"La direzione del PD con il 65% ha ribadito il sostegno al governo tecnico, i richiedenti la convocazione della direzione volevano sconfessare questa posizione, mi pare di poter dire che non hanno avuto i consensi necessari“.
Così Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars, a BlogSicilia, stuzzicato sul direttivo del Pd che si è svolto sabato scorso all’Hotel San Paolo Palace, che ha approvato il documento del segretario regionale Giuseppe Lupo sul sostegno al governo Lombardo.
Tra gli astenuti Mariangela Di Gangi che ha commentato così la sua scelta: “PD sta già pagando la vicinanza a un governatore i cui comportamenti, se non rilevanti a livello penale, sono comunque fonte di imbarazzo per chi ha sempre promosso un’etica politica distante anni luce da logiche clientelari. Alla luce di queste evidenze, il Pd non può permettersi di pagare anche lo scotto di un’amministrazione regionale immobile“.
“Mariangela ha ragione non possiamo pagare lo scotto di una paralisi, mi auguro che da ora in poi si discuta cosa fare e come fare per dare attuazione al cambiamento per il quale sono interessato. Il governo adesso deve mettere le ali e far volare la Sicilia, tutto il resto sono chiacchiere da bar, se il governo darà in grado di decollare bene, altrimenti amici come prima“.
Sabato c’è stato anche il No Lombardo Day, organizzato da Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl. Tra gli slogan anche uno contro il capogruppo del PD: Compagno Cracolici, dicci come mai tu stai con i potenti e non con gli operai.
“Certo vedere Nania e Castiglione sfilare per ricordare che io debba fare l’uomo della sinistra fa abbastanza ridere. Quando loro, questi famosi potenti li hanno allevati, foraggiati e ne hanno preso tutti i benefici. La destra è ormai alla crisi isterica, siamo riusciti a cacciarli fuori dal governo e hanno perso il lume della ragione“.
Passiamo alla politica nazionale. Cosa si attende dal 14 dicembre? E cosa pensa dei movimenti interni al Pdl?
“Il PDL è finito. Siamo ormai all’accanimento terapeutico di un leader che cerca di restare a galla ma come tutti i nuotatori in difficoltà trascina assieme a lui nel vortice dell’annegamento quanti gli sono vicini. Questo è lo stato di Berlusconi e saranno in tanti a cercare di scansarsi in tempo prima di annegare con lui“.
L’anno prossimo, dunque, probabili due elezioni: a Roma e a Palermo. E Cracolici? Rimane a Palazzo dei Normanni oppure tenterà la scalata a Palazzo delle Aquile?
“Se si voterà a Palermo affronteremo come andare alle elezioni e con quale schieramento, credo che questo debba venire prima di qualunque decisione sul chi sarà il candidato a sindaco. In fondo sia Palazzo delle Aquile che quello dei Normanni li ho frequentati e continuo a frequentarli, mi piace di più fare nuove esperienze. Ma vedremo cosa succederà…”