Carissimi lettori, oggi vogliamo parlarvi del marchio Oldprow e di Giovanni Tamponi, il suo ideatore.
Oldprow nasce nel 2013 e sin da subito mostra un senso profondo di congiunzione tra arte e natura. Appartenenti alla filosofia del DIY (do it yourself), l’ideatore ed i collaboratori non aspettano che la fortuna bussi alla loro porta, bensì si attivano per cambiare l’impronta del presente.
Abbiamo pensato che Giovanni sarebbe stata la persona perfetta per definire meglio il progetto e dunque, interrogato da noi di Oubliette, ci ha raccontato qualcosa del suo progetto made in Sardegna ma aperto a tutto il Mondo.
A.M.: Ciao Giovanni, ti ringrazio in anticipo per questo tempo che dedichi a me ed ai nostri lettori. Domanda facilissima: quando nasce l’idea di Oldprow?
Giovanni Tamponi: Oldprow nasce nel 2013 mentre ero a pesca da solo. Nasce dall’idea di fondere la passione per il disegno e per il mare. Mi piaceva l’idea di trasmettere attraverso le maglie più o meno lo stesso attaccamento che ho verso il mare, sin da quando ho memoria. Inutile dire quanto prende spunto dal mondo del punk hardcore e dello skateboard, roba che “sento”, faccio e ho sempre avvertito come mie passioni.
A.M.: Qual è stata la prima maglietta Oldprow?
Giovanni Tamponi: La prima maglia Oldprow è stata Memories, una tavola che ha preso spunto dal tatuaggio tradizionale raffigurante un teschio aperto dal quale usciva una bussola, un’ancora ed una pipa, il tutto avvolto da una pergamena che recitando “Memories are immortal, don’t forget it”, in traduzione italiana: “I ricordi sono immortali, non dimenticarlo”. La seconda, la terza, e così via mirano a suscitare quella sensazione da vecchio lupo di mare, nostalgica e forte allo stesso tempo. In qualche tavola, per esempio, c’è qualche richiamo nascosto. La sea bag ha una tavola ispirata ai vecchi disegni di tardo 800/900 ci sono delle pergamene nascoste ai bordi delle immagine che citano il titolo di un pezzo dei Joy Division, “Love will tear us Apart”. La maglia con il tricheco rappresenta il tricheco come un vecchio capitano, segnato dai tatuaggi di una vita di mare.
A.M.: Quale ritieni sia la maglietta più simbolica della collezione?
Giovanni Tamponi: La maglia più simbolica è sicuramente quella fotografica, nella quale una foto che ho scattato (durante le mie ore di pesca) recita in basso “Into the deepest Sea” che potremo considerare come il payoff Oldprow. “Nel mare più profondo” racchiude un po’ quello di cui ho parlato sopra, lo spirito introverso e nostalgico del mio rapporto col mare.
A.M.: Hai mai partecipato con Oldprow a manifestazioni o live?
Giovanni Tamponi: Dall’ottobre 2013 ad oggi ho partecipati a tantissimi eventi per presentare il marchio in un circuito artistico di mio interesse. Possiamo citare le presenze in eventi come lo Strikedown Hardcore Fest. vol. 1, al Cueva Rock, Idioteque Sketch party all’Old Square Pub, Dare U all’Hancock Pub, Free your Mind al Malaspina pub, MKK Fest a Sorgono, Truth Hardcore Fest I al Cueva Rock, Max Arte all’Alma Beach e vari concerti con gli amici Whiu Whiu!! che ci hanno supportato e supportano sempre.
A.M.: Chi sono i tuoi collaboratori?
Giovanni Tamponi: Collaboro spesso con altri artisti, che come me cercano di percepire l’ambiente in comunicazione artistica con il proprio animo. Fra tutti vorrei citare la mia amica Cridar, che si è occupata di diversi servizi fotografici, la modella Alessandra Marini e la truccatrice Rita Macis.
A.M.: Un progetto interessante di cui ci vuoi parlare?
Giovanni Tamponi: Allora, vediamo… un progetto che mi ha coinvolto seriamente è stata la collaborazione con la band metalcore Arise di Colchester (UK) che, tra l’altro, ha portato il nostro marchio oltremare in Inghilterra suonando nei vari live con le nostre maglie.
A.M.: Dove possiamo trovare le magliettine Oldprow?
Giovanni Tamponi: Grazie per avermelo chiesto Alessia. Al momento siamo al Black Market coffee & Shop a Cagliari, al Buccaneer Tattoo Studio a Quartu Sant’Elena e chiaramente nel nostro shop online.
Written by Alessia Mocci
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