Abbiamo sottoposto alla band veneta degli EX una raffica di domande per scoprire come sono giunti alla pubblicazione del loro nuovo album intitolato "Cemento Armato" e quali sono le loro aspettative e progetti futuri!
Leggetela tutta d'un fiato!
1. Salve ragazzi, ci raccontate come sono nati gli EX?
Gli EX nascono nel 1997, dalle ceneri di alcune formazioni rock e psichedeliche... la nascita ufficiale sarebbe avvenuta una fredda notte di dicembre, in una rimessa per gli attrezzi sperduta nella campagna nebbiosa... però in questo caso niente cometa, né pastori! L'impronta è stata subito quella che ci ha seguito sempre: solo pezzi originali e cantati in italiano, una scelta che è venuta naturale, visto che sul palco cantiamo le nostre storie urbane... che senso avrebbe cantare in inglese esperienze che abbiamo vissuto personalmente... in italiano? Nel corso degli anni ci sono stati inevitabili assestamenti e cambi di formazione, fortunatamente sempre migliorativi, l'ultimo dei quali è recentissimo, con l'ingresso del nuovo giovane batterista Yari Borin, entrato nella famiglia dopo la registrazione dell'ultimo disco, ma già perfettamente integrato, soprattutto con l'altra “colonna” ritmica, Gabriele, al basso.2. Il vostro album "Cemento Armato" contiene effluvi di rock in italiano ma anche di hard rock; sono queste le sonorità che più privilegiate?
Il nuovo disco “Cemento armato” rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso musicale degli EX. E' una linea costante che abbiamo seguito lungo tutti gli album realizzati finora, e che sulle coordinate dell'hard rock IN italiano ci ha portato a uno stile che sentiamo molto personale, anche perché dopo tanti anni non ci rifacciamo a modelli esterni, ma possiamo permetterci (come d'altronde abbiamo sempre fatto) di esprimere in pieno uno stile che sentiamo totalmente nostro. Inizialmente i pezzi erano il risultato delle esperienze musicali e dei gusti dei singoli componenti; ora dopo centinaia di concerti, migliaia di ore di sala prove e di sala d'incisione, con la condivisione totale di uno stile di vita, possiamo finalmente dire che i nuovi pezzi appartengono alla band come un tutt'uno, senza più riferirsi ai contributi dei singoli.3. Qual'è la fonte di ispirazione per i testi? chi li scrive?
Generalmente ognuno si occupa delle proprie parti, salvo poi un assestamento generale del tutto con gli arrangiamenti finali. Quindi dei testi si occupa Roby, il cantante: la nostra credibilità sul palco è data anche dal fatto che ognuno di noi esprime sensazioni molto personali, quindi la cosa migliore è che ogni singolo componente senta assolutamente “suo” il proprio ruolo nel gruppo. I testi comunque raccontano le nostre esperienze di resistenza urbana, una quotidianità fatta di piccole lotte contro la stupidità, gli assurdi meccanismi di un sistema al collasso, l'arroganza, nel tentativo di scrollarsi di dosso ingombranti catene sociali, con la musica, a volte cercando una fuga dalla realtà, a volte invece affrontandola a muso duro.Le parole sono semplici, niente pippe psicologiche, nè troppo lirismo; in fondo la vita - nella sua crudezza - è semplice e spesso molto casuale: riconoscere questo e avere il giusto atteggiamento la rende molto più facile da affrontare.
4. Organizzerete un tour, una serie di date live per la promozione dell'album?
Qualche data è già fissata, stiamo in questo periodo pianificando i concerti, cercando - come sempre - di suonare in luoghi e situazioni onorevoli, evitando cioè il sempre maggior numero di locali (e gestori) che della musica fanno esclusivamente uno strumento per vendere qualche birra in più. Queste situazioni non ci interessano più da anni. Ci piace avere come interlocutori persone che si intendono di musica e che come noi abbiano voglia di far crescere il panorama musicale nazionale.
5. Il motivo per il quale avete deciso di dare alla vostra band il nome "EX"?
Quando è nata la band, sono confluite nella line-up persone dalle diverse esperienze, di vita e musicali, che comunque erano “ex-qualcosa” (ex componenti di altre band, ex sposati, ex alcolizzati, ex tossici, ex cattolici, ecc.). In fine dei conti, ogni volta che inizia qualcosa di nuovo, ci si lascia il resto dietro le spalle, si diventa EX e si riparte alla grande, guardando avanti!6. Il vostro sound è molto diretto, senza fronzoli, come nasce in fase compositiva?
Ci piace la musica che non si nasconde dietro sterili tecnicismi, e - parlando del nostro percorso musicale - che sia sempre più immediata e diretta, come le storie che raccontiamo. Sul palco siamo sempre noi stessi, non ci atteggiamo, non vogliamo mostrare uno spettacolo costruito e artificioso. Per questo per noi è importante che la nostra musica rifletta questa sincerità di base. Siamo contenti che anno dopo anno, disco dopo disco, le nostre canzoni riflettano sempre di più la nostra personalità, vadano sempre più a fondo e a segno con la loro forza comunicativa. E la cosa migliore è che i pezzi nascono e crescono con estrema facilità e spontaneità in quanto, come si diceva prima, sono espressione di un tutt'uno compatto che si chiama EX.7. Il vostro disco sarà promosso sui media italiani e internazionali: quali aspettative?
Dopo tanti anni di attività non abbiamo mai aspettative particolari sul futuro dei nostri dischi, nel senso che noi mettiamo tutti noi stessi, senza risparmiarci, nella realizzazione dei nostri progetti, e allo stesso modo - una volta realizzati - li promuoviamo e li portiamo in giro sui palchi e in tutte le situazioni collaterali. Ora che questo disco è uscito, vogliamo realizzare un paio di videoclip, visitare un po' di radio, fare concerti, anche fuori Italia, essere presenti nei festival estivi, che sono la dimensione live a noi più consona. Quindi non c'è tempo per le aspettative! Si lavora, si lavora sempre sul concreto, la strada è davanti a noi. Come sempre lo sbattimento porterà soddisfazioni, ed è per questo che non ci fermiamo mai.
8. Come mai avete deciso di uscire con la Nerocromo Music di Mirko DeFox e Paul Blondie Gidoni?
Volevamo che le persone che avrebbero lavorato nella realizzazione e nella promozione di “Cemento armato” fossero persone affidabili, competenti e soprattutto appassionate del loro lavoro. E quindi è stato naturale arrivare ad Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa per la distribuzione e promozione del disco fisico e a Nerocromo Music di Mirco Galliazzo e Paolo Gidoni per la parte digitale. Un valore aggiunto che ha pesato non poco nella scelta è stato anche che tutte queste persone sono vecchie conoscenze (il nostro chitarrista Stefano li conosce ormai da 35 anni e con loro ha condiviso una fantastica epoca della musica rock italiana indipendente). E' stato come riunire una grande famiglia di vecchi leoni del rock, per cui la passione è ancora un motore potente.9. Per promuovere il disco state pianificando un tour live?
A parte le normali esibizioni live le quali - bisogna ricordarlo - rappresentano per i gruppi di base come noi la maggior occasione di autofinanziamento (con la vendita di cd, magliette, spillette, foto, ecc.), molto probabilmente torneremo anche a suonare in Francia, dove siamo stati a fine 2012, e siamo in trattativa per qualche data in regno Unito.E di sicuro a Metz, Glasgow, Edimburgo, Aberdeen, Newcastle non ci chiederanno perché cantiamo in italiano e non in inglese!
10. Vorrei avere un vostro punto di vista riguardo le scarse vendite dei CD, è tutta colpa di internet oppure è cambiata la mentalità dei fan? In Italia come vi sembra la situazione?
Secondo noi è un errore valutare le situazioni basandosi esclusivamente sulle esperienze e sui numeri del passato. Il mondo cambia, molto velocemente: se stiamo qui a lamentarci che le cose non sono più come una volta, si corre il rischio di essere sorpassati e travolti, insabbiati dalla propria immobilità. Sono decenni ormai che le grosse vendite di cd le fanno solo i nomi commerciali da classifica, ma è un mondo lontanissimo. Per i gruppi di base come gli EX è sempre stato difficilissimo vendere, per noi quindi cambia molto poco... Anche il digitale - che pure apre molte nuove prospettive e opportunità - dal punto di vista delle vendite è irrilevante. In totale controtendenza, abbiamo sempre affermato che siamo anche favorevoli al download selvaggio: ai nostri livelli non si parla di guadagni e vendite, ma di far girare il nome del gruppo e la nostra musica il più possibile, quindi ogni sistema è lecito e bene accetto. Il mondo cambia? In peggio? Bene, troveremo nuovi modi per fotterlo!Il fatto poi che sia uno dei primi progetti realizzati tramite crowd-funding, con MUSICRAISER, ha dato anche una buona visibilità all'estero, grazie ai sostenitori che - per esempio dalla Francia - ci hanno supportato anche finanziariamente.
Ovviamente una distribuzione nazionale e/o internazionale ha senso se poi si fa un buon lavoro con le recensioni su note testate musicali e soprattutto con concerti effettuati il più possibile nei luoghi dove il cd è distribuito. E su questo stiamo lavorando.
12. Aspettative? Come credete si evolverà la vostra carriera artistica?
EX vivrà finché avrà qualcosa da dire, e lo farà sempre a modo suo: diretto, trasparente, senza false apparenze o ruffianerie. Tant'è che stiamo, con la nuova formazione attuale, già impostando i pezzi per il prossimo disco, che idealmente sono già tutti calati sul tavolo, come una scala reale. E senza dubbio sarà un ulteriore passo avanti.Nel frattempo continuiamo a fare quello che sappiamo fare e che abbiamo sempre fatto: credere incondizionatamente nella nostra musica.
13. Per attirare i vostri ammiratori, cosa vi sentite di suggerire?
Le nostre armi migliori sono da sempre la coerenza, il rispetto, il rifiuto di sottomettersi, la lotta contro l'idiozia che ci circonda. Il nostro pubblico lo sa, e crediamo che siano queste le caratteristiche che apprezzano del nostro modo di fare rock. Facciamo tutto mettendoci il massimo, pur non prendendoci mai troppo sul serio... in fondo “è solo rock'n'roll”.Per info sulla band: https://www.facebook.com/ExPastaRock
Record Label: http://www.andromedarelix.com
Record Label: http://music.nerocromo.comUfficio Stampa: http://dvlgator.nlz.it
**le foto sono di Carlotta Giardini