Il diploma al Liceo Classico, la laurea in Economia e il trasferimento in Italia. Come ti trovi in questo Paese e dove trovi il tempo per scrivere?
Trasferirmi in Italia è stata una scelta difficile ma devo dire che, a differenza di tante persone, io sono stata molto fortunata. Ho conosciuto persone stupende, mi sono inserita benissimo. Tempo per scrivere? Credo che chi, come me, sente il bisogno di scrivere, il tempo di mettere giù due righe lo trova sempre.Io, ad esempio, scrivo di notte,mi preparo una tazza di caffè, metto su della bella musica e via!
Qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?
A sei anni mia madre per Natale, invece del solito giochino, mi regalò un libro e fu amore a prima vista! Pian piano ho iniziato a divorare libri e ad inventare storie.
Sei anche un’appassionata lettrice. Quali sono i tuoi autori preferiti e quanto c'è di loro nei tuoi scritti?
Come ho già detto leggo sin da piccolina. Amo leggere moltissimo e i libri sono sempre stati i miei migliori amici.Autori preferiti? Tantissimi! Gorky, Emily Bronte, Umberto Eco, Daniel Steel, Liala, Botev, Vazov, Dan Brown, Arthur Conan Doylee tanti, ma tanti altri. Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa… e credo che nei miei scritti, se leggi attentamente, troverai qualcosa di ognuno di loro.
“Non capisco e non accetto le guerre. Per me nessuna causa è giusta per far massacri.” Questa tua affermazione merita di essere approfondita. Parlacene.
Io vengo da un paese dove le guerre sono state, da sempre, una costante. La nostra storia è piena di sangue e tragedia, ad iniziare dalle guerre contro i Bizantini, per passare ai turchi e finire con la seconda guerra mondiale. Sono solo alcuni episodi di guerre che costellano la storia del mio popolo. Un altro esempio attuale, i bimbi uccisi in Gaza. Qualunque pretesto i politici ci offrano, non giustifica la morte. Non l'accetto perché da tutte e due parti ci sono vittime e, infine, il sangue e il dolore è cosi tanto che non esistono ne vinti ne vincitori. Per me la cosiddetta “giusta causa” non esiste!
Nel luglio 2013, hai pubblicato il tuo primo romanzo “The Dream”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
“The Dream” è una storia piena di amore e avventura che tratta anche il difficile tema dei rapporti genitori/figli. “The Dream” è il romanzo che ti aiuterà a capire che i sogni vanno vissuti, perché, nella vita, è meglio avere una ferita in più per averci provato che rimpianti per non averlo fatto.
Quali altre tematiche affronti nel libro?
Amore, avventura, forza interiore, coraggio dicombattere per i propri sogni. “The Dream” offre anche pezzi di storia di un paese che, per me, èuno dei primi posti al mondo se parliamo di storia e cultura antica... debitamente mischiati con molte, molte, leggende.
Qual è stato l’input per “The Dream”?
Una sera, mentre preparavo lacena per mia nipote, avevo la radio ascesa e una voce stupenda cantava “Hoy”. È stata GloriaEstefan a farmi prendere in mano carta e penna!
Ultimamente, sempre più autori pubblicano avvalendosi del self-publishing. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Io sono contrariaalself-publishinge anche all'editoria a pagamento. Per me, se il tuo libro vale, prima o poi un editore ti darà fiducia.
Hai qualche altro progetto letterario di cui vuoi metterci a parte?
A breve uscirà il mio secondo libro, un cambio di genere con il primo racconto di una saga su giovani cacciatori divampiri , rivolto ad un pubblico adolescente,ed entro Natale, il mio terzo libro, che racconterà diuna bellissima storia d'amore e passione, che ci farà viaggiare da un continente all'altro e annusare profondamente il profumo selvaggio e duro dell'Africa.
È stato un piace ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto.
Il piacere è stato tutto mio Linda, crepi il lupo! Ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di parlare di “The Dream” e del mio lavoro sul tuo splendido blog.
Per seguire Gina GINA GUSHEVILOVA