Il libro: “Tutti abbiamo un angelo, bisogna sentirlo attraverso le note del cuore. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi libero di aprire la propria porta del cuore a delle creature così meravigliose, per dare loro la possibilità di interagire nella nostra vita. L'amore degli angeli, la loro dolcezza hanno fatto sì che tra l’autrice e loro potesse nascere un legame meraviglioso, fatto di sincerità, che sarebbe durato per sempre.”
Loredana Berardi si è resa molto disponibile a rispondere ad alcune mie domande.
Pietro De Bonis: Ciao, Loredana! Un libro, dedicato agli angeli, è così?Loredana Berardi:Ciao Pietro prima di tutto vorrei ringraziarti per avervi permesso di entrare a far parte della vostra vetrina dedicata agli autori. Sì, un libro sugli angeli. Non esiste un'emozione più bella di poter sentire la presenza di un angelo al proprio fianco.
Pietro De Bonis: Un’esperienza che tu hai vissuto in prima persona, e che tramite “Una angelo accanto”, desideri raccontarci.
Loredana Berardi:Alle spalle mi ritrovo un passato pesante che mi ha lacerato l'anima. Non so neanche io dove abbia trovato la forza per rialzarmi, da un vero inferno. Le ferite si sono rimarginate ma i segni rimarranno indelebili dentro di me. Sono sicura che in tutto il buio che ho trovato lungo il mio percorso, un angelo mi ha allungato la mano dal cielo per aiutarmi ne sono convinta!!!! Ho sentito un brivido in tutto il corpo come se una leggera piuma mi sfiorasse la pelle.
Pietro De Bonis: Parli di prodezza, ci vuole prodezza per scrivere libri di questo genere? Perché?Loredana Berardi:Parlo di "prodezza" perché non è stato facile affrontare un argomento così forte dove non tutti possiamo avere la stessa visone, ma ho voluto osare raccontando la mia esperienza.
Pietro De Bonis: Affidarsi nella propria vita a qualcuno, a qualcosa, è una grande prova di coraggio, o una grande testimonianza della paura, Loredana?Loredana Berardi:Forse un po’ di paura, sapere di essere soli ed affrontare l'inferno che ho passato io non è facile.
Pietro De Bonis: Ci leggi un breve passo del tuo romanzo?
Loredana Berardi: “Una sera rimasi sola, le mie amiche erano uscite, ed io presa da una forte solitudine, decisi di telefonare a Andrea per chiedergli aiuto, avevo un fortissimo bruciore agli occhi e volevo andare al Pronto Soccorso, ma lui non provò un minimo di compassione nei miei confronti, mi disse che non poteva fare nulla per me e avrei dovuto cavarmela da sola, lui non poteva accompagnarmi all'ospedale perché doveva uscire con Daniela e non poteva farla aspettare. Le sue parole così cattive mi lasciarono impietrita, con quelle frasi mi colpì dritta al cuore senza avere la forza di dirgli qualcosa. Perché tanta crudeltà, fino a questo punto da Andrea non ci potevo credere. Stavo malissimo ed ero disperata, nella mia mente c'era solo il vuoto e la convinzione di aver perso oramai tutto, quando ad un tratto mi sentii circondata da un profumo di rose. Era strano, poiché in quella camera non vi erano fiori, di nessun tipo, ma quell'essenza era sempre più intensa e non poteva che essere solo un segnale del mio angelo. Così quella sera decisi per la prima volta di invocare mio nonno Achille, tramite la scrittura. Avevo un certo timore, ma pensai che peggio di così non potevo stare. Preparai foglio e penna e con gli occhi chiusi chiamai lo spirito di mio nonno, dopo pochi secondi avvertì subito la sua presenza accanto a me e la mano iniziò a scrivere su quel foglio bianco: "Stai tranquilla non sei sola , nonno è qua con te", esplosi subito in lacrime ero emozionatissima, ma felice per quello che mi aveva scritto. Mi disse che sarei guarita presto, dovevo solo avere un po’ di pazienza. Le sue parole riuscirono veramente ha darmi sollievo, ma la mia mano continuava a muoversi e scriveva "Mettiti la mia fotografia sotto il cuscino evedrai io ti farò stare meglio". Era stata la prima volta che invocavo mio nonno, avevo sempre chiamato Laura e sapevo fin da piccola che pur non avendolo mai conosciuto, tra me e lui c'era veramente un forte legame. Non avrei mai potuto dimenticare quella forte emozione, nonno aveva posato dolcemente la sua mano sulla mia e furono proprio le sue frasi a darmi la forza di andare avanti con più tranquillità.Dopo quel contatto, passai la notte con una serenità che non avevo mai avuto prima, grazie a mio nonno. Quando chiamai la mia famiglia per dire loro che stavo male, mio padre il giorno stesso partì subito per venirmi a prendere e riportarmi a Novara, mi sentivo uno straccio, la malattia si era accanita nei miei confronti e mi aveva molto segnata, ma con gioia ritornai a casa mia e pian piano dimenticai quel triste periodo.”
Pietro De Bonis: Il libro “Un angelo accanto” è oggi sfogliabile gratuitamente nel blog: unangeloaccanto.jimdo.com, giusto?Loredana Berardi: L'idea del blog nasce perché molti lettori mi chiedevo la copia del libro, non avendone più disponibili decisi di fare un blog dove tutti avrebbero avuto la possibilità di leggerlo gratuitamente.
Pietro De Bonis: Tra qualche giorno, Loredana, avremo modo di parlare del tuo nuovo romanzo, vuoi anticipare intanto qualcosa ai tuoi e nostri lettori?
Loredana Berardi: La tempesta dell'anima è il titolo del mio ultimo libro, pubblicato con la casa editrice Book Sprint Edizioni di Salerno, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino il 14 maggio scorso. A distanza di 13 anni dal primo libro arriva un nuovo romanzo di genere trasgressivo proprio l'opposto del primo. Ho voluto mettermi alla prova raccontando un genere diverso dalle solite storie d'amore cercando di emozione il lettore.
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