Vincenzo Lauria, fondatore con Piccininno, De Nardo e Della Monica di Trumoon; collabora con diverse realtà: dalle edizioni Vallardi per Tiramolla al Giffoni Film Festival; da Gardaland per la rivista Prezzemolo, alla Egmon per Gaghi; passando per TV Hit, (edizioni Cioè), Topo Gigio, Editing Communications, PM Il piccolo Missionario (Nigrizia), la francese Akileos, con il volume MAAT, Animathon Canadal e Cartoon on the Bay, Raitrade e infine, dal 2002, come soggettista e sceneggiatore per il settimanale Topolino della Disney in attesa dell’ultima fatica estera con Glenat:Pandamonium.
CS – Raccontaci il tuo Neronapoletano… come hai vissuto quest’esperienza?
Devo dire che è stato molto divertente, primo perché non sapere come e dove quelle due tavole che dovevo realizzare si sarebbero andate a collocare all’interno dell’intera storia mi ha ricordato un po’ quel gioco surrealista dal nome “Cadaveri squisiti”, che consisteva nel continuare una frase senza sapere cosa sarebbe venuto dopo e cosa c’era prima. Comunque è stato davvero interessante per me partecipare ad un’operazione collettiva insieme a tanti bravissimi professionisti e amici. Insomma un plauso a Mario Punzo per l’idea!
CS – Come consideri, nell’attuale panorama del fumetto italiano, un’operazione come questa?
Stimolante, divertente, interessante. Un bel colpo di coda alla situazione un po’ troppo stagnante e prevedibile del nostro panorama. In genere vedere tanti autori riuniti avviene unicamente nelle riviste e non più di tre o quattro per volta e poi in maniera autonoma, non corale come nel caso diNeronapoletano.
CS – Dopo Neronapoletano, cosa ti aspetta? In quali progetti sei o sarai coinvolto?
Attualmente attendo la pubblicazione in italiano di una storia di 64 tavole realizzata per il mercato francese, con Ecuba, Cucca e Valcic, che dovrebbe uscire con la nuova rivista I-comics. Poi sto lavorando, sempre con Ecuba e Cucca a un nuovo progetto che vedrà l’uscita nel prossimo febbraio, con la Glenat e poi tante cose ancora di cui per scaramanzia è meglio tacere.