Chiara Cecilia Santamariaè nata a Roma e vive a Londra. Scrive da sempre e ha collaborato con testate come “Vanity Fair”, “Gioia”, “Cosmopolitan”. Il suo blog machedavvero.it è tra i blog personali più letti della rete. Con Rizzoli ha pubblicato Quello che le mamme non dicono (2010), disponibile in Bur.
Da qualche parte nel mondo è il suo primo romanzo.Sinossi:Lara è esile, pallida, lo sguardo sfuggente di chi non si lascia addomesticare. Elena è forte, sorridente, due occhi nocciola che trasmettono calore. Una l’opposto dell’altra, ma sono inseparabili. Quando il padre ha abbandonato lei e sua mamma, Lara non ce l’avrebbe mai fatta senza Elena. Da quel giorno in cui, a scuola, si è schierata dalla sua parte contro tutti i compagni, sono inseparabili. E, anni dopo, quando Lara si trasferisce da Roma a Londra per inseguire l’amore e la carriera di pittrice, sono ancora le stesse amiche di sempre. Elena è lì, pronta a difenderla e a credere in lei. Ma qualcosa si mette fra loro due. Non se lo sarebbe mai immaginata, Lara, di trovarsi davanti a una scelta che cambierà le carte in tavola: fino a che punto è disposta a sacrificare la felicità della sua migliore amica per raggiungere la propria? Basta una sola decisione per cambiare irrimediabilmente la nostra vita e quella di chi amiamo. I sentimenti che ci trascinano con tutta la loro forza fanno paura. Ma, a volte, per scoprire davvero chi siamo, dobbiamo rinunciare anche a ciò che non avremmo mai voluto perdere.Di seguito potete leggere l'intervista a Chiara ma prima vi invito ad ascoltarla nel suo video racconto. Sono sicura che, appena visto, correrete in libreria. Chiara è una persona semplice e un'anima bella, lo si percepisce nelle sue parole, nel suo sguardo, ti sembra di conoscerla, è l'amica che ogni persona vorrebbe perché ha un'artisticità che ti incanta. Buon ascolto e buona lettura.
Francesca: E' davvero un piacere per me poterti intervistare, perché oltre ad essere una bravissima autrice, dalla penna ammaliante, sei una donna e una mamma super! Ti ho conosciuta anni fa quando hai pubblicato il tuo primo libro "Quello che le mamme non dicono" (Rizzoli) e non ho mai smesso di leggerti e seguirti. Sei per tante di noi un'amica virtuale, posti pensieri, consigli e anche fotografie meravigliose. Descriviti in tre aggettivi.
Chiara:Creativa, instabile, intraprendente.
Francesca:Molti ti conoscono e seguono come blogger MACHEDAVVERO?, come autrice di rubriche per importanti testate giornalistiche, Vanity Fair, Cosmopolitan, Donna Moderna. Farti la domanda come riesci a fare tutto sembra banale. Ma come fai?Chiara: Semplice: non faccio tutto! Credo che il concetto di 'multitasking' sia una gran fregatura di fondo, essere 'super' non mi interessa. Se avessi voluto tenere in equilibrio venti cose allo stesso tempo, avrei fatto il giocoliere. Faccio, come tutti, quello che posso. E spesso se è un periodo di superlavoro la casa è il caos supremo, se ho una consegna urgente mando mia figlia dalle amichette. Insomma, se non ce la faccio cerco di chiedere e trovare aiuto. Se non lo trovo, qualcosa dovrà aspettare.
Francesca: "Da qualche parte nel mondo" esce oggi in tutte le librerie. Sono giorni che non ci dormi su, cosa stai vivendo esattamente?Chiara: La fortissima emozione di aver coronato un sogno, insieme alla felicità di vedere il libro in libreria e la paura di misurarmi con il pubblico della narrativa per la prima volta. Ci ho messo molto impegno, cuore e passione in questo libro: spero che emozioni i lettori.
Francesca: Come hai incontrato Lara, la protagonista? Parlaci di lei.Chiara: Avevo in testa da molto tempo l'idea di questa ragazza chiusa e introversa, che per ragioni diverse e a causa di una famiglia disfunzionale non si è mai confrontata davvero con il mondo né con i suoi sentimenti. Avevo intravisto il momento in cui una grande passione avrebbe potuto improvvisamente fare a pezzi questa gabbia nella quale era cresciuta. Ho 'incontrato' per la prima volta Lara e uno dei protagonisti ascoltando una canzone. Ecco perché la musica è tanto importante nel mio libro.
Francesca: Questo romanzo è stato un viaggio, ti dispiace che sia finito e che ti sei dovuta separare dai personaggi?Chiara: Credo di aver detto di loro quello che aveva bisogno di essere raccontato. Un periodo di vita e di cambiamenti intenso e violento, appassionante per me e per loro. Adesso è giusto lasciarli andare, anche se forse non ho ancora ben realizzato che non scriverò più di loro.
Francesca: In quale personaggio della storia c'è un po' di te?Chiara: In tutti i personaggi c'è un po' del mio sentire, ma con alcuni ho più cose in comune. Con Lara, ad esempio, la passione per il disegno. Cercavo un modo in cui la protagonista potesse esprimere - anche inconsciamente - sé stessa in un momento in cui il suo bisogno di individualità era stato negato. L'arte è stato il primo pensiero e seguendo la validissima regola 'scrivi di ciò che conosci' ho pensato di farla diventare una pittrice, perché del disegno - anche se non della pittura - comprendo alcune dinamiche.
Francesca: Spesso nella vita ci si trova a fare delle scelte e capita sempre che le scelte più difficili poi si rivelano le più facili. Sei d'accordo?Chiara: Credo che le scelte difficili diventino facili nel momento in cui soddisfano un bisogno fortissimo, quando sono 'ineluttabili'. Questo è uno dei temi attorno a cui ruota il libro. Le scelte ci qualificano come persone, ma cosa accade quando le viscere ci portano verso una decisione che contraddice quello che fino a quel momento abbiamo pensato di essere, o che abbiamo combattuto con tutte le nostre forze?
Francesca: Questo libro è accompagnato da diverse colonne sonore che ti hanno ispirato. Chi leggerà il romanzo troverà anche un link a Spotify per ascoltarle. Leggere e sentire la musica, costruire le immagini. E' una cosa molto bella, Chiara, è condividere le emozioni con i propri lettori. Cosa vuoi dire a chi ti leggerà?Chiara: Intanto: grazie. Per una scrittrice esordiente avere un lettore che investe nella sua storia è una cosa bellissima. E poi: spero che questo libro ti porti altrove, spero che tu senta l'aria fredda di Londra e il sole arancione di Roma, che senta di essere con i personaggi, lì accanto a loro, mentre accadono le cose. E spero che tu le senta dentro, che risuonino insieme ai tuoi sentimenti. Se riesco a fare almeno una di queste cose, ne sarò felice.
Francesca: Da qualche parte del mondo, secondo te, cosa c'è che ti aspetta?Chiara: Non ne ho idea. E' questo il bello.
Seguite gli appuntamenti sul sito Rizzoli, per il momento posso dirvi che il 29 settembre alle ore 18,00 la potete incontra a Roma presso La Feltrinelli, Galleria Alberto Sordi.