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Intervista all’autrice Laura Randazzo più due recensioni

Creato il 18 dicembre 2015 da Evelynstorm

Un’altra frizzante mattina. Ho intervistato la scrittrice Laura Randazzo anche a proposito del suo libro “L’eredità”. Leggete le risposte che mi ha dato e, alla fine dell’intervista, le mie recensioni sul libro “L’eredità” e sul libro “Biancomangiare”
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1) Laura, benvenuta. Quando hai iniziato a scrivere?
Ciao Evelyn, grazie a te per l’ospitalità.
Ho iniziato a scrivere sin da bambina e non ho mai smesso.

2) Hai un autore preferito? Se sì, chi è?
Uno solo no, tanti! Da Tolkien, alla Ward, dalla Rowling a Elizabeth Peters, e poi Jane Austen, Kelley Armstrong… Non saprei chi scegliere!

3) Che genere di romanzi leggi di solito?
Un po’ di tutto. In genere ho più di un libro in lettura contemporaneamente: tutto dipende dal momento, dalla predisposizione d’animo, dal tempo…
Genere preferito il paranormal o l’urban fantasy, non leggo soltanto l’horror.

4) Hai mai provato a pubblicare in self?
No, almeno, non per adesso.

5) Da cosa prendi ispirazione?
Un immagine, una musica, un sogno… Non so da dove vengano le storie che scrivo, si presentano con brevi “trailer”, e poi pian piano prendono corpo.

6) I tuoi scritti sono autobiografici, inventati o mischi un po’ e un po’?
Credo che in ogni storia, in ogni personaggio ci sia un pezzettino di me, come piccole mollichine di pane sparse qua e là.

7) Scrivi meglio di giorno o di notte?
Di giorno: non sono una tipa nottambula 

8) Cosa dice chi ti conosce di questa tua passione?
Beh, alcuni sono i beta reader delle storie, quindi le vedono crescere, mutare e poi prendere il volo, con altri se ne parla a lavoro compiuto, per tutti, è un pezzo importante della mia vita.

9) Un sogno che conservi nel cassetto legato al mondo letterario.
Veder tradotti i romanzi della Stirpe delle Lowlands in altre lingue.

10) Quanti libri hai scritto fino a questo momento?
Due romanzi e due racconti lunghi e poi diversi racconti contenuti in varie antologie.

11) Ne hai uno nel cuore?
Sì, “L’ombra della luna”, perché è l’inizio di questa bella avventura.

12) Parliamo di “L’eredità”.

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Riassumilo in breve.

L’eredità è un flashback nel passato del branco, nella Scozia dei clan, dei guerrieri highlander armati di spade e onore, ma, in questo caso, anche di artigli e zanne.

13) William e Duncan. Chi preferisci e perché.
Si compensano: fratelli guerrieri, l’uno leard e l’altro capo del branco e quindi braccio militare del clan. William è il più grande e il più saggio, Duncan ha il lupo che gli scorre nelle vene. Non ho un preferito: non vi sarebbe l’uno senza l’altro. Entrambi darebbero la vita non soltanto per la vita del proprio fratello, ma per la sua felicità e libertà.

14) Una curiosità legata al libro.
Era nato come un racconto breve da regalare ai lettori per Natale.

15) Cosa vuoi lasciare ai lettori con questa storia?
I personaggi del branco hanno tutti un passato, di cui spesso è a conoscenza soltanto lo scrittore, L’eredità è nata per dare uno scorcio di ciò che è successo, prima che tutto cominciasse ad accadere.

La mia recensione su “L’eredità”.
Un prequel, un racconto breve. Già dall’inizio la scrittura è accattivante, si vede che l’autrice ha dimestichezza con lupi, branchi e con le storie di battaglia dal sapore antico. Due sono i fratelli che incontriamo in questa storia; si capisce subito il grado di rispetto e di fratellanza che li lega, intanto che si prospetta anche un matrimonio, ma ovviamente non può essere tutto. Battaglie e scontri non mancano di catapultarci nel mondo creato da Laura Randazzo. Davvero molto carino.

La mia recensione su “Biancomangiare”.
Il libro si apre in maniera originale. Gli ingredienti e la preparazione non sono a base di cibo, come ci si potrebbe aspettare. La storia è estiva, fresca, semplice, curata. Mi sono piaciute le descrizioni dettagliate e i dialoghi mai scontati. L’amore e i rapporti in famiglia sono posti in primo piano. Rapporti che, a volte, possono nascondere delle frasi non dette, dei pensieri inappropriati, dei rancori o dispiaceri che sono solo il frutto di fraintendimenti. Sara a Davide hanno delle famiglie con cui hanno dei non rapporti o qualcosa in sospeso. Sono entrambi indipendenti e si conoscono in un villaggio turistico di Ustica. Tra immersioni, clienti donne intraprendenti e verità scoperte sul proprio passato, si delinea una storia d’amore che nasce così, spontaneamente. Un libro non troppo impegnativo, ma che si legge in fretta e che mostra i vari aspetti dell’amore.



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