FRANCESCO FALCONI
Ciao Francesco, parlaci un po' di te.Ciao a tutti i lettori del blog! Mi presento, sono Francesco Falconi, ho scritto 13 libri che spaziano tra il genere fantastico e realistico per ragazzi ma anche per adulti. Il mio ultimo libro, edito Mondadori, si intitola Muses.Pubblicati diversi libri prima di Muses. A quale sei più legato e perchè?Assolutamente Muses, un romanzo che ho tenuto nel cassetto per anni prima di sentirmi pronto a proporlo a un editore. Rappresenta la mia seconda rinascita come scrittore.
Nuova esperienza letteraria con una nuova casa editrice. Come ti sei trovato? Come è stato l'iter di pubblicazione?
Mi sono trovato benissimo con Mondadori, come in una vera famiglia. Editor eccezionali, come Francesco Gungui, che mi ha aiutato a rendere il romanzo ancora migliore. Un ringraziamento doveroso a Fiammetta, che ha creduto da subito nelle potenzialità di Muses.
Da circa un paio di anni mi avvalgo di un'agente, Vicki Satlow, che cura i miei rapporti con gli editori.
Interessante leggere nei ringraziamenti che avevi riposto questo Masterpiece in un cassetto. Come mai?
Perché avevo in mente un romanzo difficile da scrivere, sia dal punto di vista dello stile, sia della protagonista Alice e della trama. Ho preferito attendere, maturare e quindi dedicarmi alla prima stesura.
Alice è una ragazza ribelle e oscura in quanto non conosce sè stessa. A cosa ti sei ispirato per la creazione di questo personaggio?
La vita quotidiana. Abito a Roma da 8 anni, è stata la sua periferia a fornirmi l'ispirazione. Il momento in cui Alice si trova in un autobus e assistiamo a una scena di razzismo, è un momento che ho veramente vissuto.
Quale altro personaggio ti ha particolarmente coinvolto?
Lourdes Blanco e Patricia Gautier. La prima per la sua passione verso la tecnologia e internet, la seconda perché rappresenta una diva ibrida tra Madonna e Lady Gaga, che ho appena accennato nel primo libro ma che avrà molto spazio nel sequel.
Come mai hai posto al centro della storia figure antiche come quelle delle Muse?
Nei miei libri mi piace la commistione tra fantastico e l'arte. Per Muses ho scelto di andare a scavare fino alla fonte di ispirazione artistica, che secondo la letteratura greca deriva proprio dalle Muse. Quindi mi sono posto una domanda: le Muse, al giorno di oggi, sarebbero diverse? Avrebbero assunto caratteristiche nuove, adattandosi ai tempi moderni?
Stai scrivendo un seguito? Dimmi di si perchè l'epilogo mi ha lasciato un po' di amaro, sorpresa e tristezza.
Sì, sto scrivendo il sequel di Muses che uscirà i primi di maggio. Credo, in tutta onestà, che l'epilogo sia stato un po' frainteso. Ma sono contento di questo risultato, perché sarà tutto più chiaro proprio nel prossimo volume.
Che progetti hai per il tuo percorso artistico?
Mi piacerebbe scrivere un libro di narrativa mainstream, prendendomi una pausa dal fantastico. Anzi, in verità l'ho già fatto.
Se dovessi scegliere una Musa, quale sarebbe? E perchè?
La musica, che è quella di Alice, la protagonista. Non è stata una scelta a caso. Credo che la musica sia l'arte più diretta, trasversale rispetto ogni cultura, luogo e tempo.
La tua più grande Musa: scrivere. Come è nata questa passione?
Da sempre. Una passione insita nei miei geni. Ho scritto Estasia a 14 anni, perché desideravo una storia tutta mia, con i miei personaggi e avventure da me create. Scrivere è la mia forma naturale di espressione artistica e realizzazione.
Grazie a tutti i lettori del blog, con l'augurio che ciascuno di voi possa trovare la propria Musa e realizzare i propri sogni.