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Intervista a Simone Toscano autore di "Edmund Brown"

Creato il 26 gennaio 2016 da Aster12
Intervista Simone Toscano autore Simone Toscano è un ragazzo romano di 29 anni, nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo: “Edmund Brown” (Youcanprint Edizioni), che ha riscosso grande successo. Un intrigante ed emozionante giallo fantasy che fa leva sulla forza della suspense e sul mistero di una maledizione che diventerà un dono. Il protagonista, il cui nome dà il titolo al libro, è un barista di 30 anni e vive nella ridente cittadina di Castrol. Una vita normale la sua, se non fosse per un agghiacciante particolare: riesce a prevedere la morte delle persone. Ho intervistato l'autore per sapere qualcosa di più su di lui e sulla sua fortunata avventura letteraria.Lei di professione non fa lo scrittore, com'è nata la voglia di scrivere un libro? In effetti, faccio tutt'altro: lavoro per un call center che riceve chiamate per interventi di manutenzione nel comune di Roma. Niente di più lontano dallo scrivere. La voglia di scrivere un libro è figlia della grandissima voglia di leggerne tanti, che ho dall'età di 14 anni. Un giorno mi sono detto che nella mia vita, tra le tante altre cose, volevo poter dire di aver pubblicato un romanzo. La speranza è quella di emozionare i lettori che lo leggeranno, così come tante volte mi sono emozionato io leggendo i libri di altri autori.
Intervista Simone Toscano autore Quali sono gli autori che hanno influenzato maggiormente il suo stile letterario? Stephen King e Charles Dickens, ma leggo di tutto: Faletti, Eco, Togneri, Larsson, Follett e chi più ne ha più ne metta. Ognuno, a suo modo, ha qualcosa da insegnare…Se dovesse descrivere questo libro con 5 aggettivi, quali userebbe? Intenso, schietto, profondo, coinvolgente, romantico.Edmund Brown è un giovane chiuso, razionale, ma al tempo stesso generoso ed altruista. Quanto di Simone Toscano c'è in lui? Possiamo considerarlo una sorta di suo alter ego? No, Edmund non è Simone. Tanto per cominciare lui è più alto, più bello e non deve stare sempre a dieta e in palestra perché il suo metabolismo funziona benissimo, al contrario del mio (Ride NdR).
Anche il nostro modo di agire non è simile, ma abbiamo alcuni valori in comune: l'amicizia, l'altruismo, l'amore per gli affetti veri.
Il tema centrare del libro è la morte, che rapporto ha con quest'ultima? Il pensiero della mia morte non mi ha mai sottratto neanche un minuto di buon umore e non mi ha mai fatto passare ore insonni a guardare il soffitto. Quando penso alla mia morte provo solo un po' di fastidio, perché questa vita mi piace: la morte è una grossa seccatura, è come se una persona fosse costretta di colpo a lasciare una festa mentre si sta divertendo. Diversamente, il pensiero della morte di una persona a me cara mi distrugge e mi toglie il sonno. Quando purtroppo è accaduto, ha cambiato inesorabilmente la mia persona e la visione delle cose.Ho letto che dal libro verrà tratto un film, può già anticiparci qualcosa?A propormi il progetto è stato Daniele Gramiccia, che ha da poco finito la produzione del film “On Air: storia di un successo” con Marco Marzocca e Giancarlo Giannini. Ha letto “Edmund Brown” e ne è rimasto entusiasta. La sceneggiatura è stata affidata a Valerio D'Annunzio (“Diario di un serial killer”, “Il Restauratore”, ecc.) e siamo vicini al vederla conclusa. Per ora, non vi dico altro...Il tema della premonizioni è molto diffuso in ambito cinematografico: l'ultimo film, in ordine di tempo, è "Premonitions" di Afonso Poyart, con Anthony Opkins e Collin Farrel. L'ha visto?No, ma corro a rimediare! Tra l'altro, il regista è abbastanza giovane ed io amo chi ha qualcosa da dire ed ha il coraggio di mettersi in gioco per realizzare i propri sogni.
Intervista a cura di Fabiana S.

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