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Intervista all’autrice Fabiana Andreozzi

Creato il 27 gennaio 2016 da Evelynstorm

Ciao a tutti, non mi ero persa, sono solo stata presa da troppe cose. Recupero subito facendovi leggere l’intervista che ho fatto alla scrittrice Fabiana Andreozzi. Prima, però, posto il video di sua opera: “D&S Non voglio perderti”.

  1. Benvenuta nel mio blog, Fabiana. Quando hai iniziato a scrivere?

Grazie Evelyn Storm per avermi ospitato sul tuo blog. Ho iniziato a scrivere quando a scuola mi hanno insegnato a farlo… ho ancora una marea di foglie e quadernini con le vecchie storie. All’inizio erano più immagini e poche scritte, fino a quando non sono arrivato al liceo e ho cominciato a scrivere le enciclopedie. Poi ho continuato per gioco e divertimento su forum, nei giochi di ruolo, finendo per conoscere le mie compagne di scrittura Sara e Vanessa. E con quest’ultima nel 2010, spronate da alcune persone nei forum, abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura pubblicando quello che noi ritenevamo essere i nostri deliri notturni.

  1. Qual è il genere in cui ti trovi più a tuo agio?

Scrivo d’amore, amicizia, sentimenti… quindi in realtà amo tutti i generi in cui è possibile porre l’accento su questi temi. Spazio dal fantasy, all’urban, al chick lit, al New Adult, al drammatico purché ci sia l’amore in tutte le sue forme come collante. Non sarei mai in grado di scrivere un thriller, un giallo, un horror e di fantascienza, neppure se in mezzo ci stesse una storia d’amore…

  1. Preferisci scrivere da sola o con altre autrici?

Amo entrambe le cose perché mi permettono di sperimentarmi in diverse modalità. Da sola i miei libri diventano più statici e introspettivi perché mi lascio condizionare dalla mia matrice psicologica. Spesso e volentieri sono più seriosi e in perenne correzione. Quando scrivo con altre autrici mi barcameno in romanzi più free e leggeri, che mi permettono di ridere e divertimenti già durante la loro stesura. Continuo a pensare sempre alla psicologia del personaggio ma riesco a vederli in una luce meno profonda.

  1. Parliamo della tua collaborazione con Sara Pratesi e con Vanessa Vescera. Quanti libri hai scritto con ognuna?

Ho perso il conto dei libri pubblicati soprattutto con Vanessa… è stata la prima con cui mi sono tuffata nel magico mondo della pubblicazione e abbiamo provato con 5 libri pubblicati da piccole CE. I romanzi spaziavano in tutti i generi, dal New adult, all’urban fantasy, al chick lit, ai racconti, al rosa. Ma nessuno ha avuto molta visibilità. Poi ci siamo buttate su amazon con dei lavori in self, il primo è stato Colpo di fulmine da Harrods che ci ha dato incredibili e inaspettate soddisfazioni. Ormai ci abbiamo preso gusto e siamo al quarto ebook.

Con Sara invece ho iniziato a pubblicare solo l’anno scorso, anche se insieme abbiamo scritto una marea di cose che si perdono nella notte dei tempi. Abbiamo deciso di partire proprio dal self con una delle nostre serie preferite: Love Match. Ad aprile uscirà il quarto e ultimo volume della serie ma già abbiamo ideato altri quattro spin off e un nuovo libro.

  1. Tornando alla domanda precedente, come gestite il tutto?

Il tutto è gestito con una tale facilità che sembra semplice e automatico come respirare. Sarà frutto degli anni di conoscenza, di un pensare comune, di una certa similarità nello stile ma diventa più facile che scrivere da solo.

Con Vanessa in particolare abbiamo pubblicato 9 libri sperimentando tutti i metodi possibili, diversi personaggi, pov alternati in prima persona, scrittura in terza alternandoci poche righe, alternanza di capitoli. Insomma abbiamo provato di tutto, dal più facile al più difficile e ormai ci completiamo persino le frasi. Di solito procediamo ideando una trama a grandi linee, una di noi, o entrambe, buttiamo giù la scaletta da seguire. Man mano che si scrive nascono nuovi inaspettati capitoli.

Con Sara funziona alla stesso modo, né più né meno, in love match, ci siamo alternate i capitoli ma, un sacco di volte, ci alterniamo nello stesso in poche righe.

Per scrivere a quattro mani ci vuole uno stile più o meno simile qualora si decidesse di parlare degli stessi personaggi e tanta, tanta umiltà per accettare l’idea dell’altro e vedersi magari modificare un intero pezzo.

Devo essere sincera, tra di noi non è mai capitato, al primo colpo ci piace tutto quello che esce fuori, per cui siamo doppiamente fortunate, ma nel momento di tirar fuori le idee bisogna essere di mente aperta e accettare che l’altra persona potrebbe aver avuto un spunto migliore da inserire.

6) Vuoi parlarci di un tuo libro che ami particolarmente?

Questa è una delle domande più difficili a cui rispondere perché amo tutti i miei libri, in un modo o nell’altro. Li considero tutti figli che si allontanano da casa. Se proprio devo scegliere al primo pubblicato sono più affezionata, D&S Non voglio perderti, vuoi perché era il primo, vuoi perché parla di adolescenti (e io li adoro), vuoi perché è ambientato nella mia città, nel mio quartieri, vuoi perché in un modo o nell’altro c’è un pezzo della mia vita, senza volerlo…

7) Qual è secondo te il segreto per avere tanti lettori?

Il segreto per avere tanti lettori non lo conosco, altrimenti a quest’ora invece di averne che si contano sulle dita della mano ne avrei a iosa

A parte gli scherzi sono contentissima delle nostre cinque affezionatissime lettrici che valgono per mille con il loro incredibile entusiasmo. Dicono che un autore esiste in virtù del fatto che qualcuno possa leggere i propri scritti. Beh, a me bastano proprio loro cinque, con il loro affetto sincero, le critiche, i consigli e l’incitamento a scrivere. Anzi approfitto di questo spazio per inviare a tutte loro un grande bacione, tanto sanno perfettamente chi sono

8) Come ti pubblicizzi?

Uso i gruppi di spam e lettura su FB ma molto poco perché mi sono accorta che mi cambia assai poco. Gli ultimi due romanzi non li ho ancora mai pubblicizzati personalmente, ho chiesto solo qualche anteprima a qualche blog. Ancora non ho capito se cambia qualcosa o meno… personalmente sono totalmente incapace a pubblicizzarmi e amo più scrivere i libri.

9) Facebook quanto ti aiuta nella promozione o usi altri Social Network?

Allora, come dicevo sono già negata per il selfmarketing approdare su altri social network la vedo dura, anzi ardua. Tipo Twitter è il mio grande nemico sconosciuto, ancora non ho capito come funziona e non riesco ad appassionarmi a nessun messaggio che compare

Preferisco, per quel poco, Facebook, molto più semplice e immediato nelle sue funzionalità. Sicuramente almeno all’inizio è utile per farsi conoscere, far sapere a qualcuno che scrivi. Io ho ancora amici che non l’hanno capito anche se mi hanno aggiunto su fb dove pubblico foto e stati… Lo reputo necessario e soddisfacente all’ennesima potenza per tenere un contatto semplice e immediato con le persone che ti leggono e possono contattarti.

10) Un aiuto a chi scrive come te e vuole emergere dalla massa.

A questa domanda purtroppo non ho risposta… emergere dalla massa è difficile. Io sono anni che pubblico a quattro mani con Vanessa e dire che siamo emerse è una parola difficile, sicuramente ci conoscono ora un po’ di più di prima, ma siamo ancora lontane.

Oltre al fatto che conosco tantissimi splendidi lavori di altre autrici self restano nel dimenticatoio, nonostante siano bravissime. Probabilmente ci vuole un pizzico di fortuna, un’opera che parli al cuore dei lettori e inneschi un grande passaparola.

Però un consiglio lo posso dare, prima ancora di pensare a emergere, bisogna curarsi del romanzo nei più piccoli dettagli, non avere fretta di buttarlo nel calederone, lasciandosi aiutare da chi più esperto a migliorare e crescere.

Grazie ancora per lo spazio e le bellissime domande!!



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