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“Intervista d’autore” – Anna Tasinato intervista Fiorella Rigoni

Creato il 13 febbraio 2012 da Ciessedizioni
“Intervista d’autore” – Anna Tasinato intervista Fiorella Rigoni “Intervista d’autore” – Anna Tasinato intervista Fiorella Rigoni

Anna Tasinato

Ho intervistato con grande piacere Fiorella Rigoni, co-autrice insieme ad Alexia Bianchini del romanzo “Minon“, ultima pubblicazione in ambito fantasy targata Ciesse. Ringrazio Fiorella per essersi prestata con gentilezza a rispondere e… buona lettura!

Dalle retrovie mi dicono che sei un’amante della letteratura fantasy e horror. Com’è nato l’amore per questi generi e quali sono le particolarità che ti hanno fatto innamorare?

Ho letto la saga di Twilight (tutti e 4 i libri in 9 giorni), quelli di Harry Potter correvo a prendermi il libro appena sapevo dell’uscita e lo divoravo in poche ore perciò direi proprio che amo questo genere di libri. Il mio primo fantasy letto, lo ricordo benissimo, è stato la SPADA DI SHANNARA di Terry Brooks (di cui ho tutta la serie e l’ho riletta almeno tre volte) cominciato per noia in una giornata in cui ero a casa da scuola ammalata, perciò parliamo di moooolti anni fa, e che mi ha talmente affascinata da finirlo in un sol giorno. Mi affascinano molto i mondi che la fantasia riesce a creare e che le parole degli scrittori riescono a farmi sembrare talmente veri che leggendo mi ci ritrovo dentro e poi la magia, quella in cui basta pronunciare qualche parolina e i tuoi desideri si avverano, dio come vorrei poterlo fare davvero!

Il tuo primo romanzo, Minon, è un’urban fantasy scritto a quattro mani con Alexia Bianchini, che trae la sua particolarità nel trattare una figura sovrannaturale ancora poco “sfruttata” nel panorama editoriale del fantastico. Com’è nata l’idea di base e come avete sviluppato il processo di scrittura a quattro mani?

“Intervista d’autore” – Anna Tasinato intervista Fiorella Rigoni

Fiorella Rigoni

Minon è nato per gioco, inizialmente non pensavo potesse diventare un libro, ero convinta che avremmo scritto qualche pagina e poi tutto sarebbe finito (come i progetti a cui già stavamo partecipando su facebook e che non sono mai finiti) invece poi la storia ha preso piede e noi ci telefonavamo tutti i santi giorni per definire i dettagli, per parlare degli sviluppi e dei personaggi, per confrontare le nostre idee su quel mondo che stavamo creando. L’idea di base è partita tutta da un disegno che Alexia mi ha fatto vedere mentre scrivevamo le prime pagine del libro e poi la nostra fantasia ha fatto il resto.

Parlando di scrittura a quattro mani, cosa hai trovato più facile e cosa invece è risultato più difficile rispetto alla classica scrittura “solitaria”?

Non è stato assolutamente difficile scrivere a quattro mani, anche perché il nostro stile si assomiglia molto. Le difficoltà sono venute solo dopo aver steso il libro, quando ci siamo messe a correggerlo e a fare le dovute aggiustatine. Scrivere da sola rende le cose più scorrevoli, perché non devi continuamente confrontarti con l’altra persona, ma a parte questo io non ho riscontrato altre diversità.

Parlando di scrittura in generale, invece, preferisci pianificare tutto prima della stesura oppure costruisci la storia in itinere?

Le mie storie nascono strada facendo, arriva l’idea e mi stuzzica poi mi metto al computer e l’idea si modifica, si plasma man mano che la scrivo. Ho provato a pianificare quel che scrivo, ma a conti fatti poi non riesco a metterlo sul foglio perché non lo sento dentro, è una cosa troppo sterile, io ho bisogno di vivere le emozioni di cui parlo altrimenti non riesco a scriverle come voglio io.

Il fantastico (si fa per dire) blocco dello scrittore: lo hai mai incontrato? E, se sì, quali consigli daresti per superarlo?

Ce l’ho tuttora e consigli per superalo proprio non ne posso dare. Io non sono una di quelle che scrivono continuamente, purtroppo, i problemi che riscontro nella vita quotidiana mi bloccano spesso e superarli diventa difficile.

La Top Tre dei tuoi libri preferiti.

  1. Twilight
  2. Shiver
  3. La spada di Shannara
  4. I gialli di Agatha Christie

Le tue prime parole dopo aver saputo che il manoscritto “Minon” sarebbe stato pubblicato.

Non ci posso credere!

Zombie, licantropi, vampiri, streghe, demoni, altro da specificare. Su una scala immaginaria, in che ordine di gradimento li posizioneresti?

Vampiri, streghe, licantropi, demoni. Gli zombie non li amo molto, però dipende sempre tutto dalla storia che ci crei attorno.

Angolo curiosità: quali sono i tuoi progetti per il futuro? Puoi anticipare qualcosa?

Ovviamente ci sarà il seguito di MINON, a cui peraltro stiamo già pensando. Poi ho finito già da un po’ un romanzo, che non ha nulla a che vedere con il fantasy, che mi ha coinvolta parecchio e che adesso sto sistemando per rendere un po’ più horror di quello che già è e che spero di veder pubblicato, prima o dopo. Poi ci sono un paio di antologie a cui ho partecipato con alcuni racconti che dovrebbero vedere la luce entro l’anno.

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“Intervista d’autore” – Anna Tasinato intervista Fiorella Rigoni

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