“Sedevo al settimo piano di un edificio che dava sul Monte Rosa, sull’acqua e di rimpetto al cielo stellato. Le prime ispirazioni nascono proprio osservando la bellezza.”
Una sensazione di estrema veridicità in queste parole di Valentina Cavera che racconta le sue prime esperienze nel mondo della scrittura: osservando la bellezza. “La goccia e la civetta”, edito nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta poetica che indaga sull’amore verso l’essere umano. La prefazione di Franco Loi. La Cavera in questa racconta, con molto tatto e gusto, imprime nei suoi versi il suo sunto personale su ciò che ha compreso del mondo circostante.
Valentina Cavera è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande per voi. Buona lettura!
A.M.: Chi è Valentina Cavera?
Valentina Cavera: Da quando sono piccola scrivo poesie, pensieri, pagine di diario, racconti.
Amante di viaggi e di letture, mi sono sempre spinta verso una ricerca interiore ed esteriore, frequentando in parallelo agli studi vari corsi che rendessero possibile questo approfondimento personale. Da sei anni riservo il mio tempo alla stesura di articoli di giornali e testi di critica.
A.M.: Secondo te, che cosa significa oggi scrivere poesia?
Valentina Cavera: Forse dedicarsi alla poesia oggi come oggi è demodé, ma in realtà stando
fuori dalle mode l’inclinazione a scrivere in versi si veste di molteplici significati: entrare nelle profondità di se stessi, della società, di un cielo che protesta, di un paesaggio incantato… avvicinarsi all’animo che si muove dentro senza il timore di venirne inghiottiti…
A.M.: Com’è nato “La goccia e la civetta?
Valentina Cavera: Essendo un diario non pensato raccoglie una selezione di testi che scrivo
da quando sono bambina; “La goccia e la civetta” è la promessa che mi feci allora, quando decisi di dare ascolto a quella voce che mi parlava da dentro come fosse il riflesso d’una realtà esterna, o vento che si posa. All’inizio erano solo parole che fuggivano via tra le ali di rondine poi sono diventati frasi su carta. La mia infanzia l’ho trascorsa in un luogo incantevole, sul
Lago Maggiore. Sedevo al settimo piano di un edificio che dava sul Monte Rosa, sull’acqua e di rimpetto al cielo stellato. Le prime ispirazioni nascono proprio osservando la bellezza.
A.M.: Quali sono le tematiche della tua raccolta poetica?
Valentina Cavera: Si manifesta un gioco d’opposti. In quella goccia che ne segna il titolo ed
è inoltre disegnata in copertina brilla l’essenza, un micro movimento, l’accenno, la leggerezza d’una lacrima, di una gocciola d’acqua, la fiamma di una candela, il bisbiglio come il bagliore, l’eternità di momento. La civetta invece rappresenta il cambiamento, la libertà, la fine.
A.M.: C’è una poesia de “La goccia e la civetta” alla quale sei maggiormente legata?
Valentina Cavera: La poesia che mi lega maggiormente a questa raccolta è “Zingarella”, perché in essa vive l’emozione di avventura che significa per me empatia, sofferenza,
amore per l’esistenza in tutti i suoi elementi.
A.M.: A chi dedichi questa vittoria editoriale?
Valentina Cavera: Sicuramente a chi ha trascorso con me il tempo impiegato a realizzare questa raccolta ed a Franco Loi che mi è stato vicino nell’elaborazione finale del testo, regalandomi un suo pensiero sulla poesia che ricalca la prefazione. Lo dedico in particolare a mio padre che è scomparso pochi mesi fa.
A.M.: Quali sono i generi letterari che preferisci?
Valentina Cavera: Le raccolte poetiche, le biografie, i saggi, i romanzi. Mi diverto con Oscar
Wilde e mi emoziono con Isabel Allende… leggo poeti contemporanei come la
Merini, il Loi e poeti storici come Lorca o Prévert…
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Valentina Cavera: È stato sempre un rapporto armonico che abbiamo costruito a distanza. Ed
anche se a distanza siamo riusciti a creare un testo ben fatto. Se mi chiedessero cosa penso della casa editrice risponderei in questi termini.
A.M.: Hai novità per il 2012? Puoi anticiparci qualcosa?
Valentina Cavera: Il 2012 lo dedico all’elaborazione di una raccolta di racconti.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Valentina Cavera: Come ha scritto Franco Loi per descrivere il titolo della sua raccolta di
testi poetici Acquabella, forse quella goccia sulla mia copertina “potrebbe anche essere l’acqua della poesia che in fondo come attestano molti poeti, è acqua purificante”.
Notizie su Rupe Mutevole:
http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
([email protected])
Fonte:
http://oubliettemagazine.com/2012/04/26/intervista-di-alessia-mocci-a-valentina-cavera-ed-al-suo-la-goccia-e-la-civetta-rupe-mutevole/-----------------------------
Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete.
Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.
Magazine Attualità
Intervista di Alessia Mocci a Valentina Cavera ed al suo La goccia e la civetta, Rupe Mutevole
Creato il 27 aprile 2012 da Apietrarota
“Sedevo al settimo piano di un edificio che dava sul Monte Rosa, sull’acqua e di rimpetto al cielo stellato. Le prime ispirazioni nascono proprio osservando la bellezza.”
Una sensazione di estrema veridicità in queste parole di Valentina Cavera che racconta le sue prime esperienze nel mondo della scrittura: osservando la bellezza. “La goccia e la civetta”, edito nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta poetica che indaga sull’amore verso l’essere umano. La prefazione di Franco Loi. La Cavera in questa racconta, con molto tatto e gusto, imprime nei suoi versi il suo sunto personale su ciò che ha compreso del mondo circostante.
Valentina Cavera è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande per voi. Buona lettura!
A.M.: Chi è Valentina Cavera?
Valentina Cavera: Da quando sono piccola scrivo poesie, pensieri, pagine di diario, racconti.
Amante di viaggi e di letture, mi sono sempre spinta verso una ricerca interiore ed esteriore, frequentando in parallelo agli studi vari corsi che rendessero possibile questo approfondimento personale. Da sei anni riservo il mio tempo alla stesura di articoli di giornali e testi di critica.
A.M.: Secondo te, che cosa significa oggi scrivere poesia?
Valentina Cavera: Forse dedicarsi alla poesia oggi come oggi è demodé, ma in realtà stando
fuori dalle mode l’inclinazione a scrivere in versi si veste di molteplici significati: entrare nelle profondità di se stessi, della società, di un cielo che protesta, di un paesaggio incantato… avvicinarsi all’animo che si muove dentro senza il timore di venirne inghiottiti…
A.M.: Com’è nato “La goccia e la civetta?
Valentina Cavera: Essendo un diario non pensato raccoglie una selezione di testi che scrivo
da quando sono bambina; “La goccia e la civetta” è la promessa che mi feci allora, quando decisi di dare ascolto a quella voce che mi parlava da dentro come fosse il riflesso d’una realtà esterna, o vento che si posa. All’inizio erano solo parole che fuggivano via tra le ali di rondine poi sono diventati frasi su carta. La mia infanzia l’ho trascorsa in un luogo incantevole, sul
Lago Maggiore. Sedevo al settimo piano di un edificio che dava sul Monte Rosa, sull’acqua e di rimpetto al cielo stellato. Le prime ispirazioni nascono proprio osservando la bellezza.
A.M.: Quali sono le tematiche della tua raccolta poetica?
Valentina Cavera: Si manifesta un gioco d’opposti. In quella goccia che ne segna il titolo ed
è inoltre disegnata in copertina brilla l’essenza, un micro movimento, l’accenno, la leggerezza d’una lacrima, di una gocciola d’acqua, la fiamma di una candela, il bisbiglio come il bagliore, l’eternità di momento. La civetta invece rappresenta il cambiamento, la libertà, la fine.
A.M.: C’è una poesia de “La goccia e la civetta” alla quale sei maggiormente legata?
Valentina Cavera: La poesia che mi lega maggiormente a questa raccolta è “Zingarella”, perché in essa vive l’emozione di avventura che significa per me empatia, sofferenza,
amore per l’esistenza in tutti i suoi elementi.
A.M.: A chi dedichi questa vittoria editoriale?
Valentina Cavera: Sicuramente a chi ha trascorso con me il tempo impiegato a realizzare questa raccolta ed a Franco Loi che mi è stato vicino nell’elaborazione finale del testo, regalandomi un suo pensiero sulla poesia che ricalca la prefazione. Lo dedico in particolare a mio padre che è scomparso pochi mesi fa.
A.M.: Quali sono i generi letterari che preferisci?
Valentina Cavera: Le raccolte poetiche, le biografie, i saggi, i romanzi. Mi diverto con Oscar
Wilde e mi emoziono con Isabel Allende… leggo poeti contemporanei come la
Merini, il Loi e poeti storici come Lorca o Prévert…
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Valentina Cavera: È stato sempre un rapporto armonico che abbiamo costruito a distanza. Ed
anche se a distanza siamo riusciti a creare un testo ben fatto. Se mi chiedessero cosa penso della casa editrice risponderei in questi termini.
A.M.: Hai novità per il 2012? Puoi anticiparci qualcosa?
Valentina Cavera: Il 2012 lo dedico all’elaborazione di una raccolta di racconti.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Valentina Cavera: Come ha scritto Franco Loi per descrivere il titolo della sua raccolta di
testi poetici Acquabella, forse quella goccia sulla mia copertina “potrebbe anche essere l’acqua della poesia che in fondo come attestano molti poeti, è acqua purificante”.
Notizie su Rupe Mutevole:
http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
([email protected])
Fonte:
http://oubliettemagazine.com/2012/04/26/intervista-di-alessia-mocci-a-valentina-cavera-ed-al-suo-la-goccia-e-la-civetta-rupe-mutevole/-----------------------------
Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete.
Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.
Potrebbero interessarti anche :
-
Forcora: escursionisti si perdono, individuati e soccorsi dall’elicottero dei...
-
“Come si presenta la stazione ferroviaria di Luino ai turisti stranieri diretti...
-
Domani 24 giugno al Boschetto di Germignaga lo yogi Michael Steinroetter di...
-
Luino, Germignaga e Maccagno con Pino e Veddasca “unite” per “Sogno d’Aurora”, i...
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Museo di Maccagno: paesaggio, vita contadina e cibo nella mostra “I colori...
Nell’anno di EXPO, il Museo di Maccagno apre una mostra dedicata ai temi del paesaggio, della vita contadina e del cibo. “I colori della terra” nelle opere di... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Castelli di Cannero: imbarcazione alla deriva per un guasto al motore, soccorsa...
Dopo il gommone andato alla deriva domenica, con a bordo una famiglia di quattro persone, e il surfista rimasto in balia delle onde lunedì pomeriggio, i... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
In Donne Veritas
Un progetto trasversale tra arte, scienza e vino Dalla passione per il territorio, l’arte e la scienza è nata In Donne Veritas, l’associazione diretta da Robert... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Luino: trovate cannule per piercing sul lungolago, nessun allarmismo
E’ inutile creare allarmismi dove non vi sono, ma che il problema “ambientale” sia reale anche a Luino è cosa ben nota: il lungolago, come qualsiasi altra strad... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Maccagno: surfista rompe l’albero della vela e rimane in balia delle onde....
Brutta disavventura quest’oggi, intorno alle 18, per un surfista che è rimasto in balia delle onde del lago Maggiore e del forte vento sopraggiunto nel tardo... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Porto Valtravaglia: gommone alla deriva, soccorsa una famiglia
Oggi pomeriggio, intorno alle 17.30 nelle acque antistanti Porto Valtravaglia, un gommone con a bordo una famiglia è andato alla deriva per un guasto al motore. Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ






