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Intervista a Rebecca Domino sull’associazione “Adolescenti e cancro”

Creato il 29 ottobre 2014 da Evelynstorm

Oltre a parlare di frivolezze, è bene dare spazio al sociale. Lo faccio grazie a Rebecca Domino e alla sua associazione “Adolescenti e cancro”. 10745044_1485158415093539_712473378_n
Seguite questa interessante intervista:

1) Chi sei nella vita? 
Sono una ragazza di 30 anni e abito nella provincia di Livorno. Scrivere è sempre stata la mia più grande passione e ho all’attivo due romanzi auto pubblicati: “La mia amica ebrea” e “Fino all’ultimo respiro”.
Sono una ragazza semplice e, oltre a scrivere, mi piace leggere, viaggiare, passare il tempo con le persone che amo.

2) Come ti sei avvicinata al sociale? 
Il mio secondo romanzo “Fino all’ultimo respiro” parla del cancro nell’adolescenza: l’idea mi è venuta in maniera del tutto inaspettata e, quando ho cominciato a lavorare al libro, pensavo che il processo sarebbe stato simile a quello per il mio romanzo d’esordio “La mia amica ebrea”. Non potevo sbagliarmi di più, perché è stato proprio “Fino all’ultimo respiro” a cambiarmi la vita! Come faccio prima di scrivere ogni romanzo, anche nel caso di “Fino all’ultimo respiro” ho svolto delle ricerche sull’argomento, e mi sono ritrovata a leggere e ascoltare storie di ragazzi che hanno o hanno avuto il cancro. Mi aspettavo storie di dolore, morte e tristezza, invece tutto ciò è messo in secondo piano dalla forza interiore, dal coraggio, dai sorrisi, dall’altruismo: in poche parole, dalla voglia di vivere! Ciò mi ha spinta a rendere leggibile gratuitamente il mio romanzo (per richiederne una copia in PDF: [email protected]), incoraggiando i miei lettori a donare quello che possono a Teenage Cancer Trust, Regno Unito (https://www.justgiving.com/Rebecca-Domino)
Dopo un po’ però ho sentito che non era abbastanza: ho continuato a svolgere delle ricerche sul tema, scoprendo di più sulle difficoltà che questi ragazzi devono affrontare e mi sono accorta che in Italia non c’e’ molto supporto sociale e scambio fra coetanei rivolto a questa fascia d’età, così ho deciso di fare qualcosa, nel mio piccolo, per cambiare in positivo questa situazione, ed è nato “Adolescenti e cancro”.
Se non c’e’ mai un buon momento per ricevere una diagnosi di cancro, riceverla durante l’adolescenza è particolarmente dura perché i ragazzi stanno muovendo i primi passi verso l’indipendenza, hanno sogni e progetti a breve e lungo termine, vanno a scuola o al lavoro, escono con gli amici, si divertono… e all’improvviso si sentono dire “hai il cancro”. E’ come se qualcuno pigiasse il tasto “pausa” nelle loro vite. Spesso i giovani sono costretti a interrompere la scuola o il lavoro, almeno per un certo periodo, le uscite spensierate con gli amici sono sostituite dalle giornate in ospedale e tutto il loro mondo cambia. Non tutti i ragazzi hanno la fortuna di essere curati nei reparti oncologici a misura di adolescente. Il supporto fra coetanei è fondamentale per questi giovani, perché altri ragazzi in situazioni simili possono capire appieno che cosa stanno vivendo o hanno vissuto, possono aiutarsi e supportarsi a vicenda e possono dare il via ad amicizie sincere e profonde.

3) Parlaci della tua associazione.

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“Adolescenti e cancro” è nato come un progetto/sito Internet il 2 settembre 2014 e il 16 ottobre 2014 è diventato associazione non riconosciuta. Il nostro scopo primario è offrire supporto sociale e fra coetanei per i ragazzi e le ragazze fra i 13 e i 24 anni che hanno o hanno avuto il cancro.
Spesso i ragazzi colpiti da malattie oncologiche in questa fascia d’età si ritrovano in una sorta di “terra di nessuno”: non più bambini, non ancora adulti. Il nostro scopo è permettere a questi ragazzi di conoscere altri giovani in situazioni simili, che li capiscano appieno.
Il nostro motto è: MAI PIU’ SOLI.
Diamo il benvenuto a tutti i ragazzi che sentono il bisogno di unirsi a noi: non importa a quale stadio è il loro cancro o se sono in remissione, non importa in quale tipo di reparto sono o sono stati curati.
Dato che abbiamo ragazzi che abitano in diverse regioni d’Italia utilizziamo molto Internet; per esempio, da un’esigenza dei ragazzi stessi è nato un gruppo chiuso su Facebook dove i giovani italiani che hanno o hanno avuto il cancro si sentono regolarmente e possono parlare liberamente di quello che vogliono. Nel gruppo non ci sono genitori, parenti vari, amici o curiosoni così i ragazzi sono liberi di essere se stessi e di parlare liberamente. Dal gruppo su Facebook ne è nato anche uno su whatsapp attraverso il quale molti dei ragazzi si sentono quotidianamente.
Una parte importante di quello che facciamo è inviare pacchi sorpresa gratuiti ai giovani italiani attualmente in cura o a quelli in remissione ma che hanno ancora delle difficoltà a livello fisico/emotivo-psicologico causate dal cancro. I pacchi sorpresa contengono regalini a misura di adolescente (donati da privati in ottime condizioni) e portano colore e allegria nelle vite di questi ragazzi, inoltre sono un modo per dire loro “quello che stai affrontando è difficile, ma non sei solo”. Organizziamo anche attività e piccoli progetti che i ragazzi possono svolgere ognuno nella propria zona ma in contemporanea agli altri, così da lavorare tutti sullo stesso progetto e uno dei nostri obiettivi principali è riuscire a offrire ai ragazzi delle giornate di svago e delle attività di formazione a costo zero nelle loro zone (nelle zone in cui abbiamo un gruppetto di ragazzi, faremo del nostro meglio perché si godano le esperienze tutti insieme). Ci piace dire che la nostra associazione è per e con i ragazzi che hanno o hanno avuto il cancro: ognuno di loro è importante, libero di decidere a quali attività prendere parte, libero di lanciare delle idee e di fare delle proposte. La nostra prima iniziativa è la mostra fotografica online “Sei bellissima”, aperta a ragazze fra i 13 e i 24 anni da tutto il mondo che hanno o hanno avuto il cancro: lo scopo primario della mostra è ricordare alle persone che la forza interiore, l’altruismo e l’amore per la vita sono le cose che rendono davvero bella una persona e allo stesso tempo vogliamo celebrare il coraggio e la bellezza di queste ragazze (per vedere le foto delle ragazze che partecipano per ora: http://adolescentiecancro.weebly.com/visita-la-galleria-fotografica.html)
Facciamo inoltre sensibilizzazione alla donazione di sangue e midollo osseo e divulgazione dei 5 sintomi più comuni del cancro nei giovani (fonte: Teenage CancerTrust).
Siamo una piccola associazione, nata da poco e portata avanti con il cuore: tutto si svolge in maniera informale e i rapporti che nascono sono sinceri, come quelli all’interno di un gruppo di amici. Nonostante la nostra associazione si occupi principalmente del supporto sociale per i ragazzi italiani, essa è internazionale, questo significa che abbiamo anche dei ragazzi stranieri (i ragazzi italiani che lo desiderano possono essere messi in contatto con gli stranieri tramite lo scambio d’indirizzi email). Ci piace quest’aria d’internazionalità: tutti insieme, senza alcun tipo di barriere, perché – se affrontato mano nella mano – il cancro fa meno paura.
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4) Scrivimi i link dove possiamo saperne di più. 
Il nostro sito Internet: http://www.adolescentiecancro.weebly.com
La nostra pagina Facebook: http://www.facebook.com/adolescentiecancro

5) Qual è il tuo desiderio più grande legato all’associazione? 
Il mio desiderio più grande è veder crescere l’associazione. Spero di poter coinvolgere sempre più ragazzi, di poter offrire sempre più occasioni di svago e supporto sociale fra coetanei a coloro che sono già coinvolti e spero che faremo la nostra parte nel parlare del cancro nell’adolescenza. Purtroppo è un argomento di cui non si parla mai abbastanza, invece c’e’ un grande bisogno di divulgare i 5 sintomi più comuni del cancro nei giovani, perché potrebbe salvare delle vite, e c’e’ bisogno che sempre più persone si rendano conto delle difficoltà, dei sogni e dei bisogni dei giovani in questa fascia d’età che hanno o hanno avuto il cancro. Mi piacerebbe vedere, con il passare degli anni, sempre più supporto mirato a questa fascia d’età non soltanto di tipo medico, una sorta di supporto – alla – vita, per esempio con programmi pensati appositamente per coloro che devono reintrodursi nella “vita normale” alla ricerca di lavoro, di un percorso di studi da ricominciare e via dicendo…
Il mio desiderio più grande di tutti non è collegato direttamente all’associazione e forse è anche un po’ banale: mi piacerebbe esserci il giorno in cui sarà trovata una cura contro il cancro.

6) Un messaggio ai lettori.
Prima di tutto grazie di avermi letto! V’invito a visitare il sito e la pagina Facebook dell’associazione e a unirvi a noi e darci una mano a farci conoscere, parlando dell’associazione sui vostri social network/siti/blog e direttamente alle persone che conoscete, specialmente se conoscete qualche giovane che potrebbe beneficiare di quello che facciamo. Il passaparola delle persone è importantissimo e vi ringrazio tutti di cuore. Un altro dei nostri scopi è portare allegria, positività e vita fra la gente, incoraggiando le persone a donare: donare sangue e midollo osseo, donare tempo, donare sorrisi! Vi saluto con una frase di Stephen Sutton, diciannovenne inglese che ha perso la sua battaglia contro il cancro, ma ha toccato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo:
“Ormai non vedo lo scopo di misurare la vita in termini di tempo. Misurerei la vita in termini di fare la differenza”.



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