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[Intervista] Angelica Cremascoli

Creato il 05 ottobre 2014 da Triskell

Continuiamo con le interviste ai nostri autori. Oggi tocca ad Angelica Cremascoli, autrice de “Il re di picche e la regina di cuori” .

Buona lettura!

 

  1. Quando e perché hai cominciato a scrivere?

So che, dal momento in cui ho scoperto la lettura, ho sempre provato l’istinto irrefrenabile di cimentarmi, a mia volta, nella scrittura. Sono passioni nate insieme, imprescindibili. Sin da piccola, l’una e l’altra si sono spartite il mio tempo, maturando con me e indirizzando in maniera alquanto autoritaria i miei passi. È difficile immaginare una vita diversa, una vita in cui io non abbia mai desiderato diventare chi ammiravo con tanto ardore o restituire quelle emozioni, quelle fantasie e quei sogni che rubavo ai libri, nascondendomi tra gli scaffali di una biblioteca. Un solo romanzo in meno e sarei una persona totalmente diversa. Ecco perché temere e amare gli scrittori: non si limitano a delineare e ad intessere storie su carta, ma le incidono nei cuori e nelle anime delle persone, nei quali avviene la magia più grande.

2. Hai qualche modello di riferimento?

Tento di perseguire la strada dell’originalità, sempre e comunque. Anche se, sì, ovviamente ho i miei Eroi Letterari personali: le sorelle Bronte; Jane Austen; Aphra Behn; Dickens; Tolstoj; Dostoevskij; Tolkien; Marquez; Milan Kundera; Coelho; Wilbur Smith. E Nietzsche, perché la sua filosofia sembra proprio essersi attaccata alle mie dita.

  1. Cosa influenza la tua scrittura?

Ciò che leggo, vedo e ascolto. Per raccontare è necessario tendere le orecchie e spalancare gli occhi, d’altronde. Il resto non è che una conseguenza naturale.

4. Quali sono le tue passioni letterarie?

Romanzi storici e biografie, prima di tutto. Adoro la filosofia e quegli scrittori che ne traggono forza e ispirazione, come Irvin Yalom e Paulo Coelho; naufrago nei classici di Dickens, Dumas, Hugo, Stevenson, Bronte, Austen, fino allo stordimento, e non disdegno mai una sana scorpacciata di Romance se ben scritti e coinvolgenti.

5. Hai qualche nuovo progetto in cantiere?

Sì, sto lavorando al seguito de “Il re di picche e la regina di cuori”.

 

  1. I personaggi che più ami dei tuoi libri. E quelli che non tolleri (se ce ne sono).

È una domanda sorprendentemente facile, perché il personaggio che più amo corrisponde al personaggio che più non tollero. So che può sembrare un paradosso, ma Engie Porter è in grado d’ispirare sentimenti davvero contrastanti, soprattutto quando si scrive assumendo il suo, non sempre condivisibile, punto di vista. L’ho creata per confondere; per smuovere empatia, non simpatia; per dividere e, un pizzico, sconvolgere. E lei pare abbia preso il ruolo con molta serietà, per fortuna.

 

  1. C’è qualcosa di autobiografico in ciò che scrivi?

Inevitabilmente. Pur non volendo, trapela sempre una parte di te in ciò che scrivi. Che siano dettagli, sfumature o colori più intensi, la propria personalità tracima dalle dita e s’infila tra le parole, rendendotele amiche.

8. Cosa consiglieresti a un aspirante scrittore?

Solidità nella lingua in cui si sceglie di scrivere, in primis. Non si può pretendere di costruire una casa se le fondamenta vacillano e si sgretolano sotto il peso di progetti ambiziosi. Poi, che la fantasia, l’intraprendenza, la creatività e la perseveranza compiano pure il resto del lavoro. Siamo musicisti, d’altronde. Abbiamo bisogno delle sette note per comporre, è vero, ma anche di un buon orecchio, di sensibilità musicale, di coraggio e, perché no, anche dell’arroganza giusta per osare.

 

  1. Come scrivi? (Esempio: a mano, macchina da scrivere o computer? Hai qualche rituale particolare che segui quando ti metti a scrivere? Hai una zona preferita della casa dove farlo? Un momento del giorno?)

Scrivo sempre a computer, in particolare di notte e rigorosamente con sottofondo musicale. Cerco la bolla e mi ci perdo, scappando dal mondo per crearne uno alternativo.

10. Ti sei mai ispirato a situazioni reali o persone conosciute?

Sì, certo.

11. Se l’ispirazione ti abbandona, come reagisci?

Insisto, la inseguo e cerco di riacciuffarla.

12. Scegli un estratto che vorresti condividere con i lettori – da uno dei tuoi libri pubblicati con noi – e spiegaci il perché lo hai scelto

 

“I nostri sono tempi strani.

Sono i tempi in cui tutto arriva e passa, sfiorando con fugaci carezze il nostro immaginario, la nostra eccitazione, la nostra fantasia, la nostra ispirazione, e negandoci la passione rovente di un abbraccio più profondo, più intimo, più duraturo, capace d’incastonarsi tra i nostri respiri. Il vento trasporta piume, le deposita su qualche cuscino, al fianco di qualche testa confusa dalla vita, e poi se le riprende, giocoso e birichino, smarrito nella sua infantile sbruffoneria. E noi?

Noi aspettiamo il mutare del vento, il palesarsi imprevedibile dei suoi capricci, come impotenti e angosciate formiche in attesa di un piede che le calpesti o di un dito che le sollevi. Noi subiamo il nostro tempo, ci affezioniamo, amiamo e dimentichiamo con la leggerezza di una piuma. Una piuma caduta da una nuvola e staccatasi da un paio d’ali.”

 

Ho scelto l’incipit de “Il re di picche e la regina di cuori”, o meglio, il primo dei due incipit, perché è stato scritto al termine del romanzo, con la consapevolezza commossa ed euforica di ciò che, tra alti e bassi, ero riuscita a concludere. È una parte a cui sono molto affezionata proprio perché mi ricorda quel momento.

 

  1. Cosa stai leggendo ora?

“Nord e Sud” di Elizabeth Gaskell

 

  1. Fatti pubblicità con poche parole.

Visionaria, folle, logorroica e munita di tastiera. Se queste sono le premesse, sarebbe un peccato perdersi il resto, no?

 

  1. Come hai conosciuto Triskell Edizioni?

Navigando sul web.

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