e adesso bando alle ciance iniziamo l’intervista.
1) Cara simona hai scritto mai più senza rossetto in cui racconti con ironia una prima maternità è la tua esperienza?
I romanzi nascono sempre dal mondo che ti circonda. A volte le relazioni sono più dirette, esplicite, a volte sono più rarefatte e persino tu, che sei l’autore, fai fatica a coglierle. Io poi sia in questo libro, sia nel precedente (Il dolore privato, ed. Positive Press) parlo di donne e scrivo in prima persona e questo porta il lettore ad indentificarmi con le protagoniste.
Nel caso di Alice (la protagonista di Mai più senza rossetto) io la immagino sicuramente più giovane di me. In lei ho riversato tutta la mia ansia materna, l’ho esasperata, ridicolizzata e in questo modo l’ho esorcizzata. Tutto ciò che ruota intorno a lei è un mix di esperienze personali, del mondo di mamme, mariti, suocere e nonne che mi circonda, il tutto condito con un po’ di fantasia.
2)È uscito SOS mamma, il tuo ultimo libro, scritto in collaborazione con Crisitina Perrotti. Ce ne vuoi parlare?
SOS mamma è in qualche modo figlio dell’esperienza di Mai più senza rossetto blog. Cristina mi ha aiutata concretamente a realizzare l’idea di pubblicare un romanzo in un blog (il web è il suo campo lavorativo). In quel periodo, abbiamo raccolto molto materiale sulla maternità e a prendere coscienza che le difficoltà che incontravamo come mamme non erano dovute alle circostanze in cui avevamo avuto i nostri figli (entrambe ci siamo trasferite in campagna, in un ambiente dove non conoscevamo nessuno e non avevamo sostegno familiare), ma erano comuni a tutte le mamme. Così sono nati una serie di progetti intorno alla maternità e SOS mamma nasce dall’incontro di una propostanostra con le esigenze dell’editore.
Si tratta di un piccolo “prontuario” per le mamme di bambini da 0 a 5 anni, per affrontare la quotidianità (come affrontare le file, come scegliere il pediatra, come organizzare le vacanze, ecc.), di facile consultazione e scritto con leggerezza e ironia.
3)sei membro di mcc come ti trovi a far parte di un condominio virtuale?
Purtroppo mcc è nato dopo che i miei figli avevano già superato l’età critica (3 anni), perché è davvero importante, quando i bambini sono molto piccoli e ti costringono a casa per intere settimane, potersi confrontare con qualcuno, trovare messaggi nella posta, sentirsi meno sole. Proprio perché ne ho sentito la mancanza, quando posso partecipo mettendo a disposizione la mia esperienza. Qualche volta chiedo consiglio, come per organizzare il menù della festa di compleanno di mia figlia. È bello il feeling che si crea fra le mamme in rete. Ci sono dei luoghi virtuali che diventano familiari, proprio come uno spazio fisico, come la piazza del paese o i giardinetti pubblici, luoghi in cui è bello ritrovarsi e dove, quando vai, sei sicuro che incontrerai qualcuno che conosci per fare quattro chiacchiere.
4) nuovi progetti per il futuro?
Una volta ho letto un’intervista a Madonna. Era appena uscito Confession e il giornalista le chiedeva se era soddisfatta dell’incredibile numero di vendite a distanza di poche settimane. La cantante gli aveva risposto che quell’album apparteneva già al passato e che stava pensando al prossimo. In effetti quando un prodotto arriva sul mercato, è trascorso così tanto tempo da quando l’hai immaginato, elaborato e “partorito”, che fa ormai parte del tuo passato ed è anche complicato, mentre tu sei immersa in altri progetti creativi,affrontare la realtà della promozione. Questo per dirti che sono già tre/quattro progetti più avanti, alcuni in fase di realizzazione, altri sono ancora lì, nel mondo delle idee e aspettano che io trovi il tempo per renderlo concreti.
5) Sulla quarta di copertina di SOS mamma c’è scritto che sei appassionata di terapie naturali. Ce ne parli?
Devi sapere che tutto ciò che ha a che fare con il sacro, la spiritualità e la religione mi affascina, così come del resto mi affascinano gli studi sul cervello umano e sull’universo.
Mi sono laureata sei anni fa in sociologia con una tesi sulla meditazione cristiana. Per due anni ho collaborato con la cattedradi sociologia delle religioni e poi ho continuato a studiare per conto mio, frequentando corsi e leggendo libri. In questo percorso ho approfondito, e sto tutt’ora approfondendo, la conoscenza di alcune tecniche di derivazione sciamanica e/o religiosa (forse non tutti sanno che Santa Ildegarda è stata una delle più grandi cristalloterapeute), quali il reiki, la cristalloterapia, la caccia all’anima, alcune tecniche sciamaniche tolteche.Nel libro c’è un capitolo dedicato all’uso dei cristalli e a come possono essere utili a mamme e bambini (e, perché no?, anche ai papà) e un altro sulle tecniche di rilassamento.
Nei sogni nel cassetto ci sono un viaggio in Tibet e uno in Messico, secondo i toltelchi, le due narici del mondo.