Intervista a xi jinping alla vigilia del vertice sco

Creato il 11 settembre 2013 da Eurasia @eurasiarivista
Repubblica Popolare Cinese :::: Xi Jinping :::: 11 settembre, 2013 ::::  

Intervista rilasciata a Pechino alla stampa estera dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping alla vigilia del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai che si terrà a Bishkek.

Per gentile concessione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

D: Si terrà il prossimo 13 settembre la tredicesima Sessione del Consiglio dell’ Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO ) a Bishkek . Quali sono le Sue aspettative e valutazioni sul vertice?

R: Sin dalla fondazione della SCO, l’Organizzazione ha compiuto dei passi solidi nella cooperazione in campo politico, negli affari di sicurezza, nonché nei settori economico e culturale, il SCO risulta essere un’organizzazione importante per mantenere la sicurezza e la stabilità della regione. E’ già stata raggiunta l’unanimità tra i paesi membri sul fatto di promuovere uno sviluppo più veloce e migliore della SCO per raggiungere gli obiettivi comuni.

Il vertice di Bishkek sarà convocato per due motivi importanti. Il primo, ci sono stati dei nuovi e importanti mutamenti nella regione e nel mondo. Lo scenario globale sta subendo una trasformazione profonda. La turbolenza nel Medio Oriente e nell’Africa magrebina non cessano neanche per un giorno e il problema afgano sta subendo delle complicazioni costanti, tutti questi problemi costituiscono nuove sfide ai membri della SCO. Nel frattempo, si stanno notando anche il dinamismo e le grandi potenzialità dei paesi dei mercati emergenti che costituiscono grandi opportunità allo sviluppo della SCO. Secondo, è molto importante che il Trattato di Amicizia tra Paesi Confinanti della SCO a Lungo Termine entrato in vigore abbia portato ad un salto di qualità delle collaborazioni tra i paesi membri della SCO e ciò rafforzerà la capacità della stessa Organizzazione di far fronte alle varie minacce e sfide. Perciò, ritengo che questo vertice sarà un passo importante per la SCO e sarà un’occasione per  pianificare e preparare la successiva fase di sviluppo della Organizzazione, rendendola idonea a rispondere ai cambiamenti sopraccitati.

Ritengo che sia indispensabile incarnare lo Spirito di Shanghai caratterizzato da fiducia e benefici comuni. E’ importante consolidare i risultati ottenuti in due sfere: uno, il perfezionamento del proprio sviluppo, il miglioramento nella costruzione delle capacità, la promozione dell’efficienza ed il livello collaborativo dell’Organizzazione; due, il rafforzamento del partenariato dei paesi membri e la cooperazione con gli osservatori e gli altri partner esterni tramite misure concrete. Quando si lancia la strategia di sviluppo regionale è molto importante avere la partecipazione di tutte le parti interessate.

Ritengo che ci sono tre compiti da assolvere come priorità cioè il mantenimento della sicurezza, un maggiore sviluppo dell’economia ed il miglioramento del tenore di vita dei popoli sanciti dalla Pianificazione Strategica dello Sviluppo della SCO a Medio Termine per dare un beneficio concreto e visivo ai cittadini dei paesi membri.

Durante il vertice, oltre ad illustrare le posizioni della parte cinese, desidero sentire soprattutto le opinioni dei colleghi. Sono convinto che, grazie agli sforzi congiunti di tutti i membri, il vertice sarà coronato da un pieno successo e inaugurerà un nuovo capitolo nel processo di sviluppo dell’Organizzazione.

D: Le collaborazioni nel settori della sicurezza e dell’   economia costituiscono due delle direzioni principali dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai. Secondo Lei, in che modo la SCO potrà migliorare queste due funzioni nel futuro?

R: Nel corso dei 12 anni passati dalla fondazione della SCO, i paesi membri sono già diventati una comunità di reciproco interesse e i loro destini sono legati più che mai . Affrontandosi la complessa situazione regionale e internazionale, La SCO ha tenuto, sta tenendo e terrà sempre prioritarie la sicurezza, la stabilità regionale e la promozione di uno sviluppo coerente dei paesi membri.

Per quanto riguarda la sicurezza, i paesi membri sostengono gli impegni di ogni paese membro per salvaguardare la sicurezza nazionale, la stabilità sociale e combattere ulteriormente il terrorismo, il separatismo, l’estremismo ed il traffico delle droghe. Non si può trascurare che recentemente si sta intensificando l’interconnessione tra il terrorismo regionale ed il crimine nel trasporto degli stupefacenti. Gli impegni anti-terroristici e anti-narcotici ormai sono diventati un lavoro sistematico che va affrontato con grande serietà. La parte cinese ritiene che sia essenziale delegare alla SCO la funzione sia anti-terroristica che anti-narcotica regionale e rafforzare ulteriormente la sua capacità di rompere la connessione tra il terrorismo e la droga.

Nell’ambito economico, i paesi membri devono promuovere le collaborazioni con pragmatismo. L’obiettivo finale del nostro lavoro, quello di mantenere la sicurezza e la stabilità regionale, non potrà essere realizzato senza la prosperità comune. I membri devono accelerare le implementazioni dei progetti collaborativi nel settore dei trasporti, energia, comunicazione, agricoltura ecc. Si deve puntare alla creazione di una Banca di Sviluppo SCO per dare uno strumento finanziario ai paesi membri per affrontare la crisi internazionale. Nel contempo, per usufruire dei vantaggi altrui, la SCO deve consolidare le collaborazioni in modo pragmatico con altri meccanismi multilaterali che sono attivi nella regione.

La Cina sostiene da sempre lo sviluppo della SCO. Da anni la Cina scambia con gli altri paesi membri delle esperienze di assistenza giuridica e fornisce agli altri paesi membri  condizioni vantaggiose per la cooperazione economica, affinché essi possano formare i loro professionisti per lo sviluppo nazionale e per affrontare l’impatto della crisi congiunturale con sforzi congiunti. La Cina, insieme con gli altri paesi membri della SCO, determinerà un futuro promettente per l’Organizzazione di cooperazione di Shanghai.

D: Pochi giorni fa si è concluso il Vertice del G20 a San Pietroburgo, secondo Lei perché il G20 può giocare un ruolo importante nell’affrontare la crisi finanziaria internazionale? Nei confronti degli altri meccanismi di cooperazione internazionali della finanza, quali sono le caratteristiche del G20? Come valuta la Cina la funzione del G20 nel mondo attuale?

R: Il G20 viene composto sia dai paesi sviluppati che quelli emergenti. Il G20 riflette il cambiamento dell’economia mondiale e la tendenza dello sviluppo delle relazioni economiche globali.

Dopo la crisi finanziaria scoppiata nel 2008, il G20 è stato definito come forum principale della cooperazione internazionale dell’economia, il G20 promuove nella comunità internazionale il coordinamento delle politiche macroeconomiche. Grazie alle misure prese finora dal G20, l’economia mondiale è stata in grado di risollevarsi dall’ombra della crisi finanziaria passo dopo passo. Il G20 ha dato luce alla riforma sulla distribuzione delle quote del FMI e dei diritti di voto nella Banca Mondiale, la trasformazione del Financial Stability Board in modo più rappresentativo, nonché il ruolo centrale del WTO nel commercio internazionale. Il G20 ha dato un contributo rilevante per perfezionare la governance dell’economia mondiale.

Adesso, il G20 sta mutando da un meccanismo di gestione della crisi ad un organo di governance economica mondiale di lungo termine. Se i paesi membri continueranno a contare sullo spirito di solidarietà e sul partenariato pubblico-privato, per rafforzare ulteriormente il coordinamento di politiche macroeconomiche, migliorare la governance economica di ogni paese, riformare il meccanismo finanziario globale e promuovere la libertà commerciale, il futuro del nostra pianeta sarà nelle mani del G20.

D: Lei come vede l’attuale rallentamento economico della Cina? Quali sono le prospettive dell’economia cinese?

R: Credo che le fondamenta dell’economia cinese siano ancora buone. Nel primo semestre di quest’anno, il PIL cinese è cresciuto del 7.6%, che è stato relativamente elevato rispetto ad altri paesi. Infatti, il tasso di crescita avrebbe potuto essere maggiore se avessimo continuato il vecchio modello di sviluppo del passato. Invece  abbiamo voluto scegliere una politica diversa per proseguire l’aggiustamento della struttura economica nazionale e ottenere un futuro sviluppo economico sostenibile. Preferiamo sacrificare un pò il tasso di crescita, per risolvere dei problemi fondamentali che ostacolano lo sviluppo economico di lungo periodo. In questo senso, l’abbassamento del tasso di crescita è il risultato di una regolazione benigna.

In termini specifici, il nostro avanzo delle partite correnti è molto  ragionevole, così come riconosciuto a livello internazionale. Siamo concentrati in forze sul miglioramento delle politiche per la previdenza sociale, per stabilizzare e ampliare l’occupazione.  Nel primo semestre di quest’anno, abbiamo creato 7,25 milioni di posti di lavoro. Siamo infatti di fronte a delle difficoltà come il debito delle amministrazioni locali e l’eccesso di capacità produttive in alcuni settori ecc., ma questi problemi sono tutti sotto controllo e abbiamo la capacità di gestirli.

L’economia cinese, la seconda più grande al mondo, è integrata altamente con l’economia mondiale. Lo sviluppo economico della Cina ha dato un grande contributo alla ripresa dell’economia mondiale. Una Cina con l’economia più stabile e sana con alta qualità di crescita e una migliore prospettiva di crescita sostenibile fa presagire indubbiamente un miglioramento per l’economia mondiale. Abbiamo delle buone condizioni per realizzare uno sviluppo sano dell’economia cinese e, continueremo ad ampliare il nostro mercato, favorendo uno spazio di sviluppo più ampio per gli altri paesi del mondo e sono sicuro che questo genererà effetti positivi per l’economia globale.

Revisione a cura di Stefano Vernole, redattore di “Eurasia”.

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