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Intervista a Patrizia Cogliati

Creato il 13 luglio 2010 da Paolo Franchini

microfono

Intervista a Patrizia Cogliati
Nome: Patrizia
Cognome: Cogliati
www.musicphoto.it
Ultimo lavoro: Cinderella (reportage)

Descriviti come preferisci, hai carta bianca.
Partiamo con la domanda più difficile, mi sa: quanti metri di carta bianca ho? Eheheh… E’ veramente complicato per me descrivermi, posso dire che rispecchio in pieno il mio segno zodiacale: l’acquario.
Amo tutto ciò che è libertà in ogni sua espressione, sono una “zingara” che, se potesse, salterebbe da un capo all’altro del mondo ogni settimana… Faccio troppe cose contemporaneamente e sono incapace di spegnere il cervello persino quando dormo!
Sento un forte legame con la natura, tanto che a volte quasi non mi riconosco nell’essere umano. Forse perchè in realtà non sono altro che una bambina un pò troppo cresciuta.
Se dovessi descrivermi con una frase credo che la più significativa sia: “Bisogna essere grandi e maturi per essere totalmente bambini, così come bisogna essere forti per poter essere infinitamente miti,ed essere saggi per permettersi di essere folli…di quella follia agli occhi degli uomini che è piuttosto sapienza divina”.

Intervista a Patrizia Cogliati
Ti va di raccontarci in breve il tuo ultimo lavoro?
E’ stata un’esperienza magnifica! Dopo 18 anni di attesa sono riuscita a fotografare una delle mie band preferite, i Cinderella, che ho inseguito fino a Madrid lo scorso 9 Giugno. Indubbiamente uno dei concerti più emozionanti dall’inizio della mia avventura nel mondo dell’hard rock.

Quando hai iniziato a fotografare, sapevi già che – prima o poi – ti saresti imbattuta in un lavoro come questo?
Ne ero sicura. Ricordo che già a 10 anni passavo le giornate a fotografare video musicali dalla tv, sceglievo il momento più adatto, stoppavo la videocassetta e scattavo…
Credo di aver fatto andare in analisi il fotografo sotto casa, ogni giorno gli portavo rullini su rullini e pretendevo che me li sviluppasse all’istante! Avevo una visione ben precisa e sono andata avanti con questa visione sempre chiaramente stampata in testa.

Intervista a Patrizia Cogliati
In questi anni ho avuto molte soddisfazioni, ho fotografato quelli che erano i miei miti d’infanzia…
Artisti come Guns n’ Roses, Motley Crue, ho conosciuto persone fantastiche che mi hanno arricchito e lasciato un segno nel cuore…
Sono stata – e mi sento – una persona molto fortunata: non a tutti capita di poter fare ciò che si ama davvero.

Hai mai ballato sotto la pioggia?
Ogni volta che piove!

Esiste una foto che avresti voluto scattare tu?
Non ne esiste una in particolare, a dire il vero.
Avrei voluto poter fotografare il più grande artista di tutti i tempi: Michael Jackson. Era il mio sogno, sarebbe stato l’apice della realizzazione professionale.

La tua canzone preferita è…?
Broken Heart dei White Lion. Sì, sì, è lei!

Intervista a Patrizia Cogliati
Che rapporto hai con la televisione?
Ultimamente mi capita di guardarla una volta a settimana… Dopo 10 minuti di telegiornale ho già voglia di lanciarla giù dal secondo piano.
E’ sicuramente una gran compagnia per chi passa molto tempo in casa, ma penso sarebbe molto più istruttivo schiacciare il pulsantino “off” e cominciare a leggere libri…
Dovrebbero farlo soprattutto i ragazzi giovani, che ormai sono diventati un surrogato di frasi fatte e gossip da grande fratello. Mi spaventa pensare che questi 15enni ubriachi di reality sono il mio “futuro”.

E con il cinema?
Adoro il cinema, soprattutto quello horror anni ’80… Ho una collezione di VHS di cui sono gelosissima! Amo alla follia il Maestro David Lynch, un autentico genio a volte incompreso.

Hai mai parlato al telefono per più di due ore?
Ahimé… Anche per più di 4 ore! Quella volta feci in tempo a cenare, lavarmi i denti, truccarmi e pettinarmi… Il tutto, stando sempre al telefono.

Intervista a Patrizia Cogliati
Ti piacciono i proverbi? Ne usi uno più spesso?
Mi piacciono molto, alcuni sono quasi banali, ma è difficile che sbaglino.
Quello che uso più spesso (anche se, forse, non è un vero proverbio) è “Ciò che siamo è conseguenza di ciò che abbiamo pensato”.

Hai tre righe per dire quello che vuoi a chi vuoi tu. Ti va di usarle?
Ne uso una sola e dico GRAZIE…

Se potessi cambiare una cosa (ma una soltanto) del tuo ultimo lavoro, che cosa sceglieresti? Il titolo? Il supporto? La luce? Che cosa?
Sceglierei una posizione migliore sotto il palco!

Intervista a Patrizia Cogliati
Quando fotografi, hai un “occhio” di riferimento, oppure scatti solo per te stessa?
Dipende dal tipo di lavoro che sto facendo e per chi lo sto facendo.
Se si tratta di una band solitamente ho molta libertà, se devo lavorare con una modella per un progetto già prestabilito allora cerco di immaginare cosa potrebbe piacere al cliente.

Tra due ore si parte per un viaggio su Marte: scegli tre oggetti da portare con te e un aggettivo per descrivere l’umanità ai marziani.
Macchina fotografica è un pò troppo scontato… Quindi, direi qualsiasi cosa zebrata, lettore mp3 con tutta la discografia dei Sigur Ros e i miei stivaletti da battaglia.
L’aggettivo che userò sarà sicuramente “Disumani”.

La cosa che più di annoia, quella che più ti diverte e quella che più non sopporti.
Non ci sono cose che mi annoiano, ci sono persone che mi annoiano e di conseguenza non sopporto. Cerco di starne il più lontano possibile, ho bisogno di gente allegra intorno a me, che abbia qualcosa da darmi, che mi faccia sentire a mio agio e soprattutto che mi faccia ridere.
La cosa che più mi diverte è stare a guardare il mio gatto che corre all’impazzata per casa… Poi si ferma e gioca a “1,2,3 stella”. Davvero il momento più bello della giornata!

Intervista a Patrizia Cogliati
Stai già lavorando al tuo prossimo lavoro? Se sì, ci regali un’anticipazione?
Ehhh… Ci sto lavorando eccome! Posso solo dire però che unirà musica e fotografia, con spirito…

Prima di salutarci, l’ultima domanda è tua. Chiediti quello che vuoi, ma ricorda anche di risponderti.
Accidenti… Riuscirò a dormire più di 3 ore questa notte?
Può darsi, ma solo se spegni il pc in questo momento.

Tutte le fotografie che colorano questa intervista sono di Patrizia Cogliati. Nell’ordine, dall’alto in basso, ecco i titoli dei singoli lavori: BIG ONES, CINDERELLA, SLASH, BIJOUX, RENZO D’APRANO, YURI SANCHEZ, ELISELLE.
Per scoprire il mondo di Patrizia Cogliati: www.musicphoto.it.


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