Ciao amici! Oggi vi vorrei postare la bella chiacchierata che si è svolta tra me e V.Vannini, autrice di Tahoe (di cui trovate la mia recensione QUI).V.Vannini è di Firenze e si firma solo con "V." per rimanere nell'anonimato.
Questo è quello che dice di se stessa: "Viaggiare è la mia più grande passione. Adoro esplorare nuovi orizzonti visitando un paese straniero o immergermi anima e corpo in nuove esperienze; ma quando tutto questo non è possibile la fantasia e l'immaginazione mi vengono prontamente in aiuto."
Bene, ed ora...
Ciao V., benvenuta sul nostro blog.Ciao Markus e grazie per avermi offerto questa opportunità.1. Pronta? Iniziamo con la domanda di rito: Chi è V.? Presentati ai lettori del nostro blog.
Sono una persona assolutamente comune: mediamente introversa, riflessiva e disordinata, profondamente ottimista e distratta e assolutamente curiosa, sincera e leale. Adoro gli animali, le stagioni con i loro cambiamenti climatici, il cinema, la letteratura, la fotografia, la poesia e tutto quello che mi permette di fantasticare.2. Quando hai capito che volevi scrivere?
Questa è una domanda a cui non so darti una risposta precisa. In realtà sto ancora cercando di capire se scrivere e' quello che veramente voglio fare nella vita. Non ho più vent'anni, e neppure trenta, ho già fatto molte cose e sono, fortunatamente, una di quelle persone soddisfatte della propria esistenza. La scrittura, fino a non molto tempo fa, rappresentava solo un momento di riflessione intimo e personale, mai avrei immaginato che potesse diventare altro. Non mi sono alzata un giorno dicendo ''oggi voglio scrivere una storia'', ho iniziato a scrivere per hobby, per evadere dalla routine e occupare il mio tempo libero. Quando la storia ha iniziato a prendere corpo, però, non sono riuscita più a fermarmi.3. Quale genere letterario ami leggere di più?
Credo di essere una lettrice piuttosto standard. Non ho un genere preferito, mi avvicino ai libri la cui storia mi incuriosisce. Mi aggiro nelle librerie stile segugio: do una letturina veloce alla trama, un'occhiatina sfuggevole all'immagine di copertina e se la storia mi convince lo compro. Cerco di non farmi mai condizionare dai commenti che leggo o dalle voci che circolano sui libri, non amo i pregiudizi e, a priori, non nego una possibilità a nessuno.4. Qual'è il tuo autore (e libro) preferito?
Ce ne sono moltissimi che mi sono piaciuti e sceglierne solo uno mi mette un po' in difficoltà, mi sembra quasi di far torto agli altri. Però, se devo farti un nome, ti dico il primo che mi è venuto in mente quando ho letto la domanda: 'I pilastri della terra' di Ken Follet. Inutile fare qualsiasi commento, un vero e proprio capolavoro!5. Cosa ne pensi degli e-book? Preferisci quest'ultimi o i libri cartacei?
Personalmente confesso di essere un po' feticista. Mi piace soppesare un libro tra le mani, odorarlo e osservarne anche i minimi dettagli della fattura, ma non ho niente in contrario nei confronti degli e-book. Ritengo anzi che, offrendo degli innegabili vantaggi economici e distributivi, rappresentino una grande occasione per andare incontro alle esigenze dei lettori. Magari nel prossimo futuro i libri digitali soppianteranno completamente quelli tradizionali, chissà!?! Chi vivrà vedrà!6. Hai mai avuto il blocco dello scrittore? Se sì, come lo superi?
Non avendo un'esperienza di lunga durata come ''scrittrice'' per il momento non ne sono stata colpita. A volte capita che quando scrivo sono indecisa su che piega dare al racconto e magari mi soffermo, chiudo gli occhi, cerco di visualizzare la scena, ma questo credo che faccia parte del normale processo creativo di chiunque.7. Di cosa parla "Tahoe"?
Senza dilungarmi troppo, se te lo dovessi raccontare in poche parole, direi che Tahoe e la storia di una grande passione, un sentimento che anima il susseguirsi degli eventi in un palcoscenico naturale a dir poco spettacolare. L'ambientazione e la trama della storia hanno, a mio avviso, lo stesso peso e sono così strettamente connesse che è impossibile scinderle.8. Com'è nata l'idea per Tahoe?
Diciamo che è stata una scelta dettata dallo spirito di sopravvivenza. Ti spiego: ho iniziato a scrivere Tahoe nel 2009 in un periodo in cui mi trovavo all'estero con la famiglia in un luogo tanto affascinante quanto climaticamente inospitale. La temperatura si aggirava sui 40/50 gradi, e le dune di sabbia rossa erano l'unico panorama di cui potevamo godere. Tutto molto suggestivo, ma dopo cinque mesi di aria condizionata no-stop non ce la facevo più. Tahoe ha rappresentato la mia ancora di salvezza, l'unico modo per evadere in un luogo che rappresentava l'esatto opposto di dove mi trovavo.9. "Tahoe" è ambientato ad Incline village, un piccolissimo village di appena diecimila abitanti. Come mai hai scelto questo luogo per ambientare la tua storia?
Ho avuto la fortuna di visitare Tahoe e, proprio come accade alla protagonista del romanzo, mi ha conquistato immediatamente. Sono stata ospitata da una deliziosa famiglia di Incline Village per alcuni giorni e ho potuto assaporare il tipo di vita che si consuma nella piccola provincia americana, una dimensione veramente a misura d'uomo.10. Camilla Alinari è la giovane protagonista del libro. Parlaci di lei.
Camilla è un adolescente con un passato doloroso alle spalle che l'ha resa particolarmente ricettiva nei confronti della sua interiorità. E' una ragazza che per certi aspetti mi assomiglia, o perlomeno assomiglia all'adolescente che ero. E' sensibile ma determinata, introversa ma intraprendente, diffidente ma curiosa; in lei rivivono i tanti controsensi e gli sbalzi d'umore tipici dell'adolescenza.11. Chi è Brian Danan?
Senza svelare troppo sulla sua famiglia d'origine, direi che Brian è un ragazzo fuori dal comune. A differenza di Camilla che rappresenta al 100% la sua età, Brian è un uomo, un vero uomo di soli diciotto anni. Pur essendo oggettivamente bello, non è un ''bello e dannato'', non gioca ad apparire per quello che non è. E' un personaggio che prende corpo e si svela a poco a poco durante la narrazione rimanendo incompleto e incompreso fino alle ultime pagine.11. Tahoe straripa di leggende e simboli tutti accuratamente precisi. So che sei laureata in Architettura quindi, escludendo che tu abbia imparato il tutto studiando, la domanda sorge spontanea: quanto tempo hai impiegato in queste ricerche?
I riferimenti ad antiche leggende e simbologie sono parte integrante della storia. Ogni citazione che ne viene fatta in Tahoe è stata scrupolosamente studiata, analizzata ed infine elaborata al fine di renderla credibile nella narrazione. Mi è costato un sacco in termini temporali ma devo confessarti che tutto il lavoro di ricerca ha sicuramente rappresentato la parte più divertente.12. Siamo arrivati alla domanda che più mi piace: Perché dovremmo leggere Tahoe? Dacci tre buoni motivi.
Potrei, e forse dovrei, dilungarmi in grandi discorsi autocelebrativi ma da quel poco che conosci di me dovresti ormai sapere che non e' proprio nelle mie corde, quindi se i motivi devono essere tre, io ti rispondo: Sognare, Evadere e Fantasticare. Tre azioni immateriali che trovo del tutto indispensabili nella vita di chiunque.13. Tahoe è auto-conclusivo anche se però lascia alcuni dubbi. Ci sarà un seguito?
Ebbene sì, sto lavorando al seguito. Per il momento, sono nella fase di documentazione e approfondimento che, come ti ho già detto, è quella che amo di più. Come giustamente hai evidenziato, ci sono alcuni nodi della storia che meritano di essere approfonditi, e alcuni segreti che devono svelarsi completamente. Non sono una che scrive d'impulso e quindi non posso farti alcuna previsione sui tempi.14. Quali sono i tuoi progetti futuri? Continuerai a scrivere di Camilla o ti dedicherai ad altro?
Al momento sto lavorando all'editing di Tahoe che presto uscirà nel sua veste ufficiale grazie alla CE Sangel Edizioni che ha creduto nelle sue potenzialità. Sono estremamente felice poiché questo connubio consentirà di abbassarne il prezzo e rendere finalmente il libro più accessibile al pubblico. Per il resto ho già in mente una cosa che mi frulla in testa da qualche tempo ma purtroppo riesco a fare una sola cosa per volta, e' un mio limite e non posso far altro che rispettarlo. Vedremo.Grazie ancora V. per la gentilezza. A presto e buona fortuna!
Grazie a te Markus per avermi ospitata nel tuo blog e grazie a tutti i tuoi lettori che hanno impegnato il loro tempo nella lettura di questa intervista. Un bacio a tutti!
L'intervista finisce qui. Cosa ne pensate di questa nuova e simpatica autrice? Io non posso non farle i miei migliori auguri e aspettare la copia cartacea firmata Sangel!
A presto!





