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Intervista a Stella Jolì per il suo “Avventure di una transessuale perbene”

Creato il 28 luglio 2014 da Evelynstorm

Sto continuando l’editing del mio prossimo ebook, ma le interviste non si fermano. Ecco le domande che ho fatto a Stella Jolì per il suo “Avventure di una transessuale perbene”. 41uxk8uTnxL__AA258_PIkin4,BottomRight,-48,22_AA280_SH20_OU29_
1) Quando hai iniziato a scrivere?
Ho cominciato a scrivere solo da poco tempo. E comunque ci tengo a precisare che non mi reputo una Scrittrice. In realtà sono sempre stata attratta dalle scienze e dalla matematica e non ho mai mostrato una propensione verso le materie umanistiche. Lo dimostra il fatto che sono diplomata in ragioneria e lavoro come impiegata contabile alle dipendenze di un’azienda che si occupa di elaborazione dati. La scoperta della passione per la scrittura è sbocciata navigando in rete e leggendo alcuni testi di autori sconosciuti che ho trovato decisamente accattivanti. Mi sono detta che in fondo chiunque conosca le regole basilari della grammatica e abbia qualcosa di interessante da dire dovrebbe metterla per iscritto e darla in pasto a internet: qualcuno dall’altra parte dello schermo disposto a fare i complimenti lo troveremo senz’altro. E i complimenti dei lettori delle mie opere sono la cosa più importante di cui vado in cerca.

2) Come mai ti sei avvicinata al genere erotico?
L’erotismo che serpeggia nei miei scritti è soltanto un aspetto secondario di ciò che è mia intenzione trasmettere al lettore. In realtà al centro dei miei racconti troviamo il “sesso diverso”, quello cioè tra omosessuali, tra lesbiche, o quello che molte persone “normali” vanno a elemosinare da transessuali e travestiti. Ho sempre piazzato il rispetto verso gli altri al primo posto tra i miei ideali e poiché sono una di quelle persone alle quali non piace affatto vincere facile ho deciso di cercare di portare l’attenzione di chi è disposto a leggermi su alcune realtà che pochi conoscono e che molti continuano a denigrare senza sapere. L’eterosessualità non è sinonimo di normalità. E chi non è eterosessuale ha tutti i diritti di vivere la propria sessualità come meglio crede, sempre nel rispetto degli altri chiaramente.

3) Hai mai scritto storie di altro genere?
No, e non credo che lo farò mai. Tu ce la vedi Stella JoLì a pubblicare una favola per bambini dopo aver raccontato di transessuali e omosessuali perbene? Il mio nome oramai è legato indissolubilmente a questo genere di racconti e io ne sono ben lieta.

4) Riassumici il tuo “Avventure di una transessuale perbene”?
Il libro è scritto in prima persona. Mi sono immedesimata nella parte di Stella, una giovane trans siciliana che vive le prime funamboliche esperienze sessuali in una Milano dove, a differenza del suo piccolo paese natio, tutto sembra lecito. Alla ricerca di un lavoro regolarmente retribuito che le consenta di evitare di finire a prostituirsi, Stella, tra scene di sesso sfrenato e ripetuti amplessi che durano notti intere, riuscirà a cogliere la giusta occasione per ottenere ciò che cerca. Il romanzo è dichiaratamente pornografico e le scene di sesso vengono descritte in ogni minimo particolare. Il caro amico Danilo Ruocco, nella sua recensione sul blog “PAROLEGLBT” lo ha definito una “favola porno in salsa trans”. Non ci potrebbe essere definizione più azzeccata, direi…

5) Una motivazione per cui un lettore dovrebbe leggerlo.
Perché, pur nella sua leggerezza, è un racconto che nasconde tra le righe tutte le vicissitudini che un trans è chiamato a sopportare in un mondo che lo pone ancora oggi al di fuori di ogni logica. Nonostante poi a cercare i transessuali siano proprio quelle persone in giacca e cravatta che si spacciano per normali. Ecco: proprio queste persone dovrebbero leggerlo.

6) A chi ti ispiri per scrivere le tue storie?
Mi sento un po’ un Alfred Hitchcock della penna poiché in ognuno dei racconti che ho scritto c’è un mio cameo, ci sono esperienze personali e desideri inconfessabili. E comunque capisco di avere la giusta ispirazione solamente quando scrivendo sento montare l’erezione.

7) Un sogno nel cassetto.

Riuscire un giorno a vedere nelle librerie un mio libro. Non ho mai pubblicato in formato cartaceo e lo farò soltanto su richiesta di un editore.

8) Un link dove i lettori possano trovarti.
Il mio blog: http://lacoscienzadistella.altervista.org/
Qui ci sono alcune pagine relative ai miei e-book, oltre a diversi miei articoli. Ultimamente poi sto bazzicando l’ambiente delle traveste e ho avuto modo di intervistare molte illustri esponenti di questo meraviglioso mondo. Se non temete di rimanere intrigate dalla loro indicibile bellezza dateci pure un’occhiata.



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