La definizione di foreign fighter non mi piace, io combatto per me, come volontario.
Quindi sei mosso da convinzioni ideali o ideologiche. Quali?
Io sono venuto qui e ho messo a disposizione la mia professionalità per difendere la popolazione dagli attacchi, dagli abusi, dallo sciacallaggio e da tutte le altre nefandezze commesse dall’esercito ucraino e dai suoi battaglioni nazisti in questa guerra!
In quale zona stai combattendo ora e quale ruolo svolgi?
Sono a Lugansk e svolgo varie missioni come incursioni, pattugliamento e controllo delle aree, scorte e altri compiti di cui non posso parlare…
E’ vero che la tregua diventa sempre più fragile a causa delle provocazioni dell’esercito ucraino?
Si, infatti, i soldati ucraini si stanno ammassando al confine come abbiamo potuto vedere, stanno piazzando l’artiglieria per sferrare un attacco massiccio contro di noi e per riprendere il territorio perduto. La tregua l’hanno voluta gli ucraini per riorganizzare l’esercito e rifornirlo di uomini, armi e veicoli! Stiamo aspettando il loro attacco….
Kiev però nega ed attribuisce a voi le provocazioni ed anche i bombardamenti sui civili. Solo propaganda e menzogne?
Questo è impossibile proprio perché quando sono in posizione di notte e riceviamo diversi attacchi con mortai o altro, da parte degli ucraini, io chiedo sempre di poter rispondere al fuoco ma ci viene proibito dai nostri comandanti, proprio a causa del trattato.
Come hanno potuto gli ucraini riorganizzarsi in così breve tempo, nonostante le pesanti sconfitte militari dei mesi passati? Si vede la mano straniera dietro la loro rinnovata spavalderia?
Gli ucraini, senza gli aiuti in miliardi di euro provenienti dall’Europa e le numerose armi arrivate dall’America, insieme a 900 istruttori militari, non avrebbero potuto far altro che deporre le armi. Poi con le minacce hanno anche arruolato ragazzi di 18 anni che avrebbero voluto lavorare e vivere in pace, senza guerra! Da noi, invece, arrivano solo volontari e uomini decisi a difendere la loro terra.
Secondo te adesso gli ucraini sono di nuovo pronti per passare all’offensiva? Hanno armi e uomini sufficienti per lanciare un assalto in grande stile?
Si, ma non hanno veri guerrieri e parecchi di loro scapperanno o diserteranno come già è successo in passato. Per questo perdono tutte le battaglie! A me dispiace per i ragazzi che vengono costretti ad andare al fronte, ragazzi ai quali il governo di Kiev fa il lavaggio del cervello. Mi dispiace per loro ma, in ogni caso, non possono competere con noi che abbiamo maggiore consapevolezza dei nostri compiti
E voi siete volontari, minatori e trattoristi, come dice Putin? Da dove vengono i vostri equipaggiamenti e rifornimenti?
Da dove arrivano i rifornimenti no lo so! Qui ci sono volontari italiani, francesi, spagnoli, portoghesi, lituani, russi, estoni, brasiliani, kazaki, mi hanno raccontato anche di un americano, mentre l’80 per cento è del luogo, proprio come dice Putin…infatti se fossero tutti ben addestrati arriveremmo a Kiev in un mese.
Cosa pensi degli altri italiani che si sono arruolati con Kiev?
Penso che combattono per uno stato fantoccio e al fianco di nazisti. Non mi pare che macchiarsi di crimini di guerra, collaborando con i battaglioni punitivi ucraini, sia equivalente a proteggere la popolazione civile. Peraltro, noi siamo minacciati di ritorsioni o di azioni legali, se dovessimo rientrare in patria, mentre loro la fanno franca. Secondo la legge nemmeno loro potrebbero combattere per un altro Stato, però non vengono incriminati. Io sono definito un terrorista dall’Italia e dall’Europa perché sono venuto in soccorso ai civili, minacciati e uccisi dai battaglioni criminali ucraini, e gli altri italiani che, invece, stanno con questi battaglioni come dovrebbero essere definiti?
Secondo la tua esperienza di soldato questa guerra è destinata a durare a lungo o ci sono margini per una risoluzione diplomatica?
Sappiamo bene i motivi di questa guerra…..l’America non molla e nemmeno la Russia mollerà. Rischia di durare molto…..
E tu pensi di restare lì a lungo?
Resterò qui il tempo necessario, poi non lo so in futuro come andranno le cose.