Magazine Cultura
Ciao Nadia, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e grazie mille a te, per avermi invitata.
Non è mai facile parlare di se stessi, si rischia di peccare di egocentrismo… ma posso dirti che sono una persona che ama la vita e il “bello” che si trova in essa. Sono una madre felice del suo ruolo( ho due figli adolescenti: Niccolò di quasi diciassette anni e Camilla di quindici ) e un’insegnante che ama il suo lavoro, oltre che una scrittrice piena di entusiasmo e un’amante della lettura.
Laureata in lingue e letterature straniere moderne. Ami, oltre alla lettura e alla scrittura, anche la recitazione. Com’è nata questa tua passione?
E’ una passione nata a teatro, di fronte ad attori di talento che con le loro voci dalle mille sfumature, piene di magia, sapevano trasportarmi in un mondo di emozioni. La parola “detta” è sonorità, quando è pronunciata nel modo adeguato, con l’intonazione appropriata : suscita sensazioni molteplici… come un brano musicale o un dipinto variegato di mille colori.
Sei una madre attenta e premurosa e insegni in una scuola primaria. Che rapporto hai con i tuoi alunni?Ho un rapporto speciale con i miei alunni: entro in profonda empatia con essi e cerco di comprenderli al meglio, per far emergere le loro qualità.Dal punto di vista emotivo sono molto coinvolta, non riesco mai ad essere fredda e distaccata… Amo il mio lavoro perché ogni giorno è una scoperta diversa e un’emozione nuova.
Qual è stato il tuo primo approccio con la penna?
Ho cominciato a scrivere da bambina : piccole grandi storie, racconti, emozioni si sono susseguite su fogli volanti o quadernetti dal sapore scolastico… Ed ho continuato, sono andata avanti, col passare degli anni. La scrittura mi ha tenuto compagnia sempre… Hai scritto molti racconti e poesie successivamente inserite in antologie: ben tredici poesie nella raccolta “I poeti contemporanei” edito da Pagine Editore e nell’antologia “Sussurri del cuore … e delle tenebre” edito da Butterfly Edizioni è inserita un’altra tua poesia “Io e te” vincitrice del concorso dall’omonimo titolo. Che consiglio daresti a chi vuole scrivere poesie?Credo che chiunque si appresti a scrivere poesie debba lasciarsi guidare dalla musicalità della parola miscelata alla forza delle emozioni. Sempre per l’antologia “Sussurri dal cuore… e dalle tenebre” scrivi il racconto “ Come uno sconosciuto” che ti fa vincere il concorso anche per la sezione racconti. Parlacene.“ Come un sconosciuto” è un thriller psicologico i cui protagonisti hanno alla base incomprensioni familiari profonde. Si ambienta in una grande casa in riva al mare, rimasta vuota per lo scorrere del tempo, dolce e impetuoso… e si veste di mistero e di paura.Un secondo concorso “Impronte d’amore” edito da Butterfly Edizioni ti vale la pubblicazione all’interno della omonima antologia di un altro racconto “Come se non fosse amore”. Dacci qualche assaggio.“Come se non fosse amore” è un racconto sulla rivincita e la speranza. E’ un grido di gioia di fronte all’amore proibito,uno spiraglio di luce nel silenzio oscuro di una quotidianità priva di entusiasmo e di armonia.Ecco l’incipit:
'Il tempo era scivolato via rapido, scalpitando, come se avesse voluto raggiungere in fretta chissà quale traguardo. Gli anni si erano rincorsi con foga e mi avevano lasciato perplessa e silenziosa.
Non osavo fare un bilancio della vita vissuta fino a quel momento…'
E sempre un racconto " Se c'è un'età" si classifica terzo al concorso letterario "Oceano nell'anima”. Come trovi l’ispirazione per scrivere e quali regole segui scrivendo racconti?L’ispirazione per scrivere arriva da sola, nei momenti più disparati, bussa impetuosa alla mia porta e mi spinge di fronte a uno schermo luminoso. Le dita danzano su una tastiera scura, mentre i pensieri sono inondati da immagini nuovee il cuore si riempie di luce.
Non seguo regole precise per la stesura di racconti, cerco semplicemente di dar vita a una s
storia che possa raggiugere il lettore, facendogli vivere nuove emozioni.
Poesia e narrativa, quale dei due stili senti più tuo?Sicuramente lo stile narrativo. Mi sento pienamentescrittrice e… forse, poetessa per caso. Ma a volte, senza accorgermene, mentre scrivo miscelo i due generi. Del mio ultimo lavoro (“ I colori che ho dentro”) mi è stato detto che è un “romanzo di intensa poesia”.Ed è il complimento più bello che potessero farmi. Chissà se i lettori penseranno la stessa cosa…
Nel 2011 pubblichi il tuo primo romanzo “Uno sguardo perso nel vuoto” edito dal Gruppo Albatros. Parlacene."Uno sguardo perso nel vuoto” è un romanzo introspettivo sulla famiglia. Narra la storia di una donna che, in una notte terribile, perde ogni certezza ordinaria in seguito alla decisione di una fuga oltre oceano da parte del marito… Nora è una donna del nostro tempo, in cui è facile perdersi e difficile incontrarsi, in cui il “noi” spesso soccombe a causa dei capricci di un “ego” invadente e la famiglia si sgretola, gettandoi figli nel limbo della separazione.Nel 2012 pubblichi il tuo secondo romanzo “In viaggio con te” edito da Butterfly Edizioni. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
I lettori troveranno una storia forte e commovente allo stesso tempo, un messaggio di buio e di luce, di dolore e di speranza e scopriranno che esistono valori eterni e indistruggibili, capaci di sopravvivere a tutto. Com’è nata l’idea per “In viaggio con te”?
“In viaggio con te” è un romanzo che è nato da solo, senza idee o progetti particolari… perché muove da un evento doloroso che ho vissuto in prima persona più di vent’anni fa. E’ una storia che è venuta a cercarmi, che ha fatto capolino nel mio cuore e nella mia mente di notte, chiedendomi di essere scritta…Le tematiche che affronti sono forti, delicate e struggenti. Di forte impatto per il lettore. Cos’hai voluto trasmettere con questo romanzo sull’amicizia e la morte?
Ho voluto trasmettere che a volte la morte è più forte della vita, ci ruba gli affetti più cari e ci catapulta nel baratro del dolore o della depressione… ma la speranza non deve sfuggire ai nostri cuori e perdersi nelle ombre della notte, deve vivere, vestirsi di luce e di armonia e gestire il ricordo nel migliore dei modi, miscelandolo con la forza dell’amore.Hai partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche, interviste sul web, su riviste cartacee e online, sino a essere invitata alla trasmissione "Carta vetrata" di Radio Città Futura dopo il successo mediatico del tuo ultimo romanzo. Raccontaci quest’esperienza.
La partecipazione a questo programma radiofonico è stata molto gratificante : un’ora e mezzo di diretta, inserita nel palinsesto come ospite in studio. Sono stata coinvolta a più riprese in approfondimenti letterari di vario tipo, per poi avere uno spazio tutto mio nel quale ho potuto parlare del mio ultimo romanzo, “In viaggio con te” e dei miei progetti per il futuro. Davvero un’esperienza molto bella, in una radio trasmessa non solo a Roma, ma in molte altre città italiane.Che consiglio daresti agli emergenti?
Il consiglio che darei agli emergenti è di pubblicare i loro libri con case editrici free, serie e leali, che li seguano dopo la pubblicazione. ( Come la Butterfly…per esempio!)Progetti futuri di cui vuoi metterci a parte?
Ci sono progetti molto interessanti, che mi fanno sentire pienamente viva e che mi riempiono il cuore di gioia: la traduzione di “In viaggio con te” in inglese e in francese e la pubblicazione del mio terzo romanzo, a settembre, sempre con la Butterfly Edizioni.Grazie Nadia, è stato un piacere e un onore ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per il tuo terzo romanzo!
Grazie di nuovo a te, Linda il piacere è stato tutto mio.E… crepi il lupo!! Per seguire Nadia NADIA BOCCACCI
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