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Intervista a Giovanna Cugnetto, finalista di Best Jobs of the World

Creato il 07 maggio 2013 da Assugoodnews @assunta73

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Sportiva, avventurosa, pronta a godere dell’adrenalina pura: lei è Giovanna Cugnetto, una degli italiani finalisti del contest Best Jobs in the World indetto dall’Australia. Dopo aver pubblicato ieri l’intervista di Valerio Cozzi eccoci con un’altra protagonista il cui sogno è lo stesso: diventare custode di Kangaroo Island. Giovanna è di Ivrea è compie 28 anni il prossimo 23 maggio!

Tu vivi già in Australia, da quanto?
L’idea di espatriare e venire a vivere in Australia è stata maturata verso dicembre 2011 quando, poco soddisfatta della mia crescita professionale e visto il blocco di crescita economica che stava calando sull’Europa ed in particolare sull’Italia, ho deciso di approfittare del momento di stallo professionale ed espatriare temporaneamente all’estero. Volevo fare un’esperienza nuova, diversa e particolare, ampliare i miei orizzonti e creare nuove opportunità lavorative per il mio futuro! In questa avventura mi ha seguito anche il mio ragazzo, che come me, non vedeva l’ora di scoprire posti nuovi, staccare dalla routine oppressante del lavoro impiegatizio e ovviamente approfittarne per migliorare ulteriormente il livello di inglese. Lo scorso Ottobre siamo arrivati a Sydney con un Working Holiday Visa della durata di un anno e ci siamo subito dati da fare per integrarci nella società australiana, avvicinandoci il più possibile agli usi, costumi e alla mentalità cosi diversa rispetto all’Italia! Devo ammettere che il primo mese è stato difficile… tutto nuovo, una città molto cara e tante cose da fare per poter lavorare e viaggiare liberamente godendo delle bellezze che questo immenso paese ha da offrire. Ma non ci siamo demoralizzati. Anziché andare a vivere per conto nostro in un appartamento piccolo e centrale abbiamo optato per una casa più grande abitando con tanti ragazzi (circa 20) provenienti da Francia, Brasile, Germania, Svezia, Cile nella località più bella e turistica di Sydney: Bondi Beach. Volevamo anche imparare a surfare e a vivere con la mentalità tipica australiana che gira intorno a questo eccitante, difficile sport. Grazie a queste prime amicizie e conoscenze siamo riusciti a trovare lavoro decisamente in fretta e a sentire meno la mancanza di casa. Io ho trovato subito lavoro come cameriera in una caffetteria vicino all’Opera House e il mio ragazzo invece dopo varie peripezie ha iniziato un lavoro come aiuto cuoco in un famoso ristorante di Bondi. Questi lavori ci hanno permesso di sopravvivere a Sydney, viaggiare e fare i turisti quando possibile e mettere da parte qualche soldino per comprarci un bellissimo VAN, che abbiamo poi trasformato in camper. Perché un van? Perché dopo 5 mesi di duro lavoro volevamo partire davvero all’avventura, lasciandoci alle spalle la metropoli. Abbiamo lasciato quindi il lavoro, la casa e ci siamo trasferiti nel nostro nuovo mezzo di trasporto/alloggio. Prima però di partire e intraprendere il nostro Road Trip, siamo andati 10 giorni a Bali in Indonesia per visitare l’isola e imparare a surfare in acque calme e calde! Una volta tornati da Bali il viaggio avventura in Australia prevede: seguire la costa est verso nord alla volta di Byron Bay, Gold Coast e Brisbane per poi tornare indietro prima dell’arrivo vero e proprio dell’inverno e dirigersi lungo la costa a sud: Melbourne, Tasmania, Great Ocean Road, Adelaide, Kangaroo Island. Una volta finito questo primo giro decideremo poi se stabilirci a Melbourne per altri 3-4 mesi, lavorare nuovamente e risparmiare abbastanza soldi per visitare il nord (Cairns, Reef, Whitsunday, Darwin, Alice Springs e Ayers Rock ). L’idea di visitare il South Australia era già nei nostri piani Ora per via della bella notizia ricevuta da Tourism Australia in merito al concorso abbiamo ritardato la partenza ma siamo pronti a partire non appena possibile per scoprire le bellezze che questo immenso paese ha da offrire. Il volo di rientro in Italia è fissato per fine Ottobre, a scadenza del visto, ma tutto può sempre ancora cambiare e chissà che magari non si riesca a prolungare la permanenza in Australia.

Come hai scoperto il concorso?
Una sera ho acceso la televisione e ho visto lo spot pubblicitario di The Best Jobs in the World che presentava i lavori in palio! Beh, essendo di natura molto curiosa sono subito andata in internet a cercare maggiori informazioni! Quando poi ho visto che bisognava realizzare un video di 30 secondi spiegando perché sarei stata all’altezza del ruolo, non me lo sono fatta ripetere due volte! Mi si sono accese mille lampadine e ho subito iniziato a pensare come poter realizzare un video che lasciasse il segno! Devo ammettere che senza il supporto dei miei amici australiani e del mio ragazzo probabilmente non ce l’avrei fatta!

Perché ti sei iscritta al concorso?

Da vera esploratrice mi piacciono nuove sfide e questo concorso per me rappresenta un’opportunità importante, divertente, creativa e motivante! Ovviamente anche l’incentivo economico ha influenzato la mia decisione, ma principalmente mi incuriosiva partecipare per mettermi alla prova e poter dire: ho lavorato a Kangaroo Island facendo uno dei lavori più belli al mondo. Inoltre mi piace vivere all’aria aperta, stare a stretto contatto con gli animali e lavorare senza guardare l’orologio! Metto sempre tanta passione in tutto quello che faccio e sono sicura che potrei dare il giusto contributo al South Australia per promuovere e sponsorizzare il territorio e tutto ciò che esso ha da offrire!

Te lo aspettavi?

Quando poi mi hanno comunicato che ero tra i 25 candidati in lista per il posto di Custode e promotore turistico a Kangaroo Island, non ci credevo! Sembrava irreale! Ma soprattutto è stato difficile rendermi conto dell’immenso interesse mediatico che questo evento stava creando! Ci ho messo un po’ di tempo per capire che cosa comportava questa selezione ed essere entrata nei primi 25 ma leggendo attentamente il materiale che gli organizzatori mi hanno inviato sono riuscita a tirare le file di tutto e a mettermi subito in moto, contattando conoscenti, amici e chiedendo a tutti loro di darmi una mano in questa impresa coì importante! Non mi aspettavo tutto questo supporto ed interesse immediato e sono davvero contenta di come stanno procedendo i lavori! C’è ancora molto da fare ma mi sto dando un grande da fare per utilizzare tutto il tempo a mia disposizione e riuscire a generare più interesse possibile nel progetto! Spero di essere sulla strada giusta ma lo scopriremo solo il 15 maggio, quando verranno annunciati i 3 finalisti!

E ora?
Ora sto facendo del mio meglio per affrontare questa nuova sfida, tirando fuori le mie doti migliori di comunicatore e promotore! La gara è difficile con candidati agguerritissimi, ma anche grazie a tutto il supporto che sto ricevendo da parenti, amici e da persone che non conosco e che stanno prendendo a cuore la mia causa, sono sicura di avere ottime chance per poter entrare tra i finalisti. Il mio motto è “If you can dream it, you can do it!” Walt Dysney. A prescindere dal risultato finale solo molto contenta di essere arrivata fino a qui, risultato di cui vado fiera.

E se vinci il lavoro a KI, poi, passati i 6 mesi, cosa pensi di fare? Torni in Italia oppure no?
Se ottenessi questo posto sarei decisamente al settimo cielo. Passati poi i 6 mesi spero di aver maturato un’esperienza tale da poter utilizzare questa opportunità e referenza per il mio prossimo lavoro, magari in Australia o qualsiasi altro posto nel mondo.

In bocca al lupo a Giovanna, e speriamo di ospitarla ancora qui in veste di custode di Kangaroo Island!



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