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Intervista a Patrisha Mar: I Protettori dell'Oracolo

Creato il 03 novembre 2013 da Annalisaemme @annalisaemme
Vi ricordate della serie "I Protettori dell'Oracolo"? Visto che è da poco uscita l'edizione cartacea abbiamo pensato di approfittarne per farvi conoscere meglio l'autrice e questa bella duologia, in attesa del secondo e ultimo libro che arriverà prestissimo. Nel caso vi foste persi la recensione la trovate QUI. Godetevi l'intervista!
Intervista a Patrisha Mar: I Protettori dell'OracoloI Protettori dell'Oracolo - Buiodi Patrisha Mar
Prezzo Brossura: € 14,00
Prezzo E-Book: € 2,99
Editore: Amazon
Pagine: 220
Genere: Paranormal Romance

Bernadette e Benjamin Nicholls sono fratelli, nati per essere Protettori e per combattere i Notturni, mostri nascosti nell'oscurità della notte londinese. Sentono di non avere scelta. La loro vita è votata al sacrificio e alla caccia. Ma un giorno saranno costretti a rimettere in discussione il loro credo e le parole dell'Oracolo, il testo sacro dei Protettori. Due storie d'amore volute dal destino. Due grandi sentimenti che si intrecciano sullo sfondo di una guerra combattuta nell'ombra. Quattro personaggi indimenticabili che vi accompagneranno in un viaggio alla ricerca della verità e della realizzazione dei rispettivi sogni e desideri. Passione, amore, fiducia, dolore e voglia di riscatto nel primo romanzo di una duologia paranormal romance tutta da scoprire.
I Protettori dell'Oracolo:1. I Protettori dell'Oracolo - Buio, 20131. I Protettori dell'Oracolo - Luce, 2014http://patrishamar.blogspot.it/
Intervista a Patrisha Mar: I Protettori dell'Oracolo
Ciao Patrisha e benvenuta nel salotto di Reading at Tiffany's. Oggi parliamo di te e del tuo libro scritto come solista, il primo capitolo della duologia “I protettori dell'oracolo”.
Grazie per la vostra ospitalità e un saluto a tutti! Si, ho da poco pubblicato "I Protettori dell'Oracolo - Buio", un paranormal romance con delle inflessioni urban, di ambientazione ottocentesca. I protagonisti assoluti sono due fratelli gemelli, Benjamin e Bernadette Nicholls, che di giorno svolgono lavori umili e normali e la notte si trasformano in cacciatori di Notturni. Sono i Protettori e fanno parte di un gruppo organizzato che combatte mostri la cui origine è oscura, ma che seminano la morte nelle ore notturne londinesi. Vivono questa loro missione in modo molto differente e presto dovranno rimettersi in discussione soprattutto perché nelle loro vite entreranno Joseph e Cassandra e i sentimenti che nutriranno per loro li porterà a fare delle scelte importanti. 
Molti ti conosceranno già per le opere scritte in coppia con la tua collega di penna sotto lo pseudonimo di Katherine Keller,che cosa è cambiato nel tuo approccio alla scrittura dai romanzi scritti a quattro mani rispetto ad una serie scritta con le tue sole forze?
Amo scrivere in coppia con Angela C.Ryan, è incredibilmente divertente perché ognuna ha i propri personaggi e li facciamo interagire in presa diretta e spesso questi stessi personaggi ci sorprendono, costringendoci anche a virate in corsa della storia per come l'avevamo improntata. Davvero stimolante, con un flusso di idee e di ispirazione coinvolgente e continuo. Scrivere un romanzo da solista è stata una nuova sfida per me. L'ho trovato altrettanto emozionante anche se in maniera diversa. Per quanto i personaggi siano tutti il frutto della mia sola fantasia, sono rimasta affascinata dallo scoprire quanto potessero comunque sorprendermi. Il processo creativo di per sé è intrigante, un vero mistero. Un momento prima stai facendo la cosa più normale del mondo, tipo spingere la carrozzina di tua figlia durante una passeggiata e due secondi dopo hai immagini, situazioni e caratterizzazioni in mente, una scintilla di un qualcosa che va affinato. Ovvio che quando lavori da sola, lasci andare il tuo stile, senza argini. Lo scritto, il narrato, le predisposizioni naturali della tua penna non trovano mediazione se non con te stesso e i personaggi che hai creato. Hai un controllo totale della storia.
I protettori è una saga divisa in due parti che parla delle vite di due gemelli, di due storie d'amore e con una contrapposizione di titoli piuttosto evocativa. Il primo romanzo si intitola Buio, il secondo Luce. Immagino che nessuna di queste scelte sia casuale, puoi dirci qualcosa al riguardo?
Bellissima domanda. È esattamente così. I due titoli non sono affatto casuali. Il Buio del primo romanzo incarna parecchi aspetti presenti nel romanzo stesso: la cecità di Cassandra, il buio che alberga nei cuori dei personaggi in cerca di loro stessi, di un destino che li renda migliori, soddisfatti. Ma è anche il buio in cui si trova il lettore, a cui non è dato capire ancora tanto di quello che avviene nell'ombra della storia. Luce rappresenta proprio il contrario, nel secondo romanzo conclusivo della duologia, tutti i nodi verranno al pettine, ogni mistero sarà svelato sia ai personaggi stessi che al lettore e soprattutto i protagonisti troveranno la loro strada, diventeranno esattamente chi vogliono essere.
I personaggi e le storie d'amore del romanzo sono molto diversi tra loro ma sono accomunate dal romanticismo e da quella che si potrebbe definire predestinazione, una scelta stilistica o credi veramente nel destino per quel che riguarda l'amore? 
Mi piace pensare che per ognuno di noi c'è un'anima gemella predestinata, quella persona che ti completa, l'altra metà del proprio frutto. È un concetto molto romantico, sicuramente, dell'amore, ma ci ho sempre creduto. Quando ho iniziato a scrivere i Protettori, i personaggi e i loro innamoramenti si sono presentati a me con questa forte connotazione e l'ho assecondata. Volevo che queste due storie d'amore fossero nella loro delicata semplicità, epiche proprio per la forza che spinge i personaggi ad andarsi incontro, a credere in quel sentimento e in ciò che lo anima.
Parliamo dei personaggi de I protettori che sono caratterizzati da una crescita e da un'evoluzione personale ottimamente descritta, dote rara per gli scrittori autopubblicati. Come sei riuscita a rendere i personaggi così reali e che cosa ancora dovremmo aspettarci da loro?
Prima di tutto ti ringrazio di cuore per questo complimento. Per me l'approfondimento dei miei personaggi è fondamentale per rendere credibile anche la storia più fantasy. Calare personaggi incredibilmente umani in una situazione irreale o surreale, rende comunque quella storia vera, perché loro sono veri, con le loro reazioni, paure, sensazioni. Ho dato a ognuno dei miei personaggi un carattere, delle particolarità che lo rendessero unico e li ho lasciati liberi di agire nei contesti che presentavo loro, non li ho mai forzati. Le loro reazioni non sono controllate a tavolino e forse è per questo che anche la loro evoluzione e i loro pensieri arrivano al lettore con naturalezza. Almeno spero. Nel prossimo romanzo Cassandra, Ben, Joseph e Bernadette saranno costretti a prendere decisioni importanti, fondamentali per il loro futuro. Non sempre saranno le scelte giuste, anche se fatte in buona fede. In questo sono umani, nella vita di tutti i giorni si cerca di fare del proprio meglio, ma non sempre ci si comporta da personaggio di romanzo.
Fantasy e ottocento inglese si intrecciano molto bene nella trama, oltre ad un espediente narrativo ben riuscito sono anche delle tue passioni letterarie?
Proprio così. I Protettori è la realizzazione di un mio grande sogno, quello di far sposare i due generi letterari che prediligo su tutti, ottocento inglese e fantasy. Sono sempre stata un'avida lettrice fin da ragazzina della letteratura inglese di quel periodo. Jane Austen, Charlotte Brontë, Charles Dickens, Elizabeth Gaskell, Oscar Wilde per citare i principali. L'ironia, i costumi dell'epoca, le profondità dell'animo umano così ben descritte mi hanno sempre affascinato. E poi amo il fantasy, soprattutto il paranormal romance, distopico, l'urban fantasy, sia young che adult, amo poter immergermi in situazioni irreali e piene di inventiva, adoro la creatività a 360°. Quindi unire due generi così diversi non è stata solo una vera sfida per me, ma la realizzazione di un sogno appunto.
Alla fine del primo romanzo soprattutto per quel che riguarda la parte paranormal molto ancora è avvolto nel mistero e l'intera trama sembra costruita ad arte attorno ad alcuni segreti. Data l'ambientazione del romanzo nel lettore resta il dubbio che sia una scelta voluta, è così o verranno date tutte le spiegazioni nel prossimo libro?
Ottima osservazione. In verità, tutti i dubbi e i misteri di cui ho disseminato Buio troveranno la loro spiegazione in Luce. Tutto acquisterà un senso, anche se un alone di mistero è bello che comunque resti, ma il lettore non rimarrà impiccato o in sospeso alla fine della duologia. Tutte le storie narrate avranno la loro conclusione, senza nulla di tralasciato. Mi hanno bonariamente rimproverata di aver lasciato in sospeso la storia con il primo romanzo, ma era una scelta voluta, magari impopolare, ma voluta. Avendo a disposizione una sola duologia e quindi due romanzi, non volevo rivelare troppo nel primo, che tra parentesi era fondamentale per entrare in empatia con i protagonisti, per sentirli, respirarli, comprenderli. Ovvio che il capitolo finale della duologia offrirà le spiegazioni che io ho taciuto volontariamente prima.
La bellissima cover del romanzo è una tua creazione e rappresenta egregiamente il contenuto, ma per chi ancora non ha letto il tuo libro potresti descriverla e spiegarci le tue scelte?
Sono molto contenta che la cover ti sia piaciuta. Grazie di cuore, ci ho lavorato moltissimo. Allora prima di tutto ho scelto il colore rosso come predominante perché mi ha fatto pensare all'intensità dei sentimenti che si muovono nel romanzo, alla passione latente che li permea, ma è anche un colore sanguigno che evoca la guerra contro i Notturni. È un rosso cupo, poco luminoso che richiama così il concetto di Buio. La donna, con gli occhi bassi, e non si capisce se sono proprio chiusi o solo rivolti verso il basso, ha quindi una duplice caratterizzazione. Può essere sia Cassandra che essendo cieca, ha gli occhi chiusi sul mondo o Bernadette, che pur essendo una donna fiera e coraggiosa, quando si tratta di sentirsi se stessa e lasciarsi andare ai sentimenti, china il capo in segno di resa.
Qualche anticipazione sul secondo e ultimo volume della serie? Per quando è previsto e soprattutto cosa dovrà aspettarsi il lettore?
Luce uscirà a gennaio, all'incirca i primi di gennaio, con data esatta da stabilire ancora. Il lettore si ritroverà esattamente nell'istante successivo alla scena finale del primo romanzo, in una perfetta soluzione di continuità e da lì andrà avanti. Come accennavo prima, i personaggi dovranno fare scelte coraggiose, impadronirsi della propria vita e destino, crescere per diventare migliori. E mentre lo faranno, avverranno intorno a loro parecchi eventi che stravolgeranno situazioni date per scontate. Non tutti i personaggi che ruotano intorno ai quattro protagonisti sono esattamente ciò che sembrano. E non posso aggiungere altro.
Oltre alla conclusione dei Protettori e alla Shadows Saga hai qualche altro progetto di scrittura per il futuro?
Ho già scritto un altro romanzo, un paranormal romance, che dovrei pubblicare l'anno prossimo, con una certa calma. Gli ultimi mesi sono stati frenetici per me e vorrei prendermi il tempo per scrivere un po', senza dover revisionare. Ora sono quasi a metà di un altro romanzo urban fantasy che nelle mie intenzioni potrebbe diventare una saga. Inoltre ho in mente già la traccia per un romanzo di impronta gotica e per un racconto romance umoristico. Vediamo un po'... l'importante è non perdere l'ispirazione e avere tempo per scrivere.
Grazie Patrisha per la chiacchierata e per aver soddisfatto la nostra curiosità. Ti auguriamo il meglio per la tua carriera da solista!
Sei molto gentile, grazie per avermi dato modo di parlare un po' di me e del mio lavoro. Mi hai resa felice.
Intervista a Patrisha Mar: I Protettori dell'Oracolo


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