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Intervista a Michele Pivetti

Creato il 14 ottobre 2010 da Waltergianno
Intervista a Michele Pivetti


L’avvocato palermitano Michele Pivetti, coordinatore provinciale dei Club della Libertà, è stato di recente anche nominato consigliere nazionale dell’associazione, legata naturalmente al Pdl.

Quali sono i ruoli e le competenze dei consiglieri?

Funzione consultiva, propositiva e rappresentativa dei Club in tutta Italia. I Club sono di fatto un organo di partito. Durante la prima riunione del Consiglio nazionale, che sarà convocata entro il mese di novembre saranno stabiliti i criteri operativi sia dei singoli consiglieri che dell’intera struttura.

E qual è la struttura?

Innanzitutto, il presidente nazionale è l’On. Mario Valduccci, presidente della commissione trasporti della Camera e strettissimo consigliere del presidente Berlusconi. L’associazione oramai ha più di un anno ed è nata sotto gli auspici del Premier su un’idea del presidente Valducci. I Club sono il braccio operativo del PDL, ma svolgono anche funzioni strettamente politiche.

Così come nel progetto originario stanno diventando vere e proprie sezioni di partito, per questo assumono una funzione strategica nel territorio.

Uno sguardo, infine, sulla politica nazionale: quali sono i pregi e i difetti del Pdl di oggi?

Non è facile parlare del PDL oggi. I pregi sono senza ombra di dubbio quelli che hanno tutti i grandi partiti popolari di massa.

Forza, visibilità, facilità di recepimento delle istanze dei cittadini, possibilità di dare risposte ai problemi della società seguendo i valori della libertà, della democrazia, della famiglia come nucleo fondante della società.

Per parlare dei difetti non si può non partire dalla situazione siciliana che poi è quella che ha dato il “la” a quella in ambito nazionale.

Il PDL non è stato capace di intervenire tempestivamente per risolvere i problemi al suo interno e fa fatica a rigenerarsi attraverso volti nuovi, nuovi entusiasmi, nuove idee. Questo il Presidente Berlusconi lo ha capito e di recente ha strigliato i suoi mettendoli dinanzi le loro responsabilità.

Oggi è necessario puntare su giovani di talento come Maurizio Lupi, Angelino Alfano, Simona Vicari,Francesco Cascio, Alessandro Pagano, Giorgia Meloni, Simone Baldelli, tutta gente sulla trenta/quarantina che ha davanti a sè la prospettiva di poter incidere realmente sulla cosa pubblica.

Naturalmente questi soggetti non possono prescindere da un’accoppiata vincente di due ragazzi di 37 anni ciascuno Silvio e Berlusconi.

Pubblicata anche su BlogSicilia

 


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