“Ripensandoci, la cosa che mi colpisce di più è la sua capacità irrefrenabile di muoversi; non a caso io, che mi muovevo con una certa difficoltà, lo immaginavo così vitale e sempre in movimento. Forse lui era quello che io non avrei mai potuto essere, poteva fare quello che io non avrei mai potuto fare. È stata una lunga amicizia la nostra.”
“Nata viva” (Gruppo Albatros Il Filo, 2011) è il libro d’esordio di Zoe Rondini (nome d’arte della scrittrice), non un romanzo ma un resoconto di vita.
Una vita cominciata nel più complicato dei modi, senza respirare, e a causa di ciò con dei danni cerebrali le cui conseguenze sono ancora visibili oggi.
Un’esistenza complicata da un processo involontario che ha dovuto subire senza potervi porre rimedio alcuno. Ma nonostante ciò Zoe non si è lasciata demoralizzare e ha continuato a vivere con tenacia senza mai scordare ciò che di positivo poteva avere.
Incomprensioni, insensibilità, difficoltà ma anche gioie, scoperte e soddisfazioni hanno fatto parte e fanno parte della vita di Zoe ed è per questo motivo che questo libro è così bello ed importante.
Noi di Oubliette abbiamo deciso di intervistare l’autrice per conoscerla ancora meglio e lei ci ha gentilmente dedicato un po’ del suo tempo.
R.M.: Quali sono le tue letture abituali e quali i tuoi autori preferiti?
Zoe Rondini: Amo e mi sono ispirata a Giuseppe Pontiggia e a Thomas Bernard.
R.M.: Preferisci i libri tradizionali, cartacei, o leggi anche e-books?
Zoe Rondini: Mi piace il profumo dei libri cartacei.
R.M.: Per chi ancora non ha letto il tuo libro, “Nata viva” quando hai cominciato a scrivere?
Zoe Rondini: Ho cominciato a scrivere il mio romanzo autobiografico a 13 a causa di un lutto familiare, ho cominciato a narrare solo i ricordi legati al secondo marito di mia madre. Crescendo ho maturato l’idea di voler scrivere un’ opera autobiografica a tutti gli effetti, completa! Senza limitarmi a parlare del rapporto con una persona.
R.M.: Com’è nata l’idea di riunire tutti i tuoi scritti in un libro?
Zoe Rondini: Io avevo già cominciato a scrivere i miei ricordi in un quaderno… continuarlo dopo una pausa di anni non è stato difficile!
R.M.: Chi vorresti leggesse il tuo libro e quale messaggio vorresti venisse recepito?
Zoe Rondini: Il messaggio di Nata viva è che la vita va vissuta sempre. Bisogna lottare, dare il massimo per superare gli ostacoli, solo così si raggiunge la serenità che tutti bramiamo. Questo messaggio vale per tutti, disabili e non, ragazzi e adulti, per questo penso che il pubblico del mio romanzo possa essere molto eterogeneo.
R.M.: La tua storia insegna come anche una persona con delle disabilità possa avere una vita piena e appagante ma quando si parla di amore ci si imbatte spesso in disagio e finti pudori, principalmente a causa di una società non adeguatamente predisposta alla comprensione. Qual è la tua opinione al riguardo?
Zoe Rondini: Ultimamente noto più sensibilità sul tema, grazie a dibattiti, film, c’è un disegno di legge in discussione al sento per l’assistente sessuale. Sembra che qualcosa lentamente stia cambiando. Ora la domanda che mi viene in mente è: chissà quanto ci vorrà per un vero cambiamento politico, sociale, famigliare, culturale ecc.?
R.M.: Stai forse scrivendo qualcosa di nuovo? Puoi anticipare qualcosa ai lettori di Oubliette?
Zoe Rondini: Sto raccogliendo una serie di interviste a disabili ed a chi conosce bene il mondo della disabilità su tematiche e aspetti della vita di tutti. Vedremo cosa ne esce fuori!
R.M.: Grazie per la tua disponibilità Zoe e speriamo di poterti leggere di nuovo presto.
Written by Rebecca Mais
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