Da Riflessioni:
1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?
La felicità consiste nel sapersi contentare delle cose buone che abbiamo, nel trovare soddisfazione nel proprio lavoro, negli affetti di chi ci conosce.
2) Professoressa Hack cos’è per lei l’amore?
L’amore è affetto, comprensione, conforto nei momenti difficili, interessi condivisi, grande amicizia.
3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?
Non la spiego, fa parte della natura; c’è chi è più fortunato, più sano e chi meno; in parte dipende anche dal nostro carattere, dalla maggiore o minor capacità di affrontare le difficoltà.
4) Cos’è per lei la morte?
Con la morte si spenge il nostro cervello, che è quello che io considero l’anima; dopo la morte non ci siamo più; le nostre molecole, gli atomi che costituivano il nostro corpo sopravviveranno e serviranno a formare altri esseri o semplicemente altri oggetti.
5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
Ormai ho 88 anni e gli obiettivi che posso avere è di morire senza soffrire, senza dipendere dagli altri; nella vita ho raggiunto alcuni obiettivi, ho fatto della discreta ricerca, ho comunicato a molti giovani l’importanza e la bellezza della scienza, e anche della vita.
6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?
Ognuno in maggior o minor misura può contribuire al progresso, rispettando il prossimo, uomo o animale, rifuggendo dalla violenza e dal razzismo.