Nato nel 1974, ho sempre scritto solo per me o per i famigliari, poi l'insistenza di una persona mi ha convinto a partecipare ad un importante premio nazionale e, voilà, mi sono ritrovato finalista. Scrivere è per me un hobby, una passione, un alito di vita impresso sul foglio bianco.
Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Nel 1993 quando la passione per la lettura si è trasformata in qualcosa di più profondo, la capacità di dare vita alle proprie idee, alle proprie passioni.
Qual è stato il tuo primo testo?
Era un racconto e si intitolava “Una voce dal fiume”. Nell'ottocento americano un vecchio bianco, proprietario terriero, ritrovava il fantasma di un amore contrastato con una schiava di colore.
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Mi piacciono un po' tutti i generi letterari con una predilezione in questo momento per l'avventura e il mistero. Il romanzo rosa per me è uno dei più complicati, riesco a scriverlo ma occorre una profonda conoscenza delle proprie dinamiche.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Di solito mi stampavo i libri per me stesso e li regalavo a famigliari, senza pubblicarli e senza partecipare a concorsi, poi una cara amica mi ha consigliato di partecipare ad un concorso nazionale e sono arrivato in finale tra più di 500 opere.
Come è nata l’idea di La Nuova Era ? Cosa ti ha ispirato?
GENERE: Horror, Thriller, Fantapolitico EDITORE: Self-Publishing
PAGINE: 220PREZZO: € 15,00 cartaceo – € 1,99 ebook
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Simone Allegretti è giovane ma si è macchiato di un tremendo delitto. Ha ucciso un vampiro, suo amico, per pietà. Anziché essere ucciso dal maestro dell'amico, viene introdotto in una società occulta, frutto di un patto tra uomini e vampiri e ne diverrà custode, nel perenne dilemma di chi sia vera preda e chi sia vero predatore.Quanto c’è di te in questo testo?
Tra attentati, giochi politici e realtà alternative, l'onorevole Allegretti dovrà combattere contro un'ombra che minaccia l'intera umanità. La depravazione e la degenerazione del potere.
Perché il potere logora.
È giunta la Nuova Era
C'è tanto e c'è poco. Il protagonista vive di vita propria, è una luce che percorre le tenebre di un mondo che non riconosce più, dove tutto si sovverte continuamente e dove il potere è l'unica cosa che conta. Per tutti e quindi anche per lui. Vivrà un gioco pericoloso senza sapere, almeno in questo primo libro della trilogia, se sia vittima o carnefice. Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
No, la creatività non mi manca. Spesso invece sono stato preso dalla stanchezza e dalla pigrizia, ma solo perché scrivere non è la mia attività principale. Anzi, a dire il vero, una volta l'ho avuto il blocco, scrivendo un romanzo rosa. Era la prima volta e la difficoltà è stata superata guardando le persone e cercando di capire come si sarebbero comportate nelle situazioni previste nel libro.
Cosa vuoi comunicare con il tuo La Nuova Era?
Voglio comunicare che siamo già in una Nuova Era, dove tutto quello che circonda non è come sembra, dove tutto è più complesso, dove ogni giorno è un attentato ai nostri valori in nome del relativismo e dell'interesse personale. È un mondo che tende ad imbrutire gli animi e le coscienze e dove la diversità non è più vista come confronto o come valore aggiunto ma come nemico.
Cosa pensi del Self-Publishing?
È una bella opportunità ma occorre tanto per farsi conoscere. Non basta essere presente in rete o in libreria, occorre una efficace opera di marketing, cui non tutti sono in grado di gestire per le evidenti difficoltà. Sono convinto che esistono ottimi romanzi nel self publishing, anche migliori di quelli distribuiti nelle librerie, solo che faticano ad emergere, almeno in Italia, a causa di impedimenti organizzativi e finanziari.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Innanzitutto concludere l'ultimo capitolo della trilogia, poi vorrei terminare un progetto ambizioso che sto elaborando proprio in questi mesi. Non posso svelare altro, se non che cambierò completamente genere, mi spiace. Qualche amica ha già letto qualche pagina e si è commossa. Ringrazio Aldo per la sua compagnia. Cari lettori vi aspetto alla prossima intervista.