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Intervista di Amani Salama al cantante egiziano Tamer Abu Ghazaleh

Creato il 03 marzo 2015 da Alessiamocci

Tamer Abu Ghazaleh, è un artista, interprete e promotore di una vasta gamma di musica e di attività artistica inquieta e creativa, è una figura di spicco nella moderna cultura musicale araba.

È un cantante egiziano di origine palestinese, polistrumentista, compositore e produttore che nel corso degli ultimi anni ha collaborato in molti progetti musicali, ha pubblicato un album di debutto e ha fondato eka3 (2007), una piattaforma regionale dedicata alla promozione, produzione e distribuzione di musica indipendente araba.

Il suo album di debutto è stato Mir’ah che significa “lo specchio” uscito nel 2008. È diventato l’icona e il promotore per eccellenza di musica alternativa in tutto il mondo arabo.

I testi delle sue canzoni sono scritti in arabo classico (fus-ha), in dialetto palestinese e egiziano, sono scritti da lui stesso o da poeti arabi contemporanei. In generale, non sono diretti verso un tema specifico; esprimono una serie di esperienze umane, che a primo impatto non sembrano ben definite da tempo o luogo: amore, sfida, insicurezza, noia, emozione, frustrazione, ecc..

Ma la musica assorbe i suoi testi, li mastica, riorganizza la loro prospettiva, e ci catapulta in temi originali fortemente espressivi che si rivelano certamente definiti da tempo e luogo. In questo modo riesce a trattare ogni singolo argomento che vaga per la sua mente affollata, naturalmente trattando anche e soprattutto temi legati alla propria terra d’origine la Palestina.

Se i miei testi parlano d’amore e passione, la musica che faccio parla di amore separato dal muro dell’Apartheid e della passione sotto costante assedio

È un cantautore anche polistrumentista, suona ‘Oud (un particolare strumento arabo).

Sotto la traduzione italiana dell’intervista, in fondo alla pagina, potete leggere anche l’intervista in lingua originale.

 

A.S.: Benvenuto Tamer su Oubliette magazine, partiamo dalle tue origini artistiche, sappiamo che hai iniziato a interessarti alla musica fin dai 9 anni, anzi in realtà ancora prima cantavi, è vero?

Tamer Abu Ghazaleh: Grazie! Il mio interesse per la musica è iniziato all’età di 3 anni; da quando mi iscrissi a canto nel coro di Abbad El Shams. Successivamente, all’età di 4 anni, ho registrato due canzoni da solista nel primo album del coro. Poi a 9 anni ho cominciato a imparare a suonare il Oud.

 

A.S.: Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico.

Tamer Abu Ghazaleh: Una volta imparato a suonare il ‘Oud, ho cominciato anche a comporre musiche. Penso sia da quel momento che cominciò la mia carriera musicale, pubblicandole poi in un album intitolato “Giardini di Canto”; è per questo che non riesco a ricordare un certo momento di ingresso in una carriera artistica; è accaduto tutto fin dall’infanzia, per l’incoraggiamento e il sostegno costante dei miei genitori, un sostegno del quale sono stato molto fortunato.

 

A.S.: Tu oggi nel mondo arabo sei il cantante di musica alternativa per eccellenza insieme a pochi altri, raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per un musicista? Perché sei così diverso dalla scena musicale di questi tempi?

Tamer Abu Ghazaleh: Grazie per le gentili parole. Per quanto riguarda la domanda, io non ne sono sicuro; forse una critica musicale può giudicare meglio di me!

 

A.S.: Sicuramente un cantante così intelligente e alternativo avrà dei punti di riferimento (cantanti o band a cui si ispira). Quali sono i principali?

Tamer Abu Ghazaleh: Il mio maestro; Khaled Jubran; la sua musica e i suoi insegnamenti sono stati la mia prima ispirazione nel tentativo di uscire dalla scatola. Poi c’è un sacco di musica da tutto il mondo che amo e che mi ispira, vecchi e nuovi, da Back & Mozart e Mendelsson, di Michael Jackson e Ray Charles, a Radiohead e Portishead, di Ziad Rahbani, Fayrouz, Mohsen Namjoo, Kamilya Jubran, Wadea Al Safy, Mohamed Abdulwahab, tra molti altri.

 

A.S.: Cosa rappresenta la musica per te?

Tamer Abu Ghazaleh: È la ragione per la quale vivere.

 

A.S.: Tu non canti solo sappiamo che suoni e che sei l’autore della maggior parte delle tue canzoni. Quanto conta per te il testo di una canzone rispetto alla musica?

Tamer Abu Ghazaleh: È estremamente importante, in quanto è una parte integrante della canzone. Tuttavia, il tipo di importanza potrebbe essere diverso da una canzone all’altra. In una canzone il senso può essere importante. In un altro brano, può essere più importante il ritmo del testo, non necessariamente il significato. Ecc..

 

A.S.: Ci parli di Eka3, sappiamo che sei il fondatore o tra i fondatori della piattaforma Eka3, una piattaforma musicale per la musica alternativa.

Tamer Abu Ghazaleh: Eka3 è inteso come una piattaforma per levate indipendenti/musica araba alternativa da tutte le angolazioni possibili; con una visione che ispira la musica ad essere diffusa alle masse, al pubblico nel mondo arabo. Eka3 sta attuando questa visione per divenire un incubatore di servizi e prodotti legati al ecosistema musica. Attualmente la piattaforma include Mostakell, l’etichetta musicale, Almoharek, l’agenzia di booking, Awyav, l’agenzia di contenuti, e Ma3azef.com, la rivista di critica e di recensioni.

 

A.S.: Sei il fondatore di questa piattaforma Eka3 vero? Di cosa vi occupate principalmente e cosa sognate per questa piattaforma così originale?

Tamer Abu Ghazaleh: Ho fondato eka3 nel 2007 per diffondere buona musica per le masse arabe, e non solo per un piccolo pubblico. E’ stata fondata in un momento in cui solo la musica pop dominava il mainstream, e la conoscenza di diversi generi arabo era molto limitata.

 

A.S.: Avresti un aggettivo per descrivere la tua musica?

Tamer Abu Ghazaleh: Drammatica. Non definita. Difficile. Drastica.

 

A.S.: Hai rapporti con l’Italia, cosa conosci in Italia ?? cosa ti piace ?? sei mai stato da noi ??

Tamer Abu Ghazaleh: Purtroppo non sono mai stato in Italia; solo per lo scalo nei suoi aeroporti! In realtà sono molto entusiasta di visitare un sacco di città italiane che credo sarà l’esperienza di una vita; ad esempio Roma, e naturalmente Venezia. Non vedo l’ora di assaggiare il vero caffè italiano, la pasta, la pizza, l’olio d’oliva, e molti altri elementi della mia lista.

 

A.S.: Sappiamo che sei un egiziano di origine palestinese. Ti fa “piacere” parlare di politica? anche perché le questioni politiche non mancano nelle tue canzoni. Come la vostra canzone “Ultime notizie”. Pensi che ci sia una soluzione a ciò che sta accadendo nel suo paese d’origine? Sicuramente ti sarai fatto un’idea. Ti va di condividerla con noi?

Tamer Abu Ghazaleh: Finché quell’essere di Israele si basa sulla violenza, sfidando il diritto internazionale senza penalità, e finché si tratterà di uno stato basato su un’unica visione, che non rispetta i diritti civili a prescindere dalla religione o etnia, non riesco a vedere la possibilità di una soluzione, ma credo che questi problemi sono i problemi fondamentali di tutti i principali conflitti e guerre nel mondo arabo, non solo in Palestina.

 

A.S.: Sai che in Italia ci sono molte associazioni e persone che lottano per i diritti dei palestinesi contro i mostri israeliani? Questo per dire che si tratta di un tema e una lotta che è molto cara anche in Italia.

Tamer Abu Ghazaleh: Sicuramente. Il movimento italiano per i diritti dei palestinesi è molto noto alla maggior parte dei palestinesi. Si tratta di uno dei rari segni di speranza che molti di noi hanno, per testimoniare la solidarietà delle grandi nazioni.

 

A.S.: Il tuo sogno o i tuoi sogni?

Tamer Abu Ghazaleh: Il mio sogno è quello di essere in grado di fare musica come – unico e solo – lavoro a tempo pieno!

 

A.S.:  parlaci dei tuoi prossimi tour, brani nuovi, album , news

Tamer Abu Ghazaleh: Mi esibirò in JMC conference Tunisia il 19 marzo, poi in Oshtoora festival in Egitto (9-12 aprile), poi sarò in tour nel Regno Unito a Manchester, Liverpool e Londra (16-18 aprile). In parallelo ci aspettiamo l’uscita del primo album di Alif Ensemble cui faccio parte, l’album dovrebbe uscire entro i prossimi 2-3 mesi. Sto anche lavorando su un nuovo album che dovrebbe essere pronto entro la fine di quest’anno. E sto preparando un nuovo progetto in collaborazione con Maryam Saleh e Maurice Louca, che dovrebbe anche essere pronto alla fine di quest’anno.

 

INTERVISTA IN LINGUA INGLESE

A.S.: Welcome to Oubliette magazine, we start from your artistic origins, we know that you started to interest in music since 9 years, actually even before you sang, right?

Tamer Abu Ghazaleh: Thank you! My interest in music started at the age of 3 years old; as I joined Abbad El Shams choir in singing, and recorded two solo songs in the choir’s first album at the age of 4. After soft-learning a couple of instruments, I started learning the Oud at the age of 9.

 

A.S.: Tell us a bit ‘of your artistic career.

Tamer Abu Ghazaleh: Once I played the oud, I started trying to compose. And since that time, I compiled selected songs that I released in an album called “Gardens of Singing” at the age of 15; which is why I can’t recall a certain point-of-entry to an artistic career; it was happening since childhood due to my parents’ constant direction and support, in which I was very fortunate.

 

A.S: You are today in the Arab world the singer of alternative music for excellence along with a few others, to reach its own style and identity, as it is important for a musician? Why are you so different from the music scene these days?

Tamer Abu Ghazaleh: Thank you for your kind words. As for the question, I’m really not sure; perhaps a music critique can judge better than me!

 

A.S: Definitely a singer so smart and alternative have reference points (singers or bands that inspired). What are the main?

Tamer Abu Ghazaleh: My teacher; Khaled Jubran; who’s music and teachings were my first inspiration in trying to get out of the box. Then there is alot of music from around the world that I love and that inspires me, old and new, from Back & Mozart & Mendelsson, to Michael Jackson & Ray Charles, to Radiohead & Portishead, to Ziad Rahbani, Fayrouz, Mohsen Namjoo, Kamilya Jubran, Wadea Al Safy, Mohamed Abdulwahab, among many others.

 

A.S.: What is the music for you?

Tamer Abu Ghazaleh: It is the reason to live.

 

A.S.: You not only know that sounds and songs that you are the author of most of your songs. How important to you the text of a song with the music?

Tamer Abu Ghazaleh: It is extremely important, as it is an integral part of the song. However, its type of importance might be different from one song to another. In one song the meaning can be important. In another song, it can be the rhythm of the lyrics, not necessarily the meaning. etc.

 

A.S.: Tell us about the Platform Eka3

Tamer Abu Ghazaleh: eka3 is intended as a platform to leviate independent / alternative Arabic music from all the angles possible; with a vision that inspiring music should be widespread to the audience masses in the Arab world. eka3 is implementing this vision by being an incubator for services and products related to the music ecosystem. Currently the platform includes Mostakell, the music label, Almoharek, the booking agency, Awyav, the content agency, and Ma3azef.com, the critique & reviews magazine.

 

A.S.: We know that you are the founder or co-founder of the platform Eka3? What do you do and mainly what you dream for this platform so original?

Tamer Abu Ghazaleh: I founded eka3 in 2007 to spread good music to the Arab masses, and not only to a small audience. It was founded at a time when only pop music dominated the mainstream, and knowledge of different arabic genres was very minimal.

 

A.S.: Would you have an adjective to describe your music?

Tamer Abu Ghazaleh: Dramatic. Undefined. Tricky. Drastic.

 

A.S.:  have relations with Italy, you know what in Italy ?? what do you like ?? you ever came to us ??

Tamer Abu Ghazaleh: Unfortunately I have never been to Italy before; only to its airports for transit! I’m actually very keen on visiting alot of Italian cities that I believe will be a life’s experience; Rome, and ofcourse Venice. I can’t wait to taste the true italian coffee, pasta, pizza, olive oil, and many other items on the checklist!

 

A.S.: we know you’re Egyptian with Palestinian descent. You “Like” to talk about politics? also because the political issues are not lacking in your songs. like your song Breaking news. see a solution to what is happening in your country of origin? Surely you’ll be made an idea .. you like to share with us?

Tamer Abu Ghazaleh:  As long as Israel’s being is based on defying international law without penalty, and as long as it is a religion-based state that does not respect civil rights regardless of religion or ethnicity, I cannot see possibility for a solution, as I believe that both those issues are the core problems of all major conflicts and wars in the Arab world, not only in Palestine.

 

A.S.: Do you know that in Italy there are many associations and people struggling for Palestinian rights against monsters Israelis? this is to say that it is a theme and a struggle that is very dear to us Italian

Tamer Abu Ghazaleh:  Definitely. The Italian movement for Palestinian rights is very known to most Palestinians. It is one of the rare signs of hope many of us have, to witness solidarity from great nations.

 

A.S.: you dream or dreams

Tamer Abu Ghazaleh: My dream is to be able to make music as a – one and only – full time job!

 

A.S.: your next tour, songs, albums (your news)

Tamer Abu Ghazaleh: I will be performing in JMC conference in Tunisia on 19th March, then in Oshtoora festival in Egypt (9-12 April), then will be on a UK tour in Manchester, Liverpool, and London (16-18 April).  In parallel we are expecting the release of the debut album of Alif Ensemble which I am part of, the album should be out within the next 2-3 months. I’m also working on a new album which should be ready by end of this year. And I’m preparing a new project in collaboration with Maryam Saleh & Maurice Louca, which should also be ready in the end of this year.

 

Written by Amani Salama

 

 


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