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Intervista al maestro Faelli

Creato il 15 aprile 2013 da Nonzittitelarte

Intervista al maestro Faelli

 

Intervista al maestro del coro del Teatro Lirico di Cagliari  Marco FaelliSardegna Quotidiano – a cura di Fabio Marcello

 

  Il Maestro Marco Faelli: «Lavoro bene a Cagliari, ho trovato artisti preparati e sempre molto concentrati»

Gli applausi a fine recita? «A dire il vero, un po’ li temo. Una volta che cala il sipario, per me è tutto finito». Scherza – ma solo fino a un certo punto -

Marco Faelli, direttore del Coro del teatro Lirico, in questi giorni impegnato nella preparazione dell’Otello.

Il melodramma di Giuseppe Verdi aprirà la stagione lirica del teatro: «Per i coristi è un’opera molto impegnativa, che richiede un organico nutrito» spiega Faelli. «Si passa dalle sonorità esasperate e di grande effetto dell’“Esultate ”, proprio in apertura, alla brillantezza del “Fuoco di gioia”, sempre nel primo atto. Dalle melodie dolcissime del secondo atto, che vede impegnate anche le voci bianche, all’articolatissimo concertato del terzo atto, con passaggi che per impegnatività si ritrovano soltanto in Wagner».

LA FISICA E LA MUSICA

Il Maestro Faelli parla con evidente piacere di una passione, quella per la musica, diventata ben presto il centro della sua vita. Più della fisica teorica, materia nella quale si laureò a Parma. L’esordio in teatro risale al 1975; nominato direttore del coro del Carlo Felice di Genova nel 1986, Marco Faelli ha diretto sui più prestigiosi palchi italiani: al Regio di Parma, alla Scala di Milano, all’Arena di Verona. Da più di un anno, l’approdo a Cagliari. «Qui si lavora benissimo», dichiara.

«Mi ha favorevolmente colpito la serietà e la concentrazione con cui gli artisti del coro affrontano le prove.

Nessun batte la fiacca, nessuno ha atteggiamenti negativi o lassisti». E ciò a dispetto di un contesto ambientale non proprio idilliaco: «Quello della gestione del teatro è un problema che, presto o tardi, deve arrivare a soluzione» sostiene il Maestro. «A onore degli artisti che dirigo, devo però dire che non si fanno influenzare. Le difficoltà, le tensioni ci sono, eccome.

Ma durante le prove le lasciamo fuori». Nell’immaginario collettivo, il direttore d’orchestra è una figura severa, carismatica, dal gesto imperioso e dalla chioma fluente («anche se Georg Solti era calvo, ma secondo a nessuno quanto a magnetismo» ricorda sorridendo il Maestro Faelli): come si può descrivere, invece, il ruolo del Direttore del coro? «Io sono il responsabile della preparazione e della resa

Intervista al maestro Faelli
globale di coristi», illustra Faelli. «Nel puntare a raggiungere una compattezza timbrica definitiva, acquisita, sta a me insegnare le parti alle varie voci. Prima separatamente, poi montando le sezioni e infine provando l’opera nella sua interezza». Che differenze ci sono tra i cantanti solisti e quelli che compongono un coro? «Di fatto, nessuna. È una questione di scelte. Mia moglie – racconta Faelli – è soprano e canta nel coro del Regio di Parma. Anche lei, come tanti artisti anche del teatro di Cagliari, avrebbe potuto intraprendere la carriera da solista, ma ha preferito così. Professionalità, capacità vocali e preparazione sono le medesime».

Ma dove sta il Direttore del coro durante la rappresentazione dell’opera?«Di solito mi “nascondo” dietro la quinta di sinistra», rivela Faelli. «La mia sola presenza dà sicurezza al coro, e può essere molto importante per coordinare attacchi e movimenti soprattutto in condizioni di poca visibilità». Fischi? «Non per colpa mia» ride il Maestro, che chiarisce: «Mi è capitato di salire sul palco, a fine recita, e di essere scambiato dal pubblico per il regista. Non ha idea di quanti fischi rischio ogni volta di beccare quando la regia non è stata gradita». Ecco perché per il Maestro Faelli quando il sipario cala, è finita davvero.

Fabio Marcello

Il curriculum di Marco Faelli

Marco Faelli laureato in Fisica teorica presso l’Università di Parma, si è diplomato in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Verdi” di Milano, perfezionandosi in seguito presso l’Accademia “Ottorino Respighi” di Roma e quindi presso “I Pomeriggi Musicali” a Milano con Gianluigi Gelmetti. Ha inoltre seguito per un certo periodo l’attività di Peter Maag, importante punto di riferimento per la sua formazione di interprete.

Ha iniziato l’attività artistica presso il Teatro Regio di Parma come maestro sostituto; dal 1980 al 1986 è stato primo assistente e quindi “Altro maestro del coro”, Maestro di sala e Direttore del coro di voci bianche presso il Teatro alla Scala di Milano, dove ha collaborato con Romano Gandolfi (di cui è stato allievo per la direzione corale) e Giulio Bertola; è stato poi Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova e al Teatro Regio di Parma e presso la Fondazione “Arturo Toscanini” di Parma. Ha anche svolto attività di Maestro del coro con i complessi di Radio France e della Radiotelevisione spagnola ed ha al suo attivo molte registrazioni discografiche, tra cui, in occasione del Centenario verdiano, Messa da Requiem e Il Trovatore.

Ha esordito come Direttore d’orchestra presso il Teatro Comunale di Genova, e ha quindi diretto opere liriche, concerti sinfonici e concerti sinfonico-corali in Italia e all’estero.
Con i complessi da lui fondati, il Collegium Farnesianum (orchestra barocca che opera con strumenti originali), il Coro Cameristico Maria Luigia e il Coro Filarmonico di Parma, si è dedicato anche al repertorio sacro e cameristico, curando la ricerca, la trascrizione, la riproposta di numerose opere inedite, con speciale attenzione ai criteri esecutivi filologici.

È Direttore artistico della rassegna di musica barocca Incontri Musicali Farnesiani, che si svolge a Parma dal 1997.

Ha inoltre svolto intensa attività di pianista accompagnatore in molti concerti e attività saggistica in campo musicologico.

Come insegnante di interpretazione dello spartito lirico ha collaborato con il Centro di Perfezionamento per artisti lirici del Teatro alla Scala e con l’Accademia Lirica e Corale “Città di Osimo”; svolge anche attività di docente presso la Showa University di Tokyo.
È Stato docente di esercitazioni orchestrali e corali presso i Conservatori di Parma e Mantova. Ha insegnato anche nei Conservatori di Parma e Mantova.
E’ stato Maestro del Coro presso Fondazione Arena fino a dicembre 2009.

 

 

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