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Intervista a Luca Matteotti

Creato il 22 gennaio 2011 da Snowboardworld @SnowbWorld

Intervista a Luca Matteotti“Non ho mai avuto un’idea ben chiara su cosa volessi fare nella vita, forse non ce l’ho tutto ora”. Scherza sul suo futuro Luca Matteotti, il rider italiano che ha sfiorato il podio ai mondiali di La Molina nello snowboard cross. Luca quest’anno ha già portato a casa risultati importanti come l’oro in Coppa del Mondo a Lech am Arlberg (Austria) a inizio dicembre e il quarto posto in Spagna. “Per adesso le possibilità ci sono e io darò il massimo” assicura il giovane atleta che vedremo di nuovo in gara l’8 febbraio a Yongpyong (Corea del Sud).“La primissima tavola l’ho messa a quattro anni - racconta Luca - è stato assolutamente un colpo di fulmine e dopo aver provato non ho più voluto smettere”. Sensazione che penso voi, cari lettori, condividiate. Il nostro atleta ha iniziato prima a fare gare di alpino poi si è avvicinato al boarder. “Il percorso vario e con i salti del cross mi affascinava di più”. La storia è iniziata con le prime gare regionali poi sono arrivate quelle nazionali, la Coppa Europa e “ora quella del mondo”. E senza paura: “prima di presentarmi al cancelletto sono tranquillissimo quasi mi addormento” dice il nostro rider. “Poi quando sei lì, un minimo di tensione ce l’ho anch’io ma personalmente cerco di rilassarmi e di non pensare a nulla. Il mio sguardo e concentrato solo su un minimo movimento del cancelletto”. Una capacità che penso tutti noi dovremmo imparare nella nostra vita quotidiana, non solo in quella da rider ;-)E per quanto riguarda la parte tecnica, Luca usa attacchi freestyle (18;-12), boarder e freeride (27; +3). “L’attrezzatura è una tavola da freeride (che a livelli di coppa del mondo sono personalizzate da ditte custom) montata con attacchi soft e scarponi soft” sottolinea l’atleta. “In genere la coda è tagliata ma c’è chi usa la doppia punta”. Il nostra rider ricorda che “in passato c’era chi usava anche l’hard ma con l’evoluzione delle piste e del livello tecnico delle strutture hanno tutti preferito passare al soft”. La squadra si allena spesso a Cervinia o allo Stelvio mentre, quando Luca è da solo, dice di non concentrarsi sull’allenamento specifico: “faccio del sano freeride o delle sessions in park a Pila”.Un’ultima domanda: cos’è lo snowboard cross per te? “È lo snowboarding per eccellenza perché racchiude le tecniche dello snowboard alpino ma anche quelle del freestyle, aggiungendo a sua volta nuovi aspetti tecnici”.

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