Intervista ai Blastema!

Creato il 08 novembre 2012 da Themetalup
La band forliniana Blastema, sono tutt'oggi una delle migliori realtà italiane, di seguito vi presentiamo l'intervista, dove ci parlano anche del loro ultimo album ovvero ''Lo stato in cui sono stato'' TheMetalUp - Salve ragazzi innanzitutto, da dove viene il nome ''Blastema''...
Blastema - Ciao a voi. Il nome è stato scelto quando ancora io non c'ero; sicuramente piaceva per l'assonanza con gruppi tipo i Nirvana che erano i nostri riferimenti, inoltre piaceva il senso intrinseco del termine. Dal greco significa "germoglio" e in biologia rappresenta la sostanza amorfa da cui si formano tutti i tessuti. La nostra storia fatta di tanti anni di gavetta, crisi e rinascite testimonia che siamo veramente diventati "blastema", ovvero un gruppo pronto a ricominciare e a "rinascere" per diventare qualcos'altro.
TheMetalUp – I vostri testi sono davvero poetici ed evocativi, quanto è importante il lato poetico in una canzone?
Blastema - Nei Blastema il testo ricopre un importanza vitale: è proprio l'intreccio tra liriche e suoni che si inseguono e influenzano a vicenda a rendere i Blastema quello che sono. Matteo ha il dono di creare immagini con le parole e la musica colora queste immagini dando completezza al messaggio o alla suggestione del pezzo. TheMetalUp – Ad oggi, molte band italiane utilizzano l'inglese per comporre canzoni, avete già o vorreste provare anche voi a farlo?
Blastema – Non ora, semplicemente perchè ci sembra naturale farci capire nel paese in cui viviamo. In futuro chi può dirlo.
TheMetalUp – Ed invece per quanto riguarda i live, siete mai a suonare all'estero? Se si, qual'è la differenza con il nostro paese?
Blastema – Sarebbe bello ma non ci è mai capitato, vale San Marino?
TheMetalUp – Per i vostri testi preferite argomenti in particolare o vari?
Blastema – Forse a questa domanda dovrebbe rispondere Matteo che firma tutti i testi. Io credo possano essere infiniti gli spunti per cui talvolta risponde a suggestioni estemporanee e altre volte a riflessioni personali sulla realtà che ci circonda. Ad ogni modo non credo che faccia differenza l'argomento ma piuttosto la capacità nel descriverlo.
TheMetalUp – C'è qualche canzone che vi descrive o che vi piace particolarmente?
Blastema – Personalmente amo molto TIRA FUORI LE SPINE, la trovo una fotografia che ben rappresenta la nostra generazione e melodicamente mi piace molto, la stessa cosa la pensavo anni fa di SPERO CI SIA. Sicuramente SYNTHAMI e SOLE TU SEI sono altri pezzi rappresentativi, sia per i contenuti che per l'evoluzione stilistica dei Blastema.
TheMetalUp –Come gestite le registrazioni in studio?
Blastema - Entrandoci senza sapere quando (e se) ne usciremo. Tecnicamente ci guida Alberto, chitarrista e produttore artistico dei Blastema, che come un buon architetto sa dove e come gettare le basi per andare avanti fino al tetto. Il metodo cambia di pari passo con l'esperienza e per il resto cerchiamo di incastrare gli appuntamenti in studio con le nostre vite private, abbiamo quasi tutti un lavoro "ordinario" e famiglia per cui spesso ci troviamo a fare trasferte nei weekend oppure sfruttiamo la sera.
TheMetalUp – Recentemente abbiamo visto, il video del singolo ''Tira Fuori Le Spine'' devo dire molto emozionante, potete parlarcene un pò?
Blastema - Inizialmente non c'erano molte idee per lo sviluppo di questo video e le poche che giravano rischiavano di essere scontate o fuori tema. Ad un certo punto il regista Cosimo Alemà ci ha proposto un idea che non solo ci piaceva molto per il senso estetico, ma offriva una nuova chiave di lettura. Il risultato è stato, come dici tu, molto emozionante proprio perchè quei non-attori rappresentano perfettamente la condizione inevitabile in cui la vita ci costringe, senza retorica. Inoltre conoscerli e condividere un pomeriggio insieme spensieratamente è stata un'esperienza straordinaria per entrambi.
TheMetalUp – Proprio ieri è uscito il vostro nuovo album ''Lo Stato In Cui Sono Stato'' cosa ha di diverso rispetto a ''Pensieri Illuminati''?
Blastema - LO STATO IN CUI SONO STATO è un album molto più compatto perchè è stato concepito e registrato interamente nell'arco di qualche mese, quindi diciamo che è la fotografia di un momento preciso, anzi di uno stato (emotivo, fisico e sociale), mentre PENSIERI ILLUMINATI era una "raccolta" di brani scritti in oltre 6 anni di storia. E' stato il primo album prodotto dove ci siamo appoggiati ad uno studio professionale che ci ha permesso di curare al meglio il nostro suono e dal punto di vista compositivo è sicuramente il più maturo. Come genere è la naturale evoluzione dell'altro perchè vengono rispettate in qualche modo le proporzioni mescolando rock più duro, pezzi intimi, ballate e brani più ricercati che guardano verso l'elettronica.
TheMetalUp – Le vostre considerazioni sul rock in Italia....
Blastema - Gli stimoli maggiori in questo senso li ricevo dal circuito indipendente, tra i miei preferiti Marta sui Tubi, Teatro degli Orrori e Zen Circus che, insieme ad altri progetti, negli ultimi anni hanno creato una scena davvero interessante e poi c'è Rezophonic che ormai è un'istituzione. Sul fronte main stream c'è poco che mi interessa. Posso dirti che per chi suona rock in Italia la situazione è avvilente e faticosa, ma per chi lo ascolta è molto più florida di 10/15 anni fa.
TheMetalUp – Con questo abbiamo concluso, dite ciò che volete hai nostri lettori...a presto!
Blastema - tirate fuori le spine! a presto jack


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