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Intervista a Paolo Camilli

Creato il 21 luglio 2012 da Susy @_talkischeap_
Paolo Camilli, l'attoreAbbiamo rivolto qualche domanda a Paolo Camilli, attore di nuova generazione molto simpatico e con uno spiccato senso dell’umorismo che non guasta mai.
  • Hai studiato recitazione, raccontaci qualcosa della tua esperienza e perché hai scelto di intraprendere questa carriera.
Ebbene si, rientro anche io nella categoria di coloro che sin da piccoli si dilettano a fare imitazioni, ogni tipo di recita, ecc… .Il paffutello bimbo timido che trova sicurezza su di un palco.Credo che le passioni non nascano nel tempo, ma con noi…come dei piccoli semini nel nostro io, che sta a noi poi scegliere di coltivare oppure no.Io ho scelto di farlo, andando inizialmente contro i consigli, motivati, della famiglia, la quale però da qualche anno mi sostiene a pieno in questa avventura.Diplomato come ragioniere volevo andare fuori per studiare teatro, ma come molte famiglie comuni, le possibilità economiche non erano delle migliori, e seguii i suggerimenti dei miei e mi sono iscritto all’università…ma tempo un anno e mezzo ed il teatro tornò a bussare alle mie spalle.Così mi decisi, trovai lavoro per pagarmi l’iscrizione alla Scuola Biennale d’Improvvisazione Teatrale e Recitazione delle Marche.E da lì cominciò seriamente la mia avventura.
  • Se ti dico “teatro” tu cosa mi dici?
Sorriso, pianto, amore, odio, sudore, abbattimento, carica, energia, ansia, tensione, soddisfazione, costruzione, distruzione, apertura, coinvolgimento, passione, presente, futuro, respiro, tensioni, blocchi, sblocchi, paure, decisioni, indecisioni….devo continuare?!?
  • Nei cortometraggi in cui hai recitato c’è del personale o ti senti completamente distaccato dai personaggi che hai interpretato?
C’è sempre qualcosa di personale nei ruoli che interpreto, soprattutto in fase di studio, dove ricerco corde affini, simili al personaggio, che mi permettano di entrarci dentro.Poi bisogna distaccarsi dal proprio e rendersi, così, “vuoti” per dar spazio a quella che sarà l’anima e la vita del personaggio.
  • Il cinema e la televisione stanno sbarcando sul web. Sarà così anche per gli attori?
Certo… Molti attori, me compreso, pubblicano già molto materiale sul web. È questa la tv del futuro.
  • Vivi a Roma, la tua scelta è stata per un motivo professionale o sei tra quelli che vogliono fuggire dal territorio natale?
In realtà sono a Roma da soli 8 mesi e ciò che mi ha spinto è stato il desiderio di sentirmi autonomo, sulle mie gambe, intraprendente ed attivo.Dicono che siamo noi artefici del nostro futuro… dunque, per sicurezza, una prova per non avere in futuro rimorsi, la si fa…il “salto romano” è d’obbligo per un attore!Inoltre mi angoscerebbe il pensiero di ritrovarmi un giorno ad aprire la famosa, e pesante, scatolina dei “Se, e se, ma se, ecc…”.dunque il mio motto è “Muovere Energia!” anche con piccole cose o gesti…l’importante è muoverla.

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