Prima della sua effettiva messa in onda, un’intervista di Charlie Rose a Tim Cook è stata persino anticipata con alcuni spezzoni su YouTube, dandoci così la possibilità di poter avere un’anteprima degli argomenti toccati dal CEO di Apple, fresco reduce dell’evento con cui la sua società ha presentato al mondo iPhone 6 e Apple Watch.
Nel dettaglio, Cook ha parlato della Apple TV, o meglio della televisione in generale, affermando ancora una volta che si trattava di un’area in cui Apple ha un grande interesse, senza tuttavia discostarsi troppo da quanto dichiarato in passato:
“Volendo essere onesti, [la TV] è ferma agli anni ’70. Sembra quasi che tu stia portando indietro l’orologio, entrando in una macchina del tempo per andare indietro.”
Se e quando Apple deciderà di poter dare al mondo la sua versione della televisione, scopriremo naturalmente come in quel di Cupertino vogliono intendere di fare in modo che essa faccia il suo salto di 40 anni, ma per il momento tutto ciò che possiamo leggere sono alcune dichiarazioni piuttosto vaghe, senza particolari indicazioni.
La terza e ultima parte dell’anticipazione offertaci dell’intervista, riguarda Steve Jobs.
Si nota indubbiamente un sentimento di amicizia e riconoscenza in Tim Cook, quando parla del fondatore di Apple, secondo l’attuale CEO “ancora profondamente nel nostro DNA”, anche attraverso un modo di essere presente del tutto particolare.
Cook ha infatti rivelato che l’ufficio di Steve Jobs è rimasto intatto, così come egli lo lasciò prima di morire, con tanto di targhetta col nome sulla porta. Una cosa un po’ macabra, forse, ma che rende perfettamente l’idea di quale sia ancora oggi l’influenza di Steve Jobs su Apple e sullo stesso Tim Cook:
“Penso a lui ogni giorno.”
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