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Obstinatum è la prima realise che AlchEmistica realizza dedicata esclusivamente solo alla musica classica, come appassionato di musica e come co-fondatore della netlabel devo dire di essere rimasto semplicemente impressionato dalla qualità audio delle vostre musiche, so che siete degli appassionati del “suono” ma confesso comunque che davvero raramente e comunque mai sul formato mp3 ho potuto godere di una tale perfezione sonora, le chitarre sembrano muoversi nello spazio, come avete registrato questo lavoro? Credo che gli appassionati siano interessati a conoscere che microfoni avete usato e chi ha seguito il lavoro di mastering e registrazione, che se non erro è di Marco Gasperini …
F.B. Grazie! La registrazione è avvenuta nell'atrio dell'Auditorium comunale di Belluno. Mentre la sala dell'Auditorium ha un'acustica secca e estremamente pulita, l'atrio antistante ricorda la generosa risonanza di certe chiese. Per di più questo spazio è abbastanza isolato dai rumori cittadini. I microfoni sono una coppia di Neumann estremamente precisi e "spietati", la scheda audio è una Motu. Marco Gasperini ci ha posizionato sapientemente di fronte ai microfoni e questa è forse la chiave dell'equilibrio sonoro. Non è stato aggiunto alcun effetto sonoro al suono originale. Marco ha fatto un lavoro di qualità assoluta che credo abbia conservato nel modo migliore il nostro suono. Una piacevole conferma è stata la riuscita introduzione, per nulla problematica, della chitarra "quartina" (accordata in La) che ora utilizziamo per ampliare e migliorare la trasparenza delle trascrizioni. Il suono è comunque equilibrato fra i due strumenti: ci premeva che non ci fossero timbri che non si amalgamassero fra loro, e infatti sembra esserci una buona coerenza sonora.
V.N. Grazie. Abbiamo registrato nell'atrio dell'Auditorium comunale di Belluno. Sembra incredibile ma l'acustica di questo ambiente è fantastica, molto simile a quella di una chiesa, e si presta benissimo a due strumenti come la chitarra. Poi, gli ottimi microfoni Neumann e la professionalità di Marco Gasperini hanno consentito di ottenere un prodotto finale con una qualità del suono delle due chitarre naturale ed equilibrata.
Nel saggio scritto da Michele Del Prete che si trova nel file zippato assieme alle musiche è scritto che “la forza ipnotica di ciaccona e passacaglia è quella della vertigine continua di un moto che si pretende inarrestabile. Questo porta a considerare una particolare concezione barocca del problema stesso del procedere (ovvero del dispiegarsi continuo di un’energia liberata), che si manifesta nel modo più alto nella dottrina – anche cartesiana – della creatio continua. “ e in effetti ascoltandovi suonare sono incredibili sia l’incastro virtuoso che le vostre chitarre sono riuscite a creare (a volte non si capisce addirittura quante chitarre stiano suonando), sia il loro muoversi nello spazio, sia proprio la sensazione di energico e inarrestabile “trascinamento” che la musica sembra evocare, le ciaccone e le passacaglie erano delle forme di danza e mi sembra che voi siate riusciti a ricreare la sensazione energica del ballo accompagnandola a una forma musicale elevatissima…
F.B. e V.N. In effetti è proprio questa la forza di questo tipo di composizioni. L'ostinato produce un motore sotterraneo che spinge la successione delle frasi con una spinta continua, come in una sorta di lungo e inarrestabile crescendo. In questo modo è già garantita l'efficacia delle composizioni, e la regolarità dell'iterazione ne semplifica la percezione. Ma nel dispiegarsi dei periodi musicali vengono messi in atto sofisticati e dotti procedimenti armonici e polifonici che consentono anche una seconda, più profonda lettura. Dietro l'apparente semplicità si cela un codice nascosto, che in queste opere (e questo succede in sommo grado in Bach) crea delle specie di strutture parallele che garantiscono non solo la soddisfazione epidermica della implacabile pulsione ritmica e dinamica, ma anche il sottile piacere dei nascosti e raffinati intrecci, delle durezze e degli affetti, delle diminuzioni e degli ornamenti, dell'intreccio contrappuntistico e dei differenti caratteri espressivi del periodare. Hai proprio ragione quando dici che si tratta di musica "elevatissima": l'ostinato è forse un mero pretesto (pensiamo ad alcune emblematiche composizioni bachiane come la Passacaglia in do minore, o la già citata Chaconne), un motore ideale, che fa muovere itinerari sonori infinitamente vividi e suggestivi. La nostra vera scommessa sta in questa domanda: è credibile questo repertorio suonato con due chitarre? Agli ascoltatori l'ardua sentenza...
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